domenica 6 settembre 2009

La mia proposta per il diario in rete

Solimano

Maria de Medeiros (Eleonora Fonseca Pimentel)
nel film "Il resto di niente" (2003) di Antonietta de Lillo

Ho constatato che inserire una regola che preveda almeno un post alla settimana è inaccettabile per alcuni di voi, quindi non la metto.
Torno alle regole iniziali, che si sono rivelate valide: non più di un post al giorno, pubblicazione in tempo reale, niente post e contro post ma si discute nei commenti.
Hanno funzionato ottimamente, ed io, com'è giusto, mi sono comportato come guest. Sono intervenuto su alcuni post solo come bidello, e lo faccio ancora, quando serve. Ho procurato a volte immagini ad altri guest e continuerò a farlo, se richiesto.
Ma il fatto che non si introduca la regola di un post alla settimana, che mi sono convinto che sarebbe sentita come una forzatura, non significa che un guest non debba autoregolarsi, decidere cosa fare in ottica di ragionevole continuità. Perché i casi sono due: o al diario in rete ci si tiene oppure no. Se ci si tiene, ci si autoregola, in dipendenza di considerazioni ed impegni propri.
Perché che diario sarebbe se un guest pubblicasse un post ogni due mesi? Io, come guest, una regola ho deciso di darmela e pubblicherò due post alla settimana, a volte tre. A prescindere dal fatto che altri abbiano pubblicato o meno, perché da guest devo ragionare come guest. Per i commenti, non farò più commenti sistematici (sarebbe una forzatura da admin), ma scriverò commenti solo dove me ne verrà l'estro (il che non vuol dire che non apprezzi il post che non commento).
Per quanto riguarda i commenti, suggerirei a tutti di comportarsi in questa maniera. E' vero che psicologicamente tutti desideriamo di essere commentati, ma è una abitudine a cui possiamo rinunciare: meglio la naturalezza che la strumentalità. Commentiamo se sentiamo di avere qualcosa da dire, altrimenti non commentiamo. Lo vedo come un bel passo in avanti, anche se all'inizio avremo lievi crisi di identità di cui sorrideremo. Naturalmente è solo un suggerimento, ognuno faccia come crede.
Facendo così, io non mi sentirò più né un animatore turistico né un supplente, e il mio tempo sarà quasi completamente preso dall'attività che prediligo: scrivere. Sarebbe una forzatura anche il sequenziare un post al giorno. Lasciamo che l'acqua scorra, ci saranno dei giorni con zero post e dei giorni con tre post. Fra l'altro la home page è molto lunga e i post rimangono in bella vista (quindi facilmente commentabili) per diversi giorni. Ditemi voi se sono intervenuto su qualche post, se ho prevaricato i guest, se ho deciso gli argomenti. Non l'ho fatto mai, né ho mai alterato le sequenze di pubblicazione. Quindi le attività tipiche dell'admin si riducono, bella notizia per me e per i guest, che hanno perfettamente ragione di non voler sentire il fiato sul collo. Farò invece, se necessario, una attività di moral suasion con qualche guest pelandrone: "Sono ventisette giorni che non pubblichi post, lavativo di uno!" Robe così, che sicuramente accadranno perché i lavativi esistono in ogni plaga, quindi anche fra di noi.
Qualcuno potrebbe dire: molto rumore per nulla, tutto rimane come prima. No, perché era necessario che ognuno di noi si confrontasse sul suo volere veramente fruire del diario in rete oppure no. E quindi ognuno di noi, dopo aver esaminato questa proposta, si responsabilizza da solo, oppure se ne esce, magari perché ha di meglio da fare. Due scelte limpide.
Il diario in rete che abbiamo realizzato in questi mesi è una bella cosa, non perché lo dico io, ma perché lo è senza timore di smentita. Come tale, merita che gli venga attribuita una buona priorità (io sto nettamente trascurando il blog del cinema rispetto al diario in rete e dovrò rimediare). Comportandoci molto più da persone che da blogghieri, su questo ci insisto, come ho sempre fatto. Questo non vuol dire che non possiamo parlare dei nostri blog, ma est modus in rebus e la strumentalità, se c'è, l'avvertiamo subito. Senza fare i puri di spirito, naturalmente: se c'è da dare una mano a qualcuno gliela si dà.
Le tensioni e le parole di troppo si decanteranno, resta un fatto: che il diario in rete va avanti non per tran tran, ma perché alcune persone ne sono convinte e gratificate.
Gli inserimenti di nuovi guest sono l'unica cosa che non possiamo gestire sul palcoscenico, ma dietro le quinte, per evidenti ragioni. Se qualcuno ha delle segnalazioni in cui crede veramente me le comunichi, e mi comporterò come se quella fosse una mia segnalazione.
Questo è the heart of the matter, del resto avremo modo di discutere insieme qui o in altri commenti o post.
Ditemi se va bene o se occorre qualche modifica o integrazione.

41 commenti:

annarita ha detto...

E quindi ognuno di noi, dopo aver esaminato questa proposta, si responsabilizza da solo, oppure se ne esce, magari perché ha di meglio da fare. Due scelte limpide.
Ho riflettuto molto sulla faccenda e quindi ho deciso di uscire dalle Stanze. Lo faccio senza animosità e senza recriminazioni, non ne avrei motivo, e neppure perché ritengo di aver di meglio fare, questa esperienza è stata molto positiva. Faccio la mia scelta limpida. Sono contenta di aver conosciuto tutti voi, continuerò a seguirvi anche attraverso i blog personali. Va da sé che non mi sento più autorizzata neppure ad intervenire su Abbracci e pop corn, che peraltro continuerà a restare il mio punto di riferimento sul cinema. Un abbraccio a tutti. Annarita.

Barbara Cerquetti ha detto...

Vorrei dire, adesso che ho per cinque minuti il computer tutto per me, la mia impressione su questa faccenda.

Mi sembra che i toni abbiano preso il sopravvento sui contenuti, e quando questo accade di solito l'impulsività porta a fare cose di cui in un secondo momento non siamo più tanto sicuri.

Io resto, e ne sono convinta.
Se Stanze all'aria chiude i battenti perchè ve ne andate tutti mi dispiacerà sicuramente, ma non ne farò un caso di stato.
Sicuramente non sarà per la mia defezione.
Darò la colpa al fatto che eravamo persone male assortite e buonanotte al secchio.

Però prima che ci siano altri colpi di scena un paio di cose.

Barbara Cerquetti ha detto...

1)Vorrei dire la mia opinione su Solimano.

Solimano ha un caratteraccio?

Sicuramente sì, altrimenti non ci sarebbe stato tutto questo putiferio.
Solimano a mio avviso non è diplomatico nel dire le cose, non ha tatto e anche lui a impulsività non scherza, come tanti altri qui dentro.

A me il suo caratteraccio non da particolarmente fastidio, sarà che sono cresciuta con mio padre e le mie nonne al cui cospetto Primo mi sembra una delicata scolaretta, comunque spesso ho visto innescate verso di lui polemiche incentrate sul "tu hai detto" e " tu hai risposto".

Quando si comincia a discutere sul "tu hai detto" si perde sempre di vista il "tu hai fatto".
Allora vorrei precisare un paio di miei trascorsi:

-Più di una volta mi sono impegnata con Primo per scrivere alcuni post di cinema e poi NON L'HO FATTO. Primo non mi ha mai ripreso nè fatto allusioni o battute. Eppure i miei ritardi e le mie parole non rispettate potevano in qualche modo portare dei disguidi.

-Quando un mio post è stato menzionato in un altro sito di cinema Solimano si è affrettato a farmelo sapere, perchè IO potessi sentirmene gratificata.

-Primo ha perso tempo a procurarmi una serie di foto di libri nei film da mettere nel mio negozio, senza che la cosa portasse alcun beneficio al blog.

-Più di una volta avevo piacere di pubblicare post di film ma non avevo il tempo di cercare le immagini. Primo le ha cercate per me senza farmi pesare niente e SENZA figurare come co-autore di quel post.

Barbara Cerquetti ha detto...

Queste ultime cose mi hanno fatto riflettere rispetto ad una accusa che ho letto durante questi giorni.
E' stato scritto che Solimano vuole fare un monumento a se stesso.
A me non sembra.

Quando io pubblico un post è il mio nome che figura.
Se qualcuno lo legge e apprezza quello che scrivo è me che viene a cercare.
Sono io la prima che ha interesse a stare in un blog che riceve così tante visite.
Io in lui ho sempre avvertito un lavoro finalizzato a far sì che IO potessi esprimermi al meglio.
Quindi, al limite, si può insinuare che si compiaccia dei nostri successi, ma io non riesco a vederci niente di male.
E non ci vedo neanche un paternalismo spicciolo a dirla tutta. Se qualche volta ho avvertito in lui del paternalismo l'ho sempre attribuito al fatto che lui fosse effettivamente una persona molto più anziana di me e nulla di più.

Barbara Cerquetti ha detto...

2)Tutta la questione

Come ho già detto, mi pare che i toni abbiano preso il sopravvento sui contenuti.
Ci è stato chiesto di aumentare la frequenza dei nostri post e dei nostri commenti.
Perchè tutto questo prendersela come un punto d'onore?
Io proprio non capisco.
Se non si può o non si vuole lo si dice e pace.
Anche io ho detto che non potevo fare diversamente da come faccio, ma ero molto tranquilla nel dirlo.
Poi spetterà all'admin (e al suo appurato caratteraccio) tirare le sue conclusioni, che bisogno c'era di imbestialirsi come le iene?

Concludo ribadendo l'impressione che ho sempre avuto: tante cose si eviterebbero se si potesse parlare guardandosi negli occhi.
Visto che questo non è possibile, inviterei tutti a cercare un chiarimento anche tramite email, magari facendo passare un paio di giorni per far sbollire gli umori.
Lo dico subito: appena possibile, forse anche oggi, voglio pubblicare un post all'insegna del cazzeggio.
Sappiate che non lo faccio per mancare di rispetto a nessuno e neanche per togliere dalla vista questa importante discussione, ma solo per coerenza.
Se ho deciso di restare, tanto vale scrivere un post.
Se ci saranno 0 commenti spero che sia perchè si tratta di un post noioso piuttosto che perchè ve ne siete andati tutti.

Silvia ha detto...

Rientro ora, ero in giro da questa mattina. Sono un po' sconvolta perchè non mi sarei mai aspettata l'uscita di Annina. Avrà i suoi buoni motivi, ma posso dire che mi dispiace molto?
Mi pare anche molto ferma nella sua decisione.
Devo riprendermi.

Hai fatto bene Barbara a scrivere ciò che hai scritto, lo condivido, anche se gli scambi tra me e Solimano sono così scarsi da non poter far statistica. Nel mio caso non posso che dirne bene perchè c'è sempre stato un rapporto corretto tra noi. E poi perchè non sopporto il clima da caccia alle streghe. Ma sempre, non solo in questa circostanza e vale per tutti.
Solimano abbiamo capito tutti ormai com'è e diciamo che è personalità complessa, come tutti noi, solo che lui non nasconde nulla, nel bene e nel male. E a me questo piace anche se a volte gli spaccherei la testa. Come te sono abituata a gestire caratteri simili e anche se a volte mi stimolano alla strage, alla fine scendo a miti consigli perchè finora non ho mai ravvisato la MALAFEDE.
Ma comprendo anche chi ha una visione diversa rispetto la mia su certi comportamenti o affermazioni grosse come pali della luce.
Come in tutte le liti è odioso prendere posizioni precise perchè la ragione spesso non sta da una parte sola. Elena se è dovuta andarsene solo perchè è amica di Giuliano è una cosa terribile, così terribile che non mi pare che Solimano la possa nemmeno pensare.
Ecco perchè continuo a faticare nel comprendere le dinamiche. E' altresì vero che per me, dare un giudizio o prendere posizioni su questioni "private" poichè esposte pubblicamente è di una difficoltà spaventosa. Mi riporta ad un triste episodio della mia adolescenza che mi ha segnata profondamente. Una cosa ho imparato però: la verità è molto complessa perchè attinge da molti affluenti, sarebbe bene sempre percorrerli tutti. A volte devo ammettere che non me la sento e non ne ho voglia e preferisco non vedere.
Ma è raro, molto raro, solo quando sono molto stanca o provata.
Mi piace la tua capacità di sintesi.
Io starò dici. E lo farò anch'io perchè come ho scritto ieri, questo luogo non è solo il temperamento di Solimano o il suo estro creativo, siamo tutti noi. Ecco perchè soffro tanto dell'uscita di tre belle persone, mi mancheranno. Le andrò a cercare a casa loro, ma non sarà come qui.
Non è sentimentalismo, sono abituata alle assenze purtroppo, ma credo che abbia senso costruire e se ci si ferma alle prime difficoltà, addio ninni, non si otterrà mai nulla. Lo dico io che mi sono sentita attaccata dal Nostro.
Il fatto che abbiamo capito quanto è umorale il nostro non lo autorizzerà ad esserlo ad oltranza, per cui lo invito a contare fino a 10 per 10 gg. di fila, prima di intervenire con certe affermazioni, anche se farà come gli pare e staremo a vedere come andrà a finire.
E queste tre uscite lasceranno, almeno in me, un solco profondo e mi faranno riflettere parecchio. Morto un papa, non è vero che se ne fa un altro, almeno non in casa Severi.
Ma io sono della scuola che bisogna andare avanti, e malgrado lo scazzo che c'è stato tra me e Solimano, di cui non parlerò, spero, mai più, in questo luogo io credo ancora. I legami ci sono e la stima anche.

...

Annina...

Ragazzi mi mancherete. Molto.
E chiudo qui.

Ermione ha detto...

Cara Silvia, forse non te l'ho mai detto ma ammiro e invidio tanto la tua capacità di ragionare in modo netto. Sia Solimano che io abbiamo parlato qui del nostro chiamiamolo dissidio, ora non torniamoci più sopra. Ho cercato di tenere toni civili, non mi piace la rissa e l'offesa; lì per lì mi sono sentita feritissima e offesissima, poi, sai, si ha tempo di ragionare e di capire gli animi. Qui poi tra Amfortas, Solimano e me si fa a gara a chi ha il peggior carattere. Credo di essere stata sbertucciata da Solimano in maniera ingiusta, e glie l'ho anche detto privatamente; ma la cosa è decantata e so apprezzare perfettamente gli innumerevoli lati positivi, la generosità e la forza di Solimano. Mi mancherete tutti, ma si va avanti. Come dice Lucy:"La vita è dura. 5 cents prego".

Silvia ha detto...

Schulz per me era un genio.
Buona vita Elena:)

Solimano ha detto...

Vorrei fare una precisazione riguardo Elena, e la faccio forte e chiara. Io preferisco che Elena resti e che non se ne vada. Lo sbertucciamento c'è stato per tutti, anche per me. Sbertucciato x Sbertucciato per 3,14. Rimane una argomento in cui la pensiamo e la penseremo diversamente, mettiamolo da parte e facciamo in modo che non influisca sull'andamento futuro del blog.
E non lo dico perché rincorro a destra e a manca (non sono il tipo), lo dico perché mi piacerebbe che restasse. D'altra parte, non ho mai cancellato da guest nessuno, qui nel blog, tranne un caso che sapete. Pasquale è ancora guest, potrebbe benissimo postare. Quindi Elena si prenda tutto il tempo che vuole, legga con attenzione la mia proposta e decida lei il da farsi. Lo dico perché la stimo, non per convenienza. Quindi, depositatosi il polverone che ci ha impolverati tutti, certi nodi si possono sciogliere.
Torno sul mio trespolo.

saludos
Solimano

sabrinamanca ha detto...

Per prima cosa dico che questo diario è un posto dove sino a questo momento mi sono sentita a casa, persino più del mio blog, perché mi sentivo libera e al contempo avvertivo la vostra presenza accogliente e mai il giudizio.

Il nostro padrone di casa ha voluto un chiarimento, una riunione per dirci in che cosa secondo lui potevamo far meglio e che cosa mancava.

Ho scritto il mio primo diario che ero alle scuole elementari, ancora lo scrivo, e posso assicurare a Solimano che ci sono mesi interi, a volte anni, di silenzio, e che questi fanno parte dei miei diari allo stesso titolo delle parole.

Se dicessi che resto, sono certa che, per la natura stessa del diario, e per come sento questo luogo, continuerei a scrivere e leggere e commentare, rispettando i miei tempi, i post che in qualche modo mi sono da stimolo o comunque suscitano una reazione, e il richiamo di chi bussa alla mia porta per sapere come sto. Non scriverei solo perché qualcuno, anche bonariamente, mi tira le orecchie perché è già un mese che non lo faccio.
Se quindi dicessi si', sarebbe come fregarsene del padrone di casa e questo sarebbe ingiusto nei suoi confronti e delle sue aspettative e richieste.

Dico quindi che lascio queste stanze con il groppo alla gola, con l'idea di continuare a leggere tutti voi che resterete e gli altri che sono andati via, compatibilmente con questa difficile relazione che da sempre intrattengo con la rete, e con la sensazione di aver vissuto un'esperienza davvero ricca che avrei voluto continuasse com'era prima di questa bufera e dell'amaro in bocca che mi resta e che col tempo sono sicura se ne andrà.

Vi saluto quindi tutti, nessuno escluso, vi abbraccio virtualmente e penso che vi verro' a trovare spesso, se la porta sarà aperta.

Silvia ha detto...

Sabri...ma sto perdendo dei colpi?

Ve ne state andando via tutti sono sgomenta.

Solimano ho perso qualche passaggio? Cosa sta succendo?

Solimano ha detto...

Sabrina.
Punto primo. Se non ti vado bene io, fai benissimo ad andartene.
Punto secondo. A me spiace che tu te ne vada.
Punto terzo. Vedi tu: la mia proposta mi sembra lasciare lo spazio giusto e in questi mesi non ci sono stati dei problemi di quantità tantomeno di qualità.

Dopo di che, per dirla tutta, io farò così. Vado avanti per circa dieci giorni col Diario in rete e vedo come va (di post da scrivere ne ho). Se vedo che c'è la massa critica di post e di commenti continuo col diario. Se vedo che non c'è la massa critica lo chiudo e faccio altro qui con le persone che ci stanno, e le idee non mancano. Senza agitarmi, perché quella che tu chiami bufera è passata (non grandina mica tutti i giorni). Cerchiamo di non essere complicati quando la situazione è semplice e la proposta praticabile (è piaciuta perfino al Màz matematicissimo). Senza guardarsi in giro ma guardando se stessi: mi va o non mi va? Sennò ricomincia una discussione che non finisce più. Adesso abbiamo fame di post e di commenti, non di discussioni.
Io non ho remore personali.
Se ce le hai tu, dimmelo senza che ci giriamo attorno. Nella cosiddetta bufera a me ne hanno detto di tutti i colori, ma sono qui quasi pimpante, perché
costruire è meglio, è anche più semplice, dopotutto.

grazie Sabrina e saludos
Solimano
P. S. Non chiamarmi padrone di casa, mi sento uno sporco capitalista...

Ermione ha detto...

Io e Solimano abbiamo avuto uno scazzo, la pensiamo tuttora in maniera diversa. Ma non porto rancori, nemmeno lui, credo, non siamo bambini. Apprezzo il tuo invito, Solimano, ma ti ribadisco di darmi un po' di tempo. Questa esagerata bufera (in fondo, via, si tratta pur sempre di un blog!) Mi ha fatto riflettere su mie varie conclamate difficoltà a stare e partecipare a un multiblog. Ci rifletterò.

Silvia ha detto...

Non sarà più la stessa cosa.


E mi chiedo: Tutto questo, perchè?

Silvia ha detto...

Sono contenta Elena che ci rifletterai sopra, altrimenti giuro che non ci avrei capito proprio niente.

Non sono d'accordo che costruire è più semplice Solimano, proprio per niente.

Penso ai castelli di sabbia. Un'onda è via.
Mica è questo Diario in rete vero?

E io non sono così pimpante.
Sarà la vecchiaia.
Devo ammetterlo, sono molto triste.

Solimano ha detto...

Appunto Silvia, perché? Guardiamo la sostanza: perché avevo proposto il post settimanale?
Io non mi piango addosso perché non c'è niente da piangere né da essere tristi. L'ho già detto: fra massimo dieci giorni o si va avanti o si chiude. Se si chiude, qui faccio altro con chi ci sta.
Perché non ci sono argomenti di discussione sul tappeto, a meno che il problema sia io. In tal casa si dica: me ne vado perché il problema sei tu. Io ho fatto le somme e le sottrazioni, mi sono tirato quattro sberle, cosa che anche altri dovrebbero fare, e ho deciso che non sono io il problema quindi procedo. Sarò troppo diretto come dice Remo Bassini, ma diretto somiglia a dirittura.

saludos
Solimano

Solimano ha detto...

Dai, Elena, che ricominciamo a litigare: "blog" è solo uno strumento software questo è un gran bel posto che utilizza quel software.

saluti
Solimano

sabrinamanca ha detto...

Scusami Primo, ma sinora io ho fatto come credevo e dei tuoi inviti generali più o meno velati a commentare o postare di più me ne sono bonariamente infischiata. Il penultimo post l'ho scritto un mese fa e ho commentato poco e nulla. Se dici che gli ultimi mesi non sono stati cosi' male significa forse che posso continuare come mi sento, non tenendo conto delle nuove regole?

Se è cosi' allora perché hai
voluto fare il punto e virgola della situazione?

Vuoi sapere se ho delle remore?
Certamente che ne ho e le ho espresse senza che per questo le tue risposte le cancellassero: al contrario, mi sembra da qualche giorno di non sapere più chi sei.
Mi sembra che parli arabo, non la mia stessa lingua. Mi sembra che scansi tutti i proiettili che a torto o a ragione ti arrivano addosso senza fermarti un attimo per rifletterci.
Ti chiedo ragione dei tuoi comportamenti con AM e E e tu te ne esci con Giuliano e i post cancellati.
Rimproveri a Elena di non averti fatto delle scuse in pubblico e poi ti vanti di aver fatto lo stesso con Silvia...

sabrinamanca ha detto...

Mi sembra davvero di vedere un'intelligenza acuta completamente offuscata.

Parli di essere diretto e non rispondi mai direttamente alle domande.
Volevi che Amfortas se ne andasse? Si' o no? Te l'eri legata al dito perché sono amici di Giuliano si' o no?
Cosa è che rimproveri a questo blog che ti ha spinto a fare la riunione? Cosa esattamente? Le assenze di chi? La non assiduità di chi?
Per te queste sono cose superate, per me sono cose che restano.

Ho una madre che è capace di rinfacciarmi episodi anni dopo che sono accaduti. Nel frattempo che lei cova il suo rancore l'episodio diventa una montagna rispetto al pugno di terra che era all'inizio e io ho ORRORE della gente che tiene rancore, ORRORE, di trovarmi davanti a qualcuno che cova rancore e invece di essere franco e dire-mi hai fatto restare di merda, nel momento in cui resta di merda, se ne esce mesi dopo con qualcosa che nel frattempo è diventato un mostro.
Capisci quindi che sono in piena confusione perché una delle persone che pensavo di conoscere meglio fra tutti eri tu.

Ci sono anche piccole cose, forse il tuo modo di parlare, ma mi dici di non chiamarti padrone di casa e poco prima parli di chiudere baracca e burattini senza nemmeno pensare alle persone che ancora stanno dentro, al fatto che vogliano o meno continuare Stanze anche in pochi (ma non era un luogo solo per noi? Allora perché chiudere se sono rimasti in pochi? Perché non invitare altri, per esempio?) o fare altro. Se io avessi detto -resto e tu avessi scritto a un'altra persona le stesse cose ci sarei rimasta di merda.

Mi sembra di non sapere più chi sei e già la tua delusione per come stava andando il blog mi aveva trovata sorpresa e addolorata, ora, al pensiero che mi affido a qualcuno che non so con che cosa potrebbe ferirmi mi lascia a dir poco perplessa.

E per favore, per favore, non dire frasi del tipo che la bufera è passata perché questo riguarda TE e te soltanto,e solo quando ciascuno di noi avrà detto che è passata sarà passata, non hai nessun diritto di parlare per gli altri, nessun diritto di parlare per me, perlomeno.

Maz ha ragione quando dice che le parole scritte sono diverse da quelle dette, a me pero' restano impresse tutte, ecco perché quando ho voglia di insultare qualcuno conto sino a dieci e poi a mille e poi non lo faccio perché non serve a nulla e non certamente ad avanzare.
Per cui spero di non averti ferito gratuitamente, se l'ho fatto me ne dispiaccio e ti chiedo scusa, pubblicamente.
Ho anche capito, benissimo, quanto la situazione con Giuliano ti abbia ferito, checché tu ne dica, e davvero mi dispiace. Per te, per lui, per tutto quello che fra di voi si è perduto con i post e i commenti cancellati.

Per finire, spesso mi ripeto, perché tendo a dimenticarlo, a volte basta dire un semplice, scusa, mi dispiace, ho esagerato, non ti ho ascoltato, non ho cercato di capirti, ce l'ho con te per altro. E' infinitamente più efficace e liberatorio di ingarbugliate matasse in cui ci si perde per non perdere la faccia di fronte a se stessi e invece la si perde. Eccome.

Buona notte

zena ha detto...

Sono tre volte che inizio un commento (anzi 4) e poi cancello, perchè mi viene la paura che anche una parola in più a volte possa far danni, pur senza volere.
Ma sento ancora più forte il bisogno di ponti e di strade che consentono di ritornare indietro, se si vuole.
Io vorrei, infatti, che niente andasse perduto delle Stanze e, soprattutto, Nessuno.
Sarebbe un segnale incoraggiante per tutti, in tempi di contrapposizioni e lacerazioni a livelli vitali, il riuscire a venir fuori da una secca come persone che si sono riconfermate nella propria diversità, che hanno discusso anche con toni potenti, e che, proprio partendo da questa diversità, decidono di dar valore al valore di ciascuno, per tenere aperto uno spazio e un 'noi'.

Lo dico come riesco, anche se sono un fanalino di coda, poco presente per post & altro, spesso afasica, altre volte con le idee annebbiate o disinformata assai.

Davvero, questo posto, ha ragione Silvia, non sarebbe più lo stesso con le partenze annunciate.
Non c'è modo di riprendere i fili?
Buona notte, a tutti.

Habanera ha detto...

Io ci sono, Silvia, e non me ne andrò finchè ci sarà il Diario in rete. Le ragioni di Barbara e di Màz sono in parte diverse dalle mie ma la sostanza alla fine è la stessa.
Non resto qui solo per le tantissime cose positive che Solimano rappresenta ma anche (o soprattutto) per voi, per noi, per questa casa comune in cui ho creduto ed in cui credo ancora.
Perchè decidere di andarsene, con il groppo in gola, quando si potrebbe tranquillamente restare, ora che le regole rigidissime sono state ritirate?
Ci sono state parole pesanti ma in questi casi la responsabilità non è mai da una parte sola. Alla provocazione iniziale di Solimano ognuno ha reagito a modo suo ma in ciascuno ho letto il desiderio di capire prima di giudicare.
Solo Amfortas (noto caratteraccio, per sua stessa ammissione) è partito in quarta come un toro infuriato e le cose che ha detto hanno finito per influenzare anche gli altri. Difficile tornare indietro in questi casi, non esiste più il ponte che, volontariamente, è stato distrutto. Quindi non chiederò a Paolo di restare, a questo punto non avrebbe alcun senso dal momento che la sua incompatibilità con Solimano è irreversibile e profonda, ma mi mancherà molto e voglio che lui lo sappia.
Lo chiedo invece ad Elena, Annarita e Sabrina che mi sembrano più dispiaciute che convinte del passo che stanno facendo. Datevi ancora qualche giorno di tempo, non prendete decisioni affrettate. Per andarsene c'è sempre tempo e le decisioni prese sotto l'onda dell'emotività posso anche rivelarsi sbagliate. Per me, senza di voi, non sarebbe più la stessa cosa.
Ve lo dico con molto affetto perchè proprio in queste Stanze, giorno dopo giorno, ho imparato a conoscervi meglio e quello che ho scoperto di voi ci ha avvicinate sempre di più.
H.

P.S. Sabrina, leggo adesso il tuo ultimissimo commento e mi rendo conto che le ferite sono più profonde di quanto immaginassi.
Io non voglio perderti ma vorrei saperti serena, fai quello che ti fa sentire meglio.

Solimano ha detto...

Sabrina, vogliamo cominciare come l'altro giorno? Io ne ho avuto abbastanza di quegli ottanta commenti.
Ne bastavano quattro, di persone che hanno commentato solo una volta: Habanera, Zena, Letizia e Màz. E quindi non mi faccio intrappolare in uno sfogatoio da cui non si esce più. Perché la cosa da capire è semplice semplice: Il diario in rete è un bel posto in cui ognuno di noi è libero di postare e di commentare.
Devo correre dietro a quelli che se ne vanno di loro spontanea e libera volontà? L'ho fatto con Elena perché mi sentivo responsabile si qualche colpa verso di lei e ci siamo capiti via email.
Con Amfortas non lo faccio. Se qualcuno ci vuol provare lo faccia lui, e io accetto il rientro.
Annarita, probabilmente per ragioni sue mi sembra molto decisa ma proverò a scrivere in posta privata. Però, direte che ho il cuore di pietra (non è vero!) ma io questa drammaticità nelle uscite non la vedo. Sono scelte, se possibile limpide. Ci si incontra ci si lascia ci si rincontra. Ma non è un usa e getta, occhio, e neppure un usa e cancella. Ma l'intelligenza offuscata Sabrina, potevi risparmiarmela, e la parola rancore io non l'ho mai usata, vai a controllare, se credi.

saludos
Solimano

Solimano ha detto...

Zena, vorrei ripartire dal post dell'altro giorno, quello del punto e vigola. A parte la forzatura del post settimanale, su cui ho cambiato idea dopo qualche commento (è bello cambiare idea!), se rileggo il post, lo trovo condivisibile con qualche aggiustamento, per cui lo dico adesso, e spero che nessuno se la prenda, quegli ottanta commenti sono assolutamente sproporzionati alle questioni che ponevo. Perché le parole sono importanti, ma le cose lo sono ancora di più, per cui la proposta che ho messo qui, limata dopo il dialogo con Màz, mi sembra esauriente con ampio spazio alla libertà dei guest che procede a braccetto della responsabilità, perché guai se non ci sono tutt'e due. Ed è lì che dovremmo stare radicati, in quella proposta che è non solo operativa (non perché l'ho scritta io). Quindi ogni svicolamento dalla proposta ha un che da sfogatoio, che quando uno si è sfogato si è sfogato e basta. Dei ponti ha parlato benissimo Màz e concordo con lui e con te. Sulle uscite direi una cosa: non drammatizziamole e non buttiamoci sopra un carico di sentimentalismo che non aiuta. Tieni presente che io non ho mai cancellato un guest salvo eccesioni inevitabili, quindi il rientro è possibile in ogni momento. Inoltre, per dieci giorni non decido nulla (perché è chiaro che se fossimo sotto la massa critica il diario in rete non funzionerebbe). Questo dà spazio a razionali ripensamenti a cui credo più che a ridicole mediazioni. Aggiungo che, anche se molti non ci hanno badato, quegli ottanta post sono stati spesso una caccia a Solimano che è fatto di carne e sangue, non di metallo, quindi lo spazio per l'emotività e per il risentimento c'è. Più che un appello al ritorno credo in buoni post e buoni commenti, roba che si tocca. Se poi il problema fossi io, posso benissimo fare il bidello (che opera ancora)e smettere di postare e commentare, così il pondo se lo becca un altro, annessi e connessi. Sono tranquillo, ma anche lucidamente indignato, Zena. Mi secca questa sgarbata ricerca del nulla, un nulla di tipo malefico. Tutto per un post alla settimana? Che poi è stato tolto? Suvvia!

grazie Zena e saludos
Solimano

Solimano ha detto...

Barbara, oh come vorrei aver conosciuto tuo padre e le tue nonne! Rettifico una tua affermazione: io non sono molto più anziano di te sono solo un pochetto più anziano, compio i trentanove.
Ti ringrazio per alcuni picoli fatti veri che hai raccontato, ma non credere che l'abbia fatto solo con te. Non lo faccio perché sono un sant'uomo (spero proprio di no) ma perché mi è piaciuto e mi piacerà farlo. E' bello fare le cose piccole e grandi perché ci piace farlo, non per automonumentalismo o per spirito di sacrificio (che spesso è il monumentalismo peggiore, sono monumenti pieni di cacche di piccioni). Per il resto, non sono per niente preoccupato. A parte che Stanze all'aria non chiude, semmai chiuderebbe Il diario in rete dopo una gloriosa esistenza di 700 post e 3000 commenti, su queste cose bisogna essere un po' meno attaccaticci e melodrammatici (lo dico a bassa voce se no Amfortas torna qui a sgridarmi). Che vuol dire "me ne vado"? Vuol dire che uno dice che non scrive più qui, ma io non lo cancello da guest, così, se desidera scrivere ancora può farlo immediatamente senza tanti fronzoli e declamazioni.
E quindi, chi vuol scrivere post li scriva, chi non vuole non li scriva, tutto qui. Poi si vede. Se nel thread i commenti invece di 80 fossero stati 79 sarebbe stato meglio, ancor meglio se fossero stati 78 e via a scalare, ma è andata così, che farci? Io non sono un erettore di automonumenti sono uno scrittore di post: troppi troppi troppi, quasi 600 nel blog del cinema. Funziona, perché smettere? E se il diario in rete chiudesse, ahi che dolor! Se ne farebbe un altro, a cui ti inviterei. E com'è il carattere del Signor Franti, quel sant'uomo? Lo è veramente, visto che ti sopporta. Riconfermo: la parola diretto assomiglia molto a dirittura, alle cose è meglio non girarci intorno.

grazie Barbara e saludos
Solimano

Solimano ha detto...

Annarita, visto che le tue parole sono evidentemente ponderate, ho ritenuto inutile e controproduecente fare scene, suppliche o altro. Inoltre, se cambi idea, tieni presente che io non ti cancello da guest né qui né sul blog del cinema. Però visto i postitivi rapporti che ci sono stati fra noi, compresi frequenti commenti sul tuo blog che ci hanno divertito entrambi, ti scriverò in posta privata, vorrei sapere qualcosa di più, se possibile.

grazie Annarita e saludos
Solimano
P.S. Saluti anche a Giuseppe.

Solimano ha detto...

Màz (mazapegul) mi ha comunicato via email che intende continuare a scrivere nel Diario in rete di Stanze all'aria.
La cosa mi ha fatto molto piacere per tanti motivi, anche personali.

saludos
Solimano

mazapegul ha detto...

Leggevo qualche anno fa un libro sulle formiche. L'autore confessava la propria frustrazione dopo decenni passati a cercare quale precisione nel comportamento individuale delle singole formiche origina la straordinaria intelligenza del formicaio. Le singole formiche, diceva, vanno per conto proprio; se non cascano sopra il cibo, non ne colgono la presenza; anche se vi cascano sopra, perlopiu' lo ignorano.

Da qualche anno seguo la ricerca dei neurofisiologi su come il cervello immagazzina le immagini. Anche qui, le popolazioni di neuroni interessate agiscono in maniera assai intelligente (e tuttosommato prevedibile), ma i singoli neuroni seguono comportamenti apparentemente irregolari e causali.

Da queste esperienze concrete dei ricercatori viene la mia convinzione che non vi sia una dicotomia cosi' netta tra riduzionismo e anti-riduzionismo. (Un analogo discorso potrebbe essere fatto riguardo al libero arbitrio e ad altre dicotomie famose).

La popolazione degli scrittori di questo multiblog assomiglia alle formiche di quel libro: ciascuno va per proprio conto; spesso zigzagando o andando in circolo (o sparendo). Le cose che danno forma al multiblog sono un minimo accordo su come debba funzionare (veramente minimo) e qualche spintarella da parte dell'administrator; spinta che accomunerei al senso dell'olfatto delle formiche, che le conduce non infallibilmente, ma almeno statisticamente, sulla scorta di cibo. (Il miracolo probabilistico è che il formicaio, al contrario, scopre in maniera deterministica ogni piu' piccolo pezzetto di cibo che sta nella sua area di ricerca).
Mi pare che la proposta di Solimano, alla fine, a questo si riduca. E che si possa quindi riprendere l'accumulo del grano, che l'inverno e' vicino.

Mi spiace che i toni presi dalla discussione siano stati tali per cui difficilmente il nostro piccolo formicaio ripartira' con le stesse formiche. Credo che nelle discussioni in rete occorra ridurre l'emotivita' al minimo (lo so per aver sperimentato la modalita' opposta, con esiti sempre disastrosi), lasciando tutta l'emotivita' ai post.
Faccio pero' lo stesso un invito a tutti: di considerare (forzando una finzione) le discussioni di questi giorni come discussioni verbali, quindi di non andarle a rileggere. Di continuare magari la discussione, anche accesamente, ma solo basandosi su cio' che di essa si ricorda.
Saluti a tutti,
Maz

giulia ha detto...

Io tengo molto a questo luogo. Ed ho aspettato ad intervenire perchè anche io sono rimasta male.

Vorrei dire alcune cose e spero di farlo in modo chiaro:
Non mi piace passare oltre perchè bisogna continuare, ma credo che sia giusto imparare anche dalle cose meno spiacevoli.

Alcuni di noi hanno parlato di "toni". Nel posto precedente i commenti sono stati proprio monopolizzati dai "toni" piuttosto che dai contenuti.
Se fossimo subito intervenuti con sincerità, ma in modo più pacato penso che saremmo arrivati alla proposta che adesso ha fatto Solimano e nessuno se ne sarebbe andato.

Ho riletto tutto con calma e a sbagliare sui toni non è stato solo Solimano, ma anche Amfortas. Non è stato subito "astioso", ma poi è diventato molto duro e anche offensivo. Non importa chi ha cominciato, quello che importa è che i toni bisogna moderarli nei limiti del possibile.
Se poi il tono è una reazione immediata e si rientra, anche il tono non ha più importanza.
Vedi Solimano, tu potevi decidere di essere duro con Amfortas, ma di fatto tutti abbiamo vissuto male questa situazione e devi prenderne atto. Annarita, Sabrina, Elena sicuramente non ne sarebbero uscite e anche io non avrei rischiato di farlo. Ne ho avuto una grande tentazione esattamente come Annarita. Saremo persone poco razionali, saremo quello che vuoi, ma siamo qui per quello che siamo, dobbiamo imparare noi, ma anche tu.
L'ho detto già nell'altro post: per me è giusto capire cosa ha ferito l'altro al di là della ragione e del torto. Sono chiacchiere, bisogna guardare i fatti. Forse, ma forse no.

giulia ha detto...

Ho aspettato dunque è ho visto in Solimano la voglia di ricucire, anche se lo fa a modo suo e questo lo rispetto. Pertanto prego Elena di ripensarci, tutti facciamo fatica a lavorare in gruppo, ma farlo ci insegna molto.
Di questo ne sono convinta.
Forse c'è davvero chi non è adatto a lavorare in gruppo, ma secondo me non è il tuo caso, semplicemente hai difficoltà, ma chi non le ha. Io personalmente tantissime.

Concordo su tutti i meriti che ha elencato Barbara di Solimano. E aggiungo che è proprio bello questa sua tenacia a costruire blog di gruppo. E' ciò che più apprezzo di lui e questo a dispetto del suo carattere con cui anche lui, come tutti noi col nostro, facciamo i conti. Questo andare avanti non lo leggo come un fregarsene di chi se ne va, è che ci crede davvero.

Allora la domanda che ci dobbiamo fare noi è: ci crediamo? Questo al di là del nostro impegno concreto. Se è sì, dobbiamo accettare i suoi punti e virgola anche se non li condividiamo perchè tenere in piedi un blog collettivo è davvero difficile, difficilissimo. Io ci ho provato una volta e non avendo mai sollecitato nessuno, il blog è morto per inerzia...
Altri che ho frequentato sono morti allo steso modo.

Allora per questo dobbiamo ringraziarlo davvero perchè mi sembra che tutti siamo stati bene qui e tra di noi.

Dobbiamo imparare ad essere meno permalosi, perchè lo siamo un po' tutti, dire francamente quello che possiamo o non possiamo fare. Chi può farà di più, altri di meno, ma è certo che postare bisogna con una certa regolarità. Non quella auspicata da Solimano al primo post, ma quella di cui parla nel secondo.
Se qualcuno può farlo poco, fa lo stesso, lo ha detto e nessuno mi sembra ha detto di uscire. Quindi Sabrina ti prego di rimanere.
Vedi Sabrina io una volta ho chiesto se non c'era nessuno (il post che hai ricordato). Non mi lamentavo certo con voi, ma dicevo quale sensazione stavo sinceramente provando in quel momento. Zena parla anche di semplici saluti, di cose non tanto elaborate quando non si può... Ma io dico così le cose che mi vengono in mente e forse tutti dovremmo ripensare insieme a Solimano.

Io quindi prego tutti quelli che se ne sono andati, se siete stati bene, se il nostro gruppo in qualche modo ha camminato, per tutti noi rimaniamo. Io rimango e spero che Annarita, Elena, Sabrina rimangano. Davvero non può bastare un litigio anche forte, duro a far cadere un castello almeno che, come dice Silvia, non sia di carta.

Vorrei tanto che anche Amfortas ci ripensasse, lo vorrei tanto, ma temo che lui non sia disposto. Lo spero perchè a tutti è molto caro.

Spero in una vostra risposta
baci

Silvia ha detto...

Ad una domanda ben precisa, ieri sera mi è stato risposto oltre al resto: la parola chiave non è legame ma rapporto, pensaci.

Azz, da carponi con lo stomaco a pezzi quale ero, mi sono trovata arzilla e seduta alla scrivania del mio ufficio. Io ho ottimi rapporti in ambito lavorativo, guadagnati in anni di compromessi e mediazioni, per cui tutto mi è parso molto, molto più semplice e chiaro.
Ma i legami stanno fuori da quel contesto, non quelli che intendo io perlomeno.
Mi sono resa conto che ho peccato di ingenuità e anche di stupidità a volte e me ne scuso, davvero, con tutti, perchè forse questo ha creato dei fraintendimenti intuili. Di sicuro ha falsato il rapporto auspicabile che doveva essere mantenuto qui sopra. Questo è un blog, "solo" un blog, non può per sua natura, per certi aspetti così limitata, contentere l'emotività e i legami sentimentali e non sentimentalistici di ognuno di noi, che forse è meglio che curiamo queste cose separatamente e privatamente. Ecco perchè mi scuso, perchè io ho preteso questo, ho creduto che questo ci fosse e di conseguenza mi sono comportata, bene o male, poco importa ora.
Ho sbagliato tutto.
Per quanto mi riguarda Diario in rete, per come lo consideravo io è chiuso definitivamente, dovesse anche proseguire per altri 20 anni e me lo auguro, l'esperienza che c'è stata fino a ieri è finita. Dentro di me s'intende, oltre al fatto che se ne sono andati in 4 e che questo mi pesa come un macigno, ma per ciò che dicevo prima. Ho creduto ai legami, a quel noi che tanto ho citato, che io come individuo sento di desiderare, e che so come costruire anche senza l'ausilio del Diario in rete per fortuna.
Rimarrò quindi, in veste nuova e davvero voltando pagina, perchè ritengo che malgrado i pezzetti di cuore che se ne sono andati,ma questo è solo affar mio ora, sono rimaste persone piacevoli con le quali condividere il formicaio fino a che potrò e se potrò. In questa ottica, è giusto che l'admin indirizzi, solleciti, stimoli e questo finora è stato fatto egregiamente. Stonava nell'ambito della "famiglia", perchè questa porta con sè anse e silenzi che hanno ragione di essere e maturare. Il formicaio no.
Bene.
Non credo Solimano che sarebbero stati necessari un post a testa, io che sono un po' lenta, non so se sarei arrivata a questa conclusione senza questi 80 e passa interventi e il bordello che purtroppo si è creato. Anzi io ringrazio per lo sforzo e il patema che questi compagni di viaggio hanno dimostrato, come sono certa che chi ha taciuto l'ha fatto spesso per timore o per imbarazzo, comunque con profondo disagio.
L'ho provato anch'io.
Tra poco mi vestirò per andare al lavoro. Questo è quanto, perchè anche io, alla fine della fiera, non giro tanto attorno alle cose e alle parole e vado al sodo. Così è sempre stato nella mia vita. Però mi piace capire a costo di scriverne 800 di post se lo ritengo necessario. Altrimenti chiudo ogni tipo di rapporto.
Buona giornata a tutti.

Haba sono contenta che ci sei. Sono solo dispiaciuta per coloro che non ci sono più, ma come ho già spiegato lungamente è una cosa che ora riguarda solo me.

Solimano ha detto...

Silvia, un rapporto amoroso è bello, un legame amoroso è brutto, e non perché me lo sia inventato io. Anche una relazione amorosa è bella. La differenza sta nel fatto della libertà: chi è legato non è libero.
Da diversi anni questo tema importantissimo in amore è stato sviluppato coerentemente. Le parole sono pietre e legame viene da legare. L'amore felice è quello non legato che potrebbe andarsene in ogni momento ma sceglie di restare perché è felice di restare.
Purtroppo, sull'amore si continuano a raccontare tante storie come giustamente e magnificamente ha scritto Laborit. Legame ha un che di ricatto, di burocrazia: il legame coniugale. Naturalmente è la mia opinione, fondata però su letture approfondite. Laborit diceva "La parola amore è pericolosa perché è una parola menzognera dietro a cui si cela l'istinto di dominanza e di proprietà". Io ci credo e lo vivo così.
Naturalmente, con pieno rispetto verso di te, Silvia e verso le tue convinzioni, ma che la parola amore si presti a tante mistificazioni e strumentalizzazioni è verissimo, ce l'abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.
Questo è un bel tema su cui mi piacerebbe che si discutesse (con un altro post) perché ci riguarda tutti. Lo facciamo?

grazie Silvia e saludos
Solimano

Silvia ha detto...

Almodovar è uno dei miei registi preferiti assiene a Kim ki duk che di legami e di rapporti amorosi tanto hanno trattato nei loro film.
A loro ho pensato mentre scrivevo la risposta. E a Leopardi, forse perchè una sua poesia porta il mio nome e non solo. Di Laborit purtroppo non so niente, per cui sarò contenta di avere notizie in merito.
L'amore, per quanto mi riguarda è solo libera scelta, ma dentro a questo ci sta la meravigliosa sensazione di voler essere legata ad una persona per tutta la vita.
Ne parleremo.

Solimano ha detto...

Maz, io mi sono cacciato da solo in una trappola infernale, e spiego i motivi.
Un post normale in un monoblog può suscitare commenti con dissensi e scazzi, ma tutto sommato il blogghiere si diverte, perché lui conduce il gioco, e può chiuderlo quando vuole.
Solo che il mio non era un post normale, ma un meta-post, e che questo non è un monoblog ma un multiblog. Discutere di ideologia si può, discutere di politica anche etc etc ma discutere su una proposta di metodo che tutti dovrebbero adottare mette in gioco tutti, e il guest in questo caso era anche l'admin. E quindi mi sono trovato a giocare due parti in commedia, visto come aveva iniziato il primo commento, sicuramente non amichevole né come argomenti né come modo (penso che messa giù così siate tutti d'accordo). Che fare? Il Re Travicello? Non è nelle mie corde e non sarebbe servito a niente. Metterla giù dura e diretta? Sì, ma senza avere in quel momento l'autorità e l'autorevolezza per metterla giù dura. Potevo forse stare zitto e lasciare che si accumulassero un bel po' di commenti. Comunque il problema esisteva nel manico: un post sul metodo a cui rispondono dei guest e non dei visitatori è ad alto rischio, e prima di cambiare di nuovo le regole ci penserò settanta volte sette volte (o le cambierò di nascosto... sarebbe un'idea!)

grazie Màz e saludos
Solimano

Solimano ha detto...

Giulia, nella risposta a Màz credo di ave chiarito che il difetto era di partenza: un meta-post rivolto a guest, non a saltuari visitatori, scritto da uno che è admin ma che soprattutto è guest e che se vuole essere credibile, da guest deve essere au pair con gli altri guest. Non lo dico per moralismo, ma perché è la situazione che richiede che si cammini sul filo: se ci si riesce è bellissimo, se no patapunfete. Una roba rischisissima che non farò più.
In questo campo minato in partenza, i toni è difficile tenerli bassi.
Non mi vergogno di dire che mi vergogno di alcune cose che ho scritto in quei commenti.
Ma credo di non essere stato il solo, né credo che sia stata colpa solo di Amfortas (anche se è trasceso ad insulti, facendo un ulteriore passo).
Credo che ci siano stati anche dei toni di una emozionalità irrazionale veramente eccessiva, e sono quelli con cui ancora non abbiamo del tutto fatto i conti.
Perché adesso c'è bisogno di lucidità razionale, di fattività, non di recriminazioni.
Facciamo il caso delle uscite, le prendiamo in un modo drammatico che non è il caso di avere. Per due motivi. Perché ognuno deve sentirsi libero di stare e di andare, libero anche psicologicamente. Ma c'è un motivo tecnico ancora più importante: io non cancello il guest che dice che se ne va, quindi può tornare in qualsiasi momento per postare e commentare. Forse, più che lamentele inutili, perché se uno ha appena detto che se ne va, un giorno dopo non dice che resta, se non altro per coerenza. Ho fiducia, salvo casi particolari di priorità di altri impegni assorbenti. Ho fiducia perché questo è un bel posto, Sabrina e Silvia se ne sono senz'altro accorte e persino l'admin non è brutto come propalano voci invidiose della sua bellezza forse un po' matura (sto scherzando, per chi non l'avesse capito).
D'altra parte, Giulia, hai ragione anche tu ad avercela un po' con me, e l'hai fatto presente con chiarezza, ma non avevo molte alternative. Penso che tutti se ne siano accorti che in quella profluvie di ottanta commenti, quello che s'è beccato più torte in faccia sono stato io. A un certo punto ho anche pensato: "Ma chi me lo fa fare?"
Ma non mi lagno, sono qui, scrivo post, commento, fatelo anche voi, pelandroni e pelandronesse (sto scherzando, ho capito che bisogna avvertire quando si scherza).

saludos y besos, Giulia
Solimano

giulia ha detto...

Se tu guardi il mio primo commento, vedrai che non c'era nessun atteggiamento emotivo, ma molta razionalità e concretezza. Avrò detto cose non condivisibili, ma concrete. Peccato che nessuno ha risposto tenendo conto del mio commento. Quindi, io ho cercato fin dall'inizio di cercare il punto. Almeno mi sembra. Per piacere vai a rileggertelo e dimmi se non è vero...
E sei stato proprio tu, subito dopo a non prendere in considerazione quello che ho detto. Mi chiedo perchè? Non perchè questo mi abbia offeso (anche io ho le spalle larghe), ma perchè non voglio essere accusata di quello che non ho fatto o detto (ammesso che sia una colpa).

Solimano ha detto...

Giulia, che dire? Hai ragione, ma l'emotività non producente generalmente c'è stata.
Occorre distinguere però, per me umoralità invece è un pregio, anche se contiene in sé un rischio.
E l'umoralità ci vuole, a differenza dell'emotività. Se non fossimo anche umorali, che staremmo qui a fare.
Propongo di introdurre un nuovo detto: "Il cervello ha delle ragioni che il cuore non conosce".
Ma è difficile che desse ragioni si manifestino subito dopo che il proprietario del cervello si è preso una torta in faccia.
Ho sentito un po' di solidarietà dopo gli insulti? Eh?
Non rispondete a me, che non ne ho bisogno. Certi insulti sono dei fatti non delle opinioni. Confido di non essere il solo a vergognarmi. Ci sto a girare pagina, ci sono abituato, ma senza sollecitazioni, la giro da solo.
Ma tornando a te, Giulia, concentrati su te stessa, essere centripeti aiuta, il filo giusto uno lo trova dentro di sé, alla fine, dopo aver guardato fuori con attenzione.

saludos
Solimano

Solimano ha detto...

Giulia, riprendo alcune parti del tuo primo commento (che non era assolutamente emotivo ma molto razionale) per verificare come ci stiamo muovendo:

Il problema, Solimano, non sei assolutamente tu. E' chiaro che si dissente da te, perchè tu ci poni davanti a dei problemi. Il problema è che chi partecipa a questo blog non può rispondere alle tue richieste così come tu auspicheresti.

Mi sembra che la proposta successiva, quella di questo post, ne tenga conto, perché dice tre cose:
.che non c'è una regola prefissata di numero di post
.che si punta sul senso di responsabilità dei guest
.che ci può essere una moral suasion privata da parte dell'admin in casi particolari

Oppure, Solimano, non ti interessa più un blog che vada avanti così come è andato finora?

No, mi interessa, e dico chiaramente che nel mio atteggiamento non c'è nessun discorso di strumentale usa e getta (lo metto in grassetto per chiarezza, e ci tornerò un'altra volta). Persone nuove con tipologia diversa aumentano l'attrattività per tutti noi: è un rischio che vale la pena di correre, ma è un rischio, perché a capire veramente che questo è un posto di esperiene più che di bella scrittura ce ne vuole.

Alcuni di noi hanno più tempo, altri meno per quelli che sono i problemi della vita e di ciò che facciamo fuori da internet. Dobbiamo rispettare le difficoltà di ognuno.

Ebbene sì che le dobbiamo rispettare. L'ideale sarebbe che scrivessero un post brevissimo per dirci: cari colleghi, per i prossimi due mesi sono off saluti.
Sarebbe un segno di senso di responsabilità e di empatia persino nell'assenza.

Come stabilire le priorità? Cerchiamo di lasciare aperte le porte.

Infatti le porte sono aperte da tutti i punti di vista. Qui non si cancella nessuno, e il miglior modo per ritrovare fra di noi le persone che momentaneamente se ne sono andate è proprio questo: continueranno a leggerci, gli piaceremo, e un giorno gli tornerà la voglia di tornare a postare ed a commentare. Niente di tranchant: porte aperte per l'uscita, a maggior ragione porte aperte per il rientro. E' l'unica strada, anche perché hanno tutto il diritto di poter intervenire sui loro post (non per cancellarli, ovviamente!) per inserire immagini, migliorare il testo, aggiungere tag etc etc
E' difficile divorziare da Stanze all'aria, non perché blocchiamo l'uscita, ma perché la porta di rientro è sempre aperta.

Un'ultima considerazione, Giulia. Il conflitto fa parte della vita. In ditta esisteva il corso di negoziazione (che io non ho mai frequentato, e forse si vede) proprio perché certe asprezze si verificano comunque, e prima di dire che brutto che brutto, bisogna prendere atto che esistono e che oltre ad aver distrutto hanno fatto capire come costruire meglio, perché non bisogna essere stagnanti. Perché la serenità, su cui ricominceremo a discutere, è una bella cosa, la stagnazione no.

grazie Giulia e saludos
Solimano

Solimano ha detto...

Silvia, ecco il folgorante inizio del libro di Henri Laborit "L'elogio della fuga". Un brano che ho già messo nel blog, ma diverso tempo fa.
Il primo capitolo è intitolato "L'amore".

"Con questa parola si spiega tutto, si perdona tutto, si accetta tutto, perché non si cerca mai di conoscerne il contenuto. E’ la parola d’ordine che apre i cuori, i sessi, le sacrestie e le comunità umane. Copre con un velo falsamente disinteressato, persino trascendente, la ricerca della dominanza e il cosidetto istinto di proprietà. E’ una parola che mente continuamente e questa parola viene accettata con le lacrime agli occhi, senza discutere, da tutti gli uomini. Procura una veste onorata all’assassino, alla madre di famiglia, al prete, ai militari, ai carnefici, agli inquisitori, agli uomini politici.
Chi osasse spogliarla, denudarla fino in fondo dei pregiudizi che la ricoprono, non sarebbe ritenuto lucido, ma cinico. Dà tranquillità di coscienza, senza grossi sforzi, né grossi rischi, a tutto l’inconscio biologico. Decolpevolizza: infatti, perché i gruppi sociali sopravvivano, cioè mantengano le strutture gerarchiche, le regole della dominanza, occorre che le motivazioni profonde di tutti gli atti umani vengano ignorate. Conoscerle, metterle a nudo, porterebbe alla rivolta dei dominati, alla contestazione delle strutture gerarchiche.
La parola amore è lì, pronta per motivare la sottomissione, per trasfigurare il principio di piacere, l’appagamento della dominanza. Vorrei tentare di scoprire cosa c’è dietro questa pericolosa parola, che cosa nasconde sotto la sua apparenza melliflua, quali sono le ragioni millenarie della sua fortuna".


E nei capitoli successivi sviluppa il concetto. Va tenuto presente che Laborit non è uno scrittore, ma uno scienziato, un famoso biologo, ed è da lì che parte.

saludos
Solimano

Ermione ha detto...

Cara Giulia, ho letto, come mi chiedi nel commento al mio blog, e ti ringrazio. Per la verità ringrazio tutti. La rabbia e l'incazzatura mi sono sbollite, con Solimano ci siamo sentiti e quindi basta polemiche. Non amo gli urli, le piazzate, ecc e non le ho fatte. Me ne sto un po' in disparte a leggervi, lo sai che alla fine mi sono affezionata; chissà come andrà il futuro.
Ti ho già detto che apprezzo tantissimo la tua intelligenza, la tua profondità umana e la tua sensibilità? Anche se te lo ho guà detto, repetita iuvant.
Un saluto collettivo.

mazapegul ha detto...

Parto per una due giorni lavorativa a Trento. Al mio ritorno riprendo il postaggio (posteggio?).
Maz

Solimano ha detto...

Màz ti aspetto a piè fermo, però vorrei essere con te a Trento non per la matematica ma per gli affreschi dei Mesi nel Castello del Buonconsiglio... ne dovrò scrivere, prima o poi, cercando si non seccare troppo.
Postaggio? Posteggio? E se invece di usare il termine post usassimo, ad esempio, il termine missiva?

a presto
Solimano