Pasquale
Roma, 16 novembre 2008
sabato 29 novembre 2008
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12 commenti:
Le tue foto in apparenza sono semplici e immediate, ma a ben guardarle fanno pensare a tutto un mondo che cìè dietro. Complimenti!
Pasquale, le foto sono belle ma il tuo sito è molto lento da caricare.
Ci hai messo troppe cose, o c'è un problema di compatibilità?
Pasquale, desidero, voglio, ESIGO il tuo commento di spiega, come hai fatto per le altre fotografie.
Fra l'altro, sono andato a vedere il tuo diario personal-fotografico qui, all'interno de Il diario in rete e sta venendo proprio una bella cosa.
La tua foto di oggi mi attizza, solo vorrei sapere il perché.
Il popolo deve sapere, non teniamolo all'oscuro.
grazie Pasquale e saludos
Solimano
@ annarita
Sono contento che le mie foto ti convincano e ti commuovano, e contento al quadrato che tu colga il loro doppio livello - sono infatti immediate e mediate. Ritraggo scene che mi colpiscono impulsivamente, e al volo, epperò mentre colpisco io scelgo meditatamente, e a freddo, l'inquadratura, il punto di vista... e mille altre possibilità costruttive. Diciamo, per usare il nome di un maestro, cerco di fare (nei miei limiti) come Caravaggio, un pittore molto immediato e molto mediato.
Grazie stragrazie.
@ Giuliano
Hai ragione. Il nostro (nostro: è fatto da un gruppo di coautori) sito-rivista, negli ultimi giorni ha avuto difficoltà a correre - responsabilità del server, mi assicura il web manager.
Ma stiamo risolvendo, forse abbiamo già risolto.
(Mi concedi una battuta autoironica? Ammettiamo pure che le mie foto siano belle -ebbene, potremmo in questo caso dire che "La bellezza salverà il mondo, ma rallenta i siti.")
@ Solimano
Esigente e simpatico amico mio ecco il 'commento di spiega' (stavolta ho pensato di farlo seguire ai primi commenti, sono sperimentale per natura). Grazie degli apprezzamenti e andiamo a incominciare.
Questa foto l'ho fatta a Campo de' Fiori. Cerco di avere uno sguardo totale quando cammino - uno sguardo da pittore medioevale, da eterno bambino.
Osservo sempre, nei mercati aperti (a Campo de' Fiori ce n'è uno ricco - in tutti i sensi), la frutta, la verdura, i fiori, le carni, i pesci. L'essenziale com'è. Questa volta ho voluto far capoccetta dietro un banco del venditore di fiori e sono rimasto tramortito da questa matassa di rafia composta distrattamente su un tavolo completo di cocci come una matassa di capelli composta distrattamente su un ovale completo di occhi, mi è tornato in mente il più bel verso della canzone napoletana ...ma tu distrattamente pensi a me... Sono scattato, ho scattato.
La cosa più strana è trovare ancora la rafia. Ormai fanno tutto con la plastica.
Mo nun ce amammo cchiù,
ma ê vvote tu,
distrattamente,
pienze a me!...
Bello! Quasi quanto la tua foto e la tua spiega.
H.
P.S.
Naturalmente questo è un incoraggiamento, non un complimento. ;-)
@ Giuliano
Io ci legavo i tralci della vigna che avevamo - nell'"età del pane" (Pasolini) - nelle campagne di Siderno, in provincia di Reggio Calabria, con mio fratello maggiore Luigi, accanto a mio padre Lucrezio - l'altro fratello, minore, Giuseppe, era ancora troppo piccolo, e l'ultimo, Edoardo, stava in braccio a mia madre, Tota, che cucinava.
@ Habanera
Non lesinare né incoraggiamenti né complimenti. Mi servono come il pane. In cambio io faccio foto che piacciono a te.
Grazie stragrazie.
Fulmini (e saette no?), so di essere banale, ma a me ricorda Einstein. In ogni caso, uno scatto da incorniciare!
Roby
PS: a quando la prossima?
@ Roby
Grazie stragrazie.
La prossima foto? Sabato - il sabato ed io siamo fatti l'uno per l'altro.
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