domenica 3 gennaio 2010

La strabismo di Venere

Solimano

Sandro Botticelli: La nascita di Venere c.1485 172.5 x 278.5 cm (part)
Galleria degli Uffizi, Firenze

Traggo da Wikipedia:

L'origine dell'espressione "strabismo di Venere" deriva da quel piccolo e unico difetto che rese celebre Venere - dea della bellezza, dell'amore e della fertilità - come nel dipinto La nascita di Venere di Botticelli (1483-1486 circa). Lo strabismo di Venere non fa parte della classica terminologia clinica, ma è un termine di uso popolare per descrivere una leggera forma di strabismo divergente, prettamente femminile, alquanto apprezzato come peculiarità estetica: rende un bel volto ancor più attraente.

E difatti, nel particolare che inserisco, il leggero strabismo divergente si nota, e non deriva certamente da incapacità rappresentativa di Sandro Botticelli.

L'altro giorno un sito del lontano oriente (Giappone) ha fatto parziale chiarezza, in questa delicata questione. Dico subito che di questo sito, che è tutto scritto in giapponese, non rivelerò l'indirizzo neppure se sottoposto alla tortura più crudele, che, come noto, è il solletico sotto la pianta del piede sinistro. Il sito giapponese è troppo utile alle mie svariate attività retaiole, che un giorno - spero vicino - mi faranno finalmente ricco. Difendo il mio avviamento commerciale, mettiamola così.
Guardate con attenzione le immagini sottostanti e ampliatele, se volete vedere meglio:



La fanciulletta, interprete di un film dell'estremo Oriente, svolge una attività ben nota anche nel nostro Occidente: truccarsi il viso. Con lodevole semplicità non eccede col trucco, usa un po' di cipria. Ma gli occhi, gli occhi! Vanno per conto loro, in modo più convergente che divergente. Fatto sta che la bella giovine a Parma la chiamerebbero sbarlusa. Dai e dai, è chiaro che la convergenza diverrà cronica e irreversibile. Perché "strabismo di Venere"? Perché le donne belle sono più esposte a questo guaio: lo specchietto dà continua conferma della loro beltà. Mentre la brutta si stufa subito di guardarsi. Nel sito orientale esistono altre immagini della giovine, ed una mi ha tranquillizzato, perché la si vede leggere un libro, dal che ho dedotto che non esageri con il pericoloso specchietto:

E invece no, purtroppo. In una immagine successiva si vede la giovine seduta a tavola che legge un altro libro: lo sbarlusamento è ormai permanente. Che peccato! Che dispiacere! Una giovine sì bella e sì pura... Sandro Botticelli, più di cinquecento anni fa, aveva capito tutto.


P.S. Ciò detto, poiché siamo sotto le feste e poiché il formato largo di questo posto lo consente, mi permetto di inserire qui sotto un raro caso di immunità dallo sbarlusamento. Lo traggo da un Ritratto di signora pubblicato in questi giorni nel blog del cinema. D'accordo, io sono per la bellezza difettiva: Meryl Streep, Shirley MacLaine, Tilda Swinton, Isabelle Huppert, ma qui vien voglia di dire: "Oui, tu es Catherine Deneuve".


8 commenti:

Anonimo ha detto...

ancora una volta ti fai sorprendere
a usare dei termini,
in questo caso sbarlusa,
che non hanno corso in queste lande:
da noi, non ve lo vorrei dire,
uno strabico si chiama berlusc,
e quando lo è in modo vistoso,
addirittura BERLUSCUN.

non aggiungo altro.

con i migliori sberleffi
a

annalisa6604 ha detto...

ciao Solimano....ma sei proprio certo che la tua "sbarlusa" china_08 non sia un fotomontaggio???!!!
Sai ormai si può "contraffarre" di tutto....e perché non far acquistare più fascino alla "bimba" con un bello "strabismo di Venere"? Beh quando vuoi mandami un tuo primo piano che, con PhotoShop, ti renderò affascinantissimo!!!!!!
Salutoni
Annalisa

Silvia ha detto...

Le attrici che hai citato Solimano sono tutte donne piene di grande fascino, e anche belle (io ho un amore particolare per la McLaine che aveva due occhi perforanti) ma il ritratto della Deneuve è da rimanere a bocca aperta come alcuni della Bardot, Theron, Kelly, Fonda, Kidman per stare nell'ambito di bionde, che di strabico non hanno proprio niente e sono bellissime. E l'insuperata Marilyn? Questa storia dello strabismo, con tutta franchezza non l'ho mai capita bene, mi sa tanto l'equivalente del detto che nella botte piccola ci sta il vino buono. Un contentino insomma per rincuorare le tappe come me:)o per giustificare un Botticelli in vena di burla o che voleva significare che la bellezza sta negli occhi di chi guarda. E come dargli torto? Per fortuna è così in barba ai condizionamenti culturali e modaioli.
Perciò io penso che la fanciulla orientale è assai carina, ma che lo sarebbe di più se non fosse strabica. E' una particolarità non v'è dubbio, si distingue dalle altre, ma anche la Denevue si distingueva e si distingue dalle altre.
Bellissima, di classe, di talento.
Eh, se bastasse un occhio strabico, gli oculisti potrebbero anche chiudere baracca.

Silvia ha detto...

Alberto, ma il Berluscun è detto solamente di chi è strabico, o anche di chi guarda con ammirazione un Berluscun? Perchè alla fine della fiera, non si capisce chi è più strabico dei due:)

Anonimo ha detto...

cara Silvia,
come sarebbe?
credo che tra strabico e cieco
ci sia ancora la sua bella differenza!

Solimano ha detto...

Alberto, e vabbè. Sono ormai trent'anni che abito a Monza e voi brianzoli non mi avete ancora perdonato le mie origini sudiste.
Che farci? Sono mezzo di Bologna, mezzo di Parma, apprezzo modenesi e reggiani (soprattutto le reggiane), perdòn pietade ohimè!

Ciò detto, mi sembra che fra il nostro sbarlus e il vostro berlusc, se non è zuppa è pan bagnato, non vedo incresciose antinomie.
Protesto vibratamente contro l'aver distorto il mio post per prendertela con BERLUSCUN. Non si fanno queste cose, Alberto. Sono riprovevoli. Come ti permetti di prendertela col fondatore del Partito dell'Amore? L'Amore, un sì nobile sentimento, che move il cielo, le stelle, le stelline e le veline.
O basta là!

Alberto, ricambio gli sberleffi e aggiungo qualche sghignazzo, qua e là
Solimano

Solimano ha detto...

Annalisa, la fanciulletta non è un'ignota, si chiama China Chow (o un nome del genere), credo che sia, come si diceva una volta, una sangue misto più di lingua inglese che orientale.
Le immagini provengono palesamente da un film e siccome quel sito misteriosissimo lo conosco bene, so che non barano, perché ho il confronto con le immagini di film in altri siti.

Riguardo a Photo Shop, ti confesso che non ce l'ho e non lo saprei utilizzare (per il momento). Utilizzo Paint per tagliare e Photofinish per ridurre, quindi sono proprio un blogghiere di campagna.

Mi ingolosisce la tua proposta: ti manderò via mail un mio primo piano. Bisogna provare tutto nella vita: l'esperienza di essere reso affascinantissimo ancora mi manca.
Mi raccomando i capelli: biondi sono e così devono comparire. Ma con le sopracciglia come ti regolerai? Vedremo, nutro fiducia, Annalisa.

saluti
Solimano

Solimano ha detto...

Silvia, ognuno ha le sue preferenze: Theron e Kelly non mi sembrano al livello di Deneuve, Bardot e Kidman. Qui si pone un caso che ho trovato spesso nel blog del cinema: sanno recitare o no?
Ho concluso che la recitazione nel cinema è ben diversa da quella del teatro. Non è meritocratica, ci si nasce così, non col tabellino ma proprio come adatte al cinema. Un esempio: Stefania Sandrelli. Tutti a criticarla perché qui perché là, ma quante parti straordinarie, che poteva fare solo lei, non ci vedo nessun'altra. Il grande dispiacere è che molte, qui in Italia, sono state subito catturate da nobilastri, riccastri, produttori, toreri: Marisa Allasio e Lucia Bosè e Rosanna Schiaffino.
Avete visto la Marisa Allasio di Poveri ma belli? La Lucia Bosè di Cronaca di un amore? La Rosanna Schiaffino de La mandragola? Dopo una decina d'anni si erano pentite tutte, tardi... tardi... tardi...
Oggi è tutto finito: la cialtroneria siliconica le rende tutte uguali, sembrano delle statue di gesso nei giardini di una volta.

grazie Silvia e saluti
Solimano