Una settimana altrove (nemmeno, cinque giorni).
Tenerife, una delle isole Canarie, spagnole, al largo del Marocco.
Il mare è l'Atlantico. Le spiagge sono (quasi) tutte nere, di sabbia vulcanica.
I luoghi ma non solo. La gente. Spagnoli, ma non troppo, con nostalgie d'America Latina e un briciolo di voglia d'indipendenza. Sono cordiali, disponibili, non sono in pochi a volere i turisti nell'isola, anzi, sono la maggior parte, al punto che quando domando loro se il cemento che ha letteralmente coperto il sud e l'est dell'isola non dia fastidio mi guardano sorridenti ma non capiscono. Perché loro all'ambiente ci tengono, basta vedere come si prendono cura del loro Parco Nazionale del Teide e delle città coloniali come la San Cristobal de la Laguna, dichiarata dall'Unesco patrimonio mondiale, e La Orotava.
Ci sono queste e altre contraddizioni, altrimenti non sarebbe un luogo in cui vivono degli uomini.
Qualche giorno in cui perdo mia figlia e ritrovo il mio compagno di viaggio e di avventure.
Una settimana, meglio, cinque giorni, e uno di troppo, mi ha fatto capire che si va, e almeno per questa volta, si torna.
Tenerife, una delle isole Canarie, spagnole, al largo del Marocco.
Il mare è l'Atlantico. Le spiagge sono (quasi) tutte nere, di sabbia vulcanica.
Il Teide è il re dei vulcani, si erge per quasi quattromila metri quasi al centro dell'isola come il capezzolo turgido di un'adolescente, spesso coperto solo a metà da una cortina spessa di nuvole grigie.
Ci sono queste e altre contraddizioni, altrimenti non sarebbe un luogo in cui vivono degli uomini.
Qualche giorno in cui perdo mia figlia e ritrovo il mio compagno di viaggio e di avventure.
Una settimana, meglio, cinque giorni, e uno di troppo, mi ha fatto capire che si va, e almeno per questa volta, si torna.
7 commenti:
Alle Canarie non sono mai andato, perché degli amici mi avevano sconsigliato proprio per i motivi che dici tu, Sabrina, e per qualcun altro. Non sono andato neppure nelle Baleari, e questo mi dispiace, perché quando viaggiavo molto non c'era il turismo che ormai c'è da decenni.
Mentre due esperienze belle le ho avute in posti diversi, che nessuno raccorderebbe: le Bermude e certe isole della ex Jugoslavia, specie Meleda, ma non solo.
Per capirsi sulle isole jugoslave, giustamente l'Odissea televisiva di Franco Rossi le scelse come location ideale: Polifemo, Circe, Calipso, Nausicàa, tutti lì: un Omero credibilissimo,
Adesso non so, come sia la situazione.
Quello che ho sempre cercato sono stati i posti in cui al mattino andare al mare, al pomeriggio esplorare all'interno. L'ho fatto specialmente nelle Marche e nelle Puglie, oltre naturalmente che nella Romagna. E' così che sono stato a Castel del Monte, ad Ascoli, a Troia, a Montefiore, a Fabriano, Frasassi, Castellana. Ce li trovavo, altri turisti che facevano in questo modo, ma quasi sempre tedeschi, pochi italiani.
Quello che sognavo, però non sono riuscito a farlo: prendere un pulmino in quattro famiglie e girare per l'Rmilia-Romagna metà per arte metà per gastronomia. Non più di cinquanta chilometri al giorno. Ci avevo pensato bene, ma è difficile combinare i lavori di mogli e mariti, le scuole dei figli, tante robe. Siamo riusciti a farlo due volte con la Provenza, questo sì, ma ognuno con la sua macchina, ed è un'altra cosa.
Però, per quattro anni filati, quattro giorni a Venezia attorno all'8 dicembre.
Bentornata Sabrina e grazie
Solimano
Bentornata e grazie per i profumi, i suoni e i colori che ci hai dedicato!
Aspetto anche io con una certa trepidazione i cinque giorni di romantica fuga a New York che il consorte mi regalerà a fine maggio.
Salutissimi, Annarita.
Certo che quella fotografia che hai fatto con tutti quei casermoni di cemento mica mi piace tanto. Più belle decisamente le altre.
Bentornata Sabrina
Bentornata Sabrina:) Felice del tuo bel viaggio pieno di colori e profumi.
Non sono mai stata alle Canarie ma ne parlano tutti un gran bene. Non sono mai stata nemmeno in Sicilia però e al momento mi acchiapperebbe di più ad essere sincera.
E buon viaggio Annina:) Sono certa che la grande mela ti affascinerà.
Ma la porterai la macchina fotografica?:-P
Sabry, a parte le bellezze (e le bruttezze) dell'isola mi sembra di leggere altro tra le righe.
Cinque giorni di cui uno di troppo? Si va e almeno per questa volta si torna?
Credo che sia la prima volta che ti allontani da tua figlia, non è che ti sei rovinata la vacanza con inutili (e sbagliatissimi) sensi di colpa?
Un abbraccio
H.
Primo: in effetti siamo andati a Tenerife perché Laurent ha scritto un libro in cui un ex poliziotto, divenuto investigatore privato risolve più o meno dei casi improbabili. Lo scopo era quello di reperire più luoghi e conoscere meglio l'isola di cui parlava e parlerà nel prossimo volume. Ci interessava molto tentare di capire in minima parte come e dove vivono gli abitanti, i luoghi suggestivi e quelli brutti.
Io poi, mi sono rassegnata a trovare un mare più bello di quello che ho potuto vedere in Sardegna quindi di andare alla spiaggia nemmeno a parlarne.
Anche io sono una non-turista nel senso che i monumenti e i luoghi must mi interessano molto meno della gente.
Un abbraccio
Annarita: New York è ancora un sogno non realizzato per me. Poi ci racconterai.
Giulia: il sud dell'isola è molto peggio di quella foto, per chi non si è informato prima è un vero shock!!!
Silvia: vai in Sicilia, allora, oppure se vuoi vedere qualcosa d'interessante non contare sulle spiagge e le località turistiche delle Canarie, sono degli enormi dormitori con centro commerciale annesso!
Haba:eh si un po' di senso di colpa ma soprattutto la nostalgia. Non ho visto la mia cuccioletta per una settimana ma sono anche contenta e convinta di rifarlo perché alla coppia questo viaggio ha giovato tantissimo...
Ho capito finalmente, Sabrina, il motivo vero per cui siete andati alle Canarie: ragioni di lavoro di Laurent, che scrive un poliziesco a cui necessita autenticità di ambientazione: "Le ho viste, le Canarie!", proprio come Lucia disse: "Ho visto i miei monti!".
E il lavoro è lavoro.
Ero preoccupato , perché due sposati che conosco continuano a rimpallarsi da vent'anni la sciagurata idea di quel viaggio alle Canarie con la sabbia nera e i condomini stile Cinisello Balsamo. "Potevamo andare a Igea Marina...", dicono sospirosi.
Riguardo la lubrificazione (ehm...) del rapporto di coppia, abitando a Parigi, basta mezza giornata al Parc Monceau, o ai Jardins du Luxembourg, ma funziona bene anche l'Ile de Saint-Louis.
Vai nei posti che sceglie Eric Rohmer e stai sul sicuro (ha scelto persino la Défense). Anche le chiese: Saint-Eustache e Saint-Sulpice hanno degli angoli ombrosi senza turisti fra i piedi.
Tutto però ad una condizione: che la coppia sia litigiosa ma non sbadigliante. Con gli sbadigli, non c'è lubrificazione che tenga.
saludos
Solimano
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