domenica 14 giugno 2009

Miracolo (botanico) a Roma

Annarita

Forse potrà sembrare un termine forte, ma lo ha usato mio marito, notorio ateo, e applicato alle meraviglie della natura credo sia accettabile.

Quello che vedete qui sotto è un cactus di 29 anni. Si stenta a crederlo, ma ha cominciato la sua vita come minuscola pianta grassa, di quelle che stanno in un vasetto in miniatura, e l'ha proseguita tenecemente per quasi tre decenni assumendo l'aspetto e le proporzioni di un vero abitante delle praterie americane di farwestiana memoria.

Altrettanto tenacemente ha continuato a produrre quei batuffoli grigi e pelosi che vedete sui rami e che sono fiori in pectore. Regolarmente, ad un certo stadio di maturazione, i batuffoli pelosi si arrendevamo e crollavano miseramente sul balcone o avvizzivano abbarbicati tra le lunghe spine.

Qualche giorno fa è accaduto il miracolo botanico di cui vi accennavo nel titolo e un grosso batuffolo si è aperto offrendoci il suo bellissimo fiore. L'ultima fioritura è avvenuta circa 10 anni fa.

Neanche a farlo apposta, stamattina non c'era più traccia del miracolo. Il batuffolo si era richiuso e solo un tenero pistillo giallo permane a ricordarci la fenomenale fioritura.

Questo nostro balcone romano deve essere un luogo adatto ai miracoli botanici. Guardate la pianta della foto sottostante. Agli albori della sua vita vegetale era un piccolo tronchetto della felicità.


9 commenti:

Barbara Cerquetti ha detto...

E' un fiore bellissimo.
Ci verrebbe un raccontino grazioso per bambini: il cactus che viveva a Roma e sognava il far west e i cow boy. Invece gli toccava vedere gladiatori e vescovi. E alla fine, preso dalla nostalgia, fa un fiore bellissimo...

Silvia ha detto...

Fiore di cactus, non è il titolo di un delizioso film con W. Matthau e la Bergman? Sì è così:)
Un fiore prezioso, raro, che schiude nelle ore notturne per morire all'alba. Occorre essere rapidi per coglierlo rigoglioso. Una bella metafora della vita a dire il vero.
E voi Annina, di certo avete il pollice verde. Il balcone è molto rigoglioso.:)Baci

Anonimo ha detto...

Bel balcone. Un piccolo giardino con un fiore di cactus: è mica da tutti!
Un bel racconto, come dice Brabara, per bambini. E' nata l'idea, perchè non la sviluppate?
E anche una bella metafora come dice Silvia per la vita.
Cogliamo al volo questi fiori quando nascono.
Un abbraccio Anna e baci

Giulia

annarita ha detto...

Barbara, sai che hai avuto una splendida idea? Prova a svilupparla e poi faccela leggere. Io in questo periodo mi sento a corto di idee, il lavoro mi travolge, che tristezza:-/
Silvia, hai ragione. Riguardo il pollice verde, ti garantisco che non se ne parla proprio! Le piante prosperano per loro intrinseca robustezza e non è merito nostro se ci allietano con questi regali fugaci :-)
Giulia, sulla metafora mi trovi d'accordo. Anche io ho pensato alla fugacità della vita vedendo la rapidissima fioritura per la prima volta in vita mia. Hho delegato la favola a Barbara, sono certa che ne tirerà fuori qualcosa di originale per i suoi piccolini e per noi, naturalmente :-)
Salutissimi, Annarita

mazapegul ha detto...

Annarita, congratulazioni per il miracolo in terrazza. Da pochi anni solamente ho iniziato ad apprezzare le piante, di cui vado scoprendo lentamente e in ritardo il molteplice fascino. Per amore delle piante ho rivalutato anche lombrichi, api, coccinelle (!!!) e tutti quegli esseruncoli che fanno di ogni fazzoletto verde un ben ordinato habitat.
Maz

Solimano ha detto...

Silvia, come si fa, a parlare del film "Fiore di cactus", dimenticando che fra le interpreti c'è Goldie Hawn? Fulgidissima e spiritosa, con tutto il rispetto per la Signora Ingrid Bergman.
Confesso che riconosco in me una piccola componente alla Walter Matthau, che insieme a Sean Connery ed a George Clooney mi fa dubitare ogni tanto della mia eterosessualità, ma suvvia, cara Silvia, guarda la situazione con l'occhio lievemente spermatico di Walter Matthau: alla fine sceglie definitivamente Ingrid, ma a me ha confessato il perché. La sua è stata una scelta inevitabile, visto che Goldie s'è trovato un altro che le piace più di lui, chissà perché. Non credo che sia perché ha vent'anni di meno di Walter, l'età è solo un dettaglio...
Annarita grazie, mi hai dato un'idea che diverrà post fra poco tempo, devo solo trovare le immagini giuste.

saludos
Solimano

Silvia ha detto...

Io Solimano non avrei avuto dubbi: Walter sopra ogni cosa. Hai presente la faccia di Walter quando ti guarda perplesso? E poco sarebbe importato se aveva un portamento da zombi,un fisico molliccio, poco atletico e fatto pure male, le guance e gli occhi penduli alla bassethound, e un sorriso per nulla affascinante.
Walter è unico al mondo.
In E' ricca, la sposo e l'ammazzo mi sono definitivamente innamorata di lui.
La Hawn è adorabile, ma si è andata a mettere con un Russell qualsiasi. Come lui potrei citarne a scariolate a partire da Mel Gibson. Per carità!

Habanera ha detto...

Annarita, vuoi fare concorrenza al cavaliere?
Morirebbe d'invidia, lui con i suoi 2200 cactus, vedendo il tuo magnifico fiore.

Ciao cara
H.

annarita ha detto...

Maz, a volte basta un balcone per scoprire le meraviglie della natura! Un giorno dedicherò un post anche alle rigogliose piante-cuculo che sto coltivando. Dirò poi la ragione del nome... :-)
Solimano, hai ragione! Come tralasciare la solare Goldie? Vwedo che i frutti della tua idea sono rigogliosi! :-)
Silvia, dàì! Kurt Russell in Grosso guaio a Chinatown è irresistibile! Il mio ideale però sarà sempre Laurence Olivier! :-)
Haba, 2200 cactus? Ma possibile che lui debba avere sempre di tutto e di più? :-)
Salutissimi a tutti, Annarita