sabato 13 giugno 2009

E.R. all'italiana

Barbara

Stasera Sofia Luna si è lussata il radio.
Io, mio marito e la bimba avevamo in programma di partecipare ad un'intrigante serata mondana intitolata "Disco bimbo", e già pregustavamo i giri di pista che ci saremmo fatti sulle note del "Ballo del qua qua" e "Mi scappa la pipì papà". Avevamo anche deciso di concederci una botta di vita con ghiacciolo alla fragola per tutti.
Invece l'abbiamo passata al pronto soccorso, ad aspettare il nostro turno, la bambina sulle mie ginocchia che piangeva tenendosi il braccio.
Pur non essendoci casi urgenti abbiamo aspettato per quasi mezz'ora, e quando la piccola, in lacrime, mi ha detto: "mamma, vojo il dottore" ho rischiato una crisi di pianto anch'io. Ero sull'orlo del mettermi a fare una scenata di quelle che finiscono sulle cronache locali ( già me lo vedevo: "titolare di una nota libreria del centro da in escandescenze") quando per fortuna ci hanno chiamati.
La dottoressa che l'ha curata è stata bravissima, ha rimesso in sesto la piccola in pochi minuti, l'ha coccolata e rassicurata e ha gentilmente fatto finta di non vedere i lacrimoni che a quel punto scendevano a me. Nel complesso devo dire che siamo stati trattati davvero bene, ma ancora non riesco a capire che bisogno c'era di lasciare una bimba così piccola a piangere di dolore per tutto quel tempo.

13 commenti:

annarita ha detto...

Tanti baciotti affettuosi alla piccola Sofia Luna, perchè possa dimenticare in fretta il dolore provato, e ai suoi genitori perché si riprendano rapidamente dallo shock. Hai ragione di indignarti,ma tutto sommato siete state fortunate, solo mezz'ora di attesa. Ho sentito testimonianze da film dell'orrore, gente di entrambi i sessi e di ogni età abbandonata dolorante in corsia per ore e ore. Terribile pensarci. Ancora tanti auguri a Sofietta :-)
Annarita

Barbara Cerquetti ha detto...

Sì è vero, infatti non sono particolarmente indignata.
E' solo che quando si è spaventati e si tiene in braccio una bambina che piange di dolore, beh, mezz'ora può diventare piuttosto lunghetta...

Ermione ha detto...

Ho avuto un'esperienza simile, anche se non accompagnavo una bambina piccola come la tua, ma una sorella, oltretutto più grande di me. Insomma, l'altro giorno è cascata malamente dalla bici e si è ferita alla mano, con lussazione del pollice. L'hanno portata in ambulanza, l'ho raggiunta al pronto soccorso per aiutarla e, dalle 20, ora in cui sono arrivata, me l'hanno riconsegnata alle 2 di notte. Pensa un po', uno sfinimento. Ma che dire, i dottori sono stati bravi e pazienti, ma ci passavano avanti tutti, anche i casi meno gravi; non so perché.
Auguri alla bimba.

Amfortas ha detto...

Povera piccola!
Il Pronto Soccorso è un girone infernale e qualche volta si fatica a capire come gestiscano le priorità, è vero.
Mi risulta che sia uno dei reparti che soffre di più di sottodimensionamento del personale, e ciò non aiuta certo la tempestività degli interventi.

Anonimo ha detto...

Per i bambini dovrebbero avere un riguardo particolare. Meno male che ha incontrato una dottoressa gentile e affettuosa.

Quando sono andata l'anno scorso al pronto soccorso perchè mi aveva investito un camion è stato proprio come stare in un girone infernale...
Ma tutto va bene quando si esce di lì in buona salute...

Un abbraccione anche alla tua piccola

Giulia

Silvia ha detto...

Io del pronto soccorso ne ho il terrore. Almeno fino a qualche anno fa. Adesso è tutto un altro paio di maniche, cerco di non entrarci proprio.
Intanto se non sei aperto in due e respiri regolarmente e non hai le palle degli occhi completamente rivoltate, insomma se entri con le tue gambe perchè hai dolore da una qualche parte, paghi. Eh sì. 54 eurini a me hanno preso per un dolore pazzesco al polso. Codice bianco. Poi parlano di efficienza e di bilancio in attivo e l'AUSL di RE è portata in palmo di mano. Ti credo! Credevo di aver già pagato abbastanza con le tasse in tutti questi ammi. Si vede che mi sono sbagliata. Mi hanno ventilato che ciò è stato fatto per evitare l'assistenza medica a chiunque, poveracci e non, ed evitare intasamenti inutili in un reparto in cui la snellezza è fonsamentale. Per non fare aspettare i malcapitati appunto. Sarà.
La sala d'attesa, nuova di pacca, prima si entrava in una specie di scantinato, adesso sembra la hall di un albergo a ***** stelle, era semi deserta appunto, a parte qualche vecchietta dolorante e qualche bimbo urlante. Mi ha guardato la mano, quella dell'accettazione, mi ha chiesto i dati, mi ha schiaffato sopra una busta di ghiaccio secco e poi mi ha invitato a sedere nella fila di poltroncine che sembra un cine. Enorme. Farebbero anche bene a mettere uno schermo che a uno gli passerebbe di più il tempo. Non ho aspettato tanto però a dire il vero e un infermiere, che non mi ha spiegato bene dove dovessi recarmi, (irritante questa cosa che indichino con superficialità in un dedalo di corridoi e porticine e anticamere) ho fatto fatica a trovare l'ortopedico, alla fine mi è venuto a pescare e mi ha condotta dall'altra parte del corridoio. E se avesse emsso un suono, anche uno, questo infermiere del menga, forse alla fine avrei capito dove andare. Forse. L'ortopedico, molto scortese, e molto irritato, non credo da me, voleva tagliarmi la maglia. ( qui ho capito che l'entusiasmo della serie E.R. aveva contagiato l'omino) Che accidenti tagli la maglia se la posso togliere? Una volta, capito dal mio sguardo che avrebbe dovuto passare sul mio cadavere, ha desistito anima santa e ha chiamato un'infermiera per aiutarmi visto che provavo molto dolore. Un deficiente.
Lasciamo perdere i particolari. Mi hanno fatto una fasciatura da frattura, SENZA LASTRE, e mi hanno spedita dicendomi che avrei dovuto tenerla 10 gg. La sera stessa l'avevo già tolta, facendo bene per altro, epicondilite e tunnel carpale. Le fasciature sono deleterie. Ho scritto una scheda su quella giornata che se hanno individuato l'ortopedico INCOMPETENTE, l'hanno trasferito a mietere il grano. Ammesso che ne sia capace.
Nulla a che vedere con E.R. medici in prima linea che io guardo sempre:) anche se a lui gli sarebbe piaciuto assai. Ma si sa che a RE ortopedia no rientra tra i reparti di eccellenza, anzi non dovrebbe rientrare per nulla e dovrebbero spedirci a Parma. Lasciamo perdere.
Da certi luoghi sarebbe auspicabile starne fuori il più possibile, poi se proprio si deve, incrociare le dita e se si crede pregare pure un po'. Perchè lì non c'è scampo. Se becchi un'idiota rischi le penne.
Poi credo, come in molti luoghi definibili grandi famiglie, che siano spesso i soliti a tirare anche per i lavativi, per gli incapaci e per i poco volonterosi. E a volte essere sempre in prima linea, per davvero e non nei film sia molto, molto faticoso e pericolo.
Io li pagherei anche volentieri 54 eurini se mi venisse garantita una "gestione" capace di allontanare il più possibile rischi ed errori. Si punta all'efficientismo ma non a favore del malato, purtroppo.

Un bacione a Sofia Luna, spero che si sia già ripresa, con la capacità tipica dei bambini. E un baciotto anche alla mamma per la sua paura:)

Habanera ha detto...

Fa male veder soffrire un bambino ed è vero, Barbara, in certi casi mezz'ora può sembrare un'eternità. Eppure, credimi, vi è andata bene.
La mia unica esperienza di pronto soccorso è terrificante; sono entrata alle nove di sera, per una brutta frattura all'omero, e sono uscita alle due di notte. Pur avendo un codice verde chissà perchè hanno fatto passare prima di me tutti i codici bianchi. E intanto il mio braccio si gonfiava ed io stavo da cani.
Un bacione grande grande a Sofietta ed un pat pat di incoraggiamento alla mammina.
H.

Barbara Cerquetti ha detto...

Cari amici,
grazie a tutti per l'incoraggiamento.
Sì, ci è andata bene, e a mente fredda capisco che aspettare mezz'ora non è niente (anche se non capisco il perchè, visto che c'eravamo solo noi e un altro caso meno urgente del nostro).

Anche noi siamo usciti da lì dopo ore il nostro arrivo, ma solo perchè la dottoressa ci ha fatto rimanere per controllare come reagiva il braccio di Luna. Quella attesa lì non mi è pesata, anche se è stata molto più lunga della prima , perchè mi faceva sentire tranquilla il fatto che il medico volesse essere scrupoloso.
L'attesa che mi è pesata è stata quella del prima, quando ancora non sapevamo se il braccio fosse stirato, lussato o peggio rotto. Noi avevamo paura, la bimba aveva dolore e nessuno ci diceva niente.
Sarebbe bastata una parola, no?

Comunque, per la cronaca, Sofia Luna adesso sta alla grande, più spericolata di prima. Salta, si arrampica e combina marachelle come una scimmietta urlatrice.

Io mi prendo tutti i vostri pat pat molto volentieri, visto che -da brava madre apprensiva -ne sono uscita più traumatizzata io di lei.

Dario ha detto...

Tante volte nei gironi infernali della mia città, in genere con i bambini funzionava quasi tutto bene, a parte l'attesa... per gli "altri" preferisco dimenticare :-(

Solimano ha detto...

Eppure. Eppure ho una buona opinione della sanità pubblica, qui a Monza. L'aspetto burocratico è seccante, come sempre per la burocrazia, ma al Pronto Soccorso ho dovuto ricorrere alcune volte, per me e per la famiglia e ho visto in pratica efficienza e responsabilità. Va detto che di carattere sono ruspo e preferisco che lo siano anche gli altri. L'importante è che funzionino. Ma coi bambini piccoli una forte emozionalità è inevitabile.

grazie Barbara e saludos
Solimano
P.S. Ma il Signor Franti, ha avuto anche lui i lucciconi agli occhi? Scommetto di sì!

Barbara Cerquetti ha detto...

Il signor Franti giaceva accanto a me bianco come un lenzuolo, tanto che la dottoressa all'inizio pensava che fossimo lì per lui.
'Sti omini!

Anonimo ha detto...

(come sta la bambina?)
zena

Barbara Cerquetti ha detto...

Più spericolata di prima, e io ho tre capelli bianchi in più (li ho contati)