martedì 18 agosto 2009

Sms alla guida

Barbara


In Galles si mostrerà, nelle scuole guida, un film contenente scene scioccanti per sensibilizzare i ragazzi.
Gli incidenti stradali provocati dalla leggerezza alla guida sono una piaga non solo anglosassone.
Il giornale locale spesso sembra un bollettino di guerra, e le vittime sono quasi sempre giovani.
Io quel filmato l'ho visto ieri ed ho ancora il mal di stomaco. Non ci sono soccorsi alla ER, non ci sono effetti hollywoodiani, ma la tragica realtà come solo si può immaginare. E' finto, ma potrebbe essere verissimo.

Io lo farei vedere anche nelle scuole superiori italiane.
I commenti di youtube mi fanno pensare che ce ne sarebbe bisogno, visto che la preoccupazione principale di chi lo ha guardato finora sta nel chiedersi se è vero o finto (i reality hanno avvelenato questa generazione), o se le ragazze protagoniste abbiano avuto quel che meritavano.
I ragazzi dovrebbero vederlo e poi dovrebbero dibatterne alla presenza di un adulto, magari qualcuno della polizia stradale o della croce verde, che li aiuti a capire che chi guida si assume una forte responsabilità verso se stesso e gli altri.

Credo che in queste cose siamo ancora in alto mare. A scuola noi avevamo l'ora di educazione civica e la passavamo a studiare la differenza tra monarchia e repubblica o le funzioni delle ambasciate . Ma chi se ne frega a diciasette anni del funzionamento delle ambasciate... Fate a questi ragazzi un po' di vera educazione civica!

Per chi volesse vederlo, il filmato è qui
ma vi avverto: è davvero pesante.

7 commenti:

sabrinamanca ha detto...

for christ sake, é proprio il caso di dirlo! Il video é uno choc. Mi sembra che pero' le persone "sagge" si tengano aggrappate al loro" a me non succederà"...

Ermione ha detto...

Non credo di essere capace di vedere il video, la mia soglia di sopportazione del dolore è bassissima. Qualsiasi cosa, comunque, pur di distogliere dall'uso del cell alla guida, anche questo assurdo cartello. Figuratevi che ho visto il guidatore del bussino della scuola, con la mia classe dentro, che guidava felice scrivendo un sms; al mio richiamo mi ha guardato come fossi una matta nevrotica. Mah, sono sempre più fuori dal tempo e dallo spazio...

annarita ha detto...

Ho paura di vedere il video, con due figli costantemente sulla strada, uno con mezzo proprio e l'altra sui mezzi degli amici. Mi raccomando sempre che stiano attenti per amore della loro mamma e spero che possa servire :-/

Silvia ha detto...

E' forte ma lo farei vedere, anche se con seri dubbi che possa funzionare, proprio perchè video. Ho sentito che a Genova mi pare, davanti ad una discoteca, hanno messo un'auto distrutta con sopra i post it coi nomi ed età dei ragazzi morti per incidente stradali dall'inizio dell'anno. Ecco, questo credo che sia un modo più efficace perchè è reale. I video purtroppo, visto l'abuso che ne viene fatto ormai, sono fuorvianti. Io nelle scuole farei a rotazione, permessi concessi ovviamente, dei turni al pronto soccorso, proprio al venerdì e sabato sera, solo per vedere le persone in che condizioni arrivano, che non è necessario che muoiano per forza. Ma questo significherebbe però che enti ed apparati completamente separati lavorassero ad un progetto comune, con resposabilità e mansioni be3n distribuite. Sarebbe utile a mio avviso ma anche irrealizzabile.

Anonimo ha detto...

Credo molto nell'educazione civica nelle scuole non da manuale, ma come prassi quotidiana. Non servono, purtroppo molto, i video choc o gli interventi "una tantum" di qualcuno dall'esterno. Serve guidare i ragazzi giorno dopo giorno, ora dopo ora al rispetto di sè e degli altri.
L'educazione civica non è una "materia", ma "un modus vivendi" che i ragazzi devono maturare nella quotidianità. E soprattutto i ragazzi devono comprendere pian piano che la vita è un bene prezioso da preservare in tutte le sue forme.
E' possibile, ma non esiste una ricetta per ottenere risultati.
L'informazione è necessaria, ma non è da scambiare con la "sensibilizzazione" che è tutta un'altra cosa.
Baci

Barbara Cerquetti ha detto...

Silvia, mi piace la tua idea.

Giulia, prima di tutto ben tornata! Quello che dici è vero. Ma a volte servono anche cose concrete perchè la buona volontà dell'insegnante che si mette in gioco giorno per giorno è, ahimè, cosa sempre più rara e preziosa.

Solimano ha detto...

Mah! Alla faccenda che i video possano servire io ci credo poco, come credo poco all'ora di educazione civica, perché tutte le ore dovrebbero essere di educazione civica e civici dovrebbero essere i professori e... il preside e... i genitori (soprattutto). Mi ricordo quello che mi disse lo psicoterapeuta durante la depressione: che il problema numero uno nel rapporto genitori-figli è che manca la trsmissione dei valori. Non perché i ragazzi non ascoltino, ma perché i genitori, basta che a scuola il figlio non dia problemi, tutto il resto son chiacchiere. Aveva molti giovani in terapia, perché l'assenza dei punti di riferimento è micidiale. Magari col punto di riferimento te la prendi, ti ribelli, e hai anche ragione, ma deve esserci, guai se no.
Credo molto al Pronto Soccorso: ci sono dovuto andare alcune volte, fermarmi qualche ora, e sono uscito avendo capito (visto, quindi capito) che la macchina è un ordigno infernale che è meglio non guidare da diavolo.

grazie Barbara e saludos
Solimano