mercoledì 13 maggio 2009

C'è nessuno?

Giulia


Vengo qui ogni tanto a vedere se ci siete, ma da un po' di giorni non trovo il posto affollato come a volte capita: posso dire che mi mancate? Ma tornerete vero? E' solo un'assenza temporanea?
A me capita il contrario di quello che dice Annarita succedere a se stessa che, quando si sente giù o scoraggiata sente il bisogno di "defilarsi dalle stanze e da altri luoghi di socializzazione".
Io sento, infatti, il desiderio di andare dove so di trovare persone con cui "condividere", sfogarmi, riflettere insieme.
Sento il bisogno di quel "collettivo" dove "individui" si confrontano, ridono, perchè no piangono anche insieme. Un collettivo che sembra scomparso per lasciare spazio ad un "vuoto" che fa bene ogni tanto per ritrovare se stessi, ma che può trasformarsi in una solitudine che è isolamento.
Mi fermo qui e vi aspetto.

20 commenti:

Gioacchino ha detto...

Ciao, Giulia. Probabilmente, il tuo post è indirizzato ai tuoi "colleghi di blog" (anche se non ho ben capito quali siano le regole o le funzioni proprie di questo collettivo), ma penso che non ti dispiacerà un intervento esterno. Tralasciando di parlare della delusione di trovarsi a gestire un blog in cui nessuno viene a leggere, o pochi, penso che spesso il silenzio non si solo quello delle risposte non date, dei commenti taciuti, delle parole vuote spese perché tanto non valgono nulla: c'è anche un vuoto di domande, a volte. Per quanto legga, per quanto cerchi nel grandissimo mare del web, o tra le pagine dei miei libri, non riesco a trovare quello che cerco. Non so quello che cerco, ma sento che lo scoprirei nel momento in cui lo trovassi. Di solito non si fa caso a queste sfortunate occasioni: pesa molto più un dialogo interrotto, o stentato, con una persona che si trova davanti a te, nei confronti della quale nutri aspettative che possono cadere per una parola sbagliata o un silenzio troppo prolungato. Chi non ha nessuno con cui parlare,o chi cerca stimoli che una comunicazione limitata a pochi individui non può soddisfare, naviga in rete, cerca affinità. Però le affinità non parlano da sole, servono le persone. Un abbraccio, spero che il silenzio di queste stanze "termini" presto.

Gioacchino

mazapegul ha detto...

Ciao Giulia, benvenuto Gioacchino. Io sto lentamente risalendo i post dell'ultima settimana coi commenti, ma faccio un salto qui in cima da te volentieri, per dirti che ci sono; anche se il tempo e' poco (purtroppo).
Ciao,
Nicola

Barbara Cerquetti ha detto...

Giulia, ci sono anch'io.

Anzi, adesso siamo in due e ti faccio scrivere anche un messaggino da Sofia Luna:

rhtrjyukliòoà-pè§è+
+
++

Alla domanda: -cosa significa quello che hai scritto?
mi ha risposto: -Libbo! (trad. libro)

Vabbè, io gli avevo detto di scrivere Ciao Giulia!

Barbara Cerquetti ha detto...

ffhytutuyiyu,iki7uo8i.oà0oè0è0è0è+'p+è'p


Questo era Ciao Giulia.
Ci ha preso gusto.

Solimano ha detto...

Giulia, dopo due giorni e mezzo di riflessione, dirò la mia con un post, ma adesso sono veramente seccato perché Ottavio (Giorgio) e Mario stamattina se ne sono andati in barca sul Lago di Como senza avvertirmi (torneranno nel tardo pomeriggio), e mi tocca andare da solo alle 15.30 nell'Aula Magna del Liceo Classico Zucchi a vedere "La terra trema", un bellissimo mattonazzo di Luchino Visconti. Andrà meglio nei due prossimi mercoledì, con "Ladri di biciclette" e "Riso amaro". Mercoledì scorso hanno fatto "Roma città aperta". Qui non si dorme Giulia, qui ferve la cultura, anzi la Cultura. Domani sera Sabbatucci per NOVALUNA parlerà al Binario 7 di "Una sana e robusta costituzione". Il bello che c'è gente, specie giovanissime donne cinquantenni. Non me lo sarei mai aspettato dai brianzoli: vanno male gli affari, allora si buttano sulla cultura.
Gioacchino, questo blog è una Biblioteca, e vabbè, ne parleremo un'altra volta. Ed è un Diario in rete in cui alcune persone non fanno esercizi di bella scrittura, nè profezie escatologiche, ma mettono in piazza se stesse, moderatamente. Nei post e ancor più nei commenti. A volte è affollato a volte "Madonna che silenzio c'è stasera", come in questi ultimi due giorni. Così è la vita. Però, non di rado, i commenti diventano conversazioni e la goduria è massima (mia parzialissima opinione di admin).
Dico alcune cose che non condivido in quello che hai scritto:

"non riesco a trovare quello che cerco. Non so quello che cerco, ma sento che lo scoprirei nel momento in cui lo trovassi"
non è che cerchi cose che sai in partenza che non si trovano?

"nutri aspettative che possono cadere"
e lasciale cadere, la delusione è una formidabile maestra, anche se un po' severa. Chi non viene deluso vuol dire che non è curioso, gran brutta cosa

Poi c'è il discorso dell'uso della rete. Per me ci sono due polarità: o la rete come compensazione di una vita reale insoddisfacente o la rete come sviluppo di una vita reale soddisfacente. La prima polarità la trovo del tutto illusoria, la seconda possibile e molto gratificante.

In generale, ognuno di noi vorrebbe essere ascoltato, ma occorre dare un buon motivo all'altro perché ci ascolti.
Ancora di più: se ognuno di noi si mette in attento ascolto di sé stesso, l'interlocutore che lo ascolta l'ha trovato.

solo mie opinioni condite con un buon può darsi. Torna a trovarci, che discuteremo.

grazie e saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

Torno ora: diversi giorni via, senza connessione internet e altro.
Piace arrivare qui e intanto lasciare i saluti.
Lo so che i saluti possono sembrare solo un passaggio 'scorciato' e frettoloso, ma per me sono importanti: accreditano la presenza degli altri, con benevolenza.
Quindi, saluto le Stanze e i loro ospiti.
A presto.
zena

Gioacchino ha detto...

Solimano, quando è stato intitolato a me questo post, o lo spazio dei commenti? Anche se l'occasione di cavillare sulle frasi altrui può essere ghiotta, va considerato che anche per altri (me, in qusto caso) perfino quando si usa la prima persona singolare, può valere la regola del "può darsi".
Quanto alle tue considerazioni generali sulla comunicazione, in linea di principio, le condivido, ma osservo che partendo da certe premesse invariabili, come una "vita reale insoddisfacente" vi sono desideri ovvii e legittimi, che si traducono in una ricerca costante di segni positivi e vie d'uscita. Non è detto che essendo questo lo scopo della ricerca di un dialogo (che anch'io giudico illusoria) ciò che si ottiene alla fine non possa essere diverso e migliore di una cocente delusione.
Saluti,
Gioacchino

annarita ha detto...

Già solo leggendo il titolo del post, le prolifiche cucciolate di sensi di colpa che nutro abitualmente si sono messe a uggiolare... Mi ripeto, ma è la verità: mi piace sempre passare di qui, ma evito il commento frettoloso, tanto per dire che ci sono anch'io e non posso fare a meno di defilarmi quando qualche cosa gira per il verso sbagliato; invidio molto Giulia alla quale certe fantasie autolesioniste non vengono. Però sono d'accordo con Maz e Zena, a volte bastano un saluto e un sorriso virtuale. Promesse non voglio farne più, vivo alla giornata e colgo l'attimo. Benvenuto a Gioacchino, che spero torni a trovarci con i suoi interrogativi ai quali Solimano ha risposto da par suo, fine dicitore di belle cose. E che dire della new entry Sofia Luna? Da strapazzare di baciotti, se Barbara permette, soprattutto per l'amore per i libri che già dimostra ;-)Salutissimi, Annarita.

Habanera ha detto...

Giulia cara, certo che ci siamo, anche se a volte non lasciamo traccia del nostro passaggio.
Non tutte le giornate sono uguali e non sempre si è dell'umore giusto per comunicare. In questo somiglio ad Annarita, preferisco defilarmi che trasmettere i miei momenti negativi.
Prendici come siamo e continua a volerci bene, come noi ne vogliamo a te.
Un bacione
H.

Solimano ha detto...

Gioacchino, non esiste per fortuna nessun ente che stabilisce le ragioni e i torti in questi argomenti, è quindi possibile un tranquillo ed empatico dissenso fra di noi.
Le modalità su sui si regge questo multiblog (Stanze all'aria), sono semplici ma non abituali nel mondo dei blog, quindi possono essere di non immediata comprensione: la palla ce l'ha il guest che scrive il post, ma spesso la conversazione diventa più importante dello stesso post. Dico conversazione e non commenti, perché c'è generalmente un attento ascolto, con dialoghi che si intersecano fra i vari guest ed i visitatori, come te, che sei in particolare ben gradito. Non è né vuole essere un ambiente chiuso, ma aperto ad altre persone, se vuoi ne parliamo via email.

grazie Gioacchino e saludos
Solimano

Silvia ha detto...

Ci sonooooooooooooooooooooooooooooo
arrivo tardi, parto tardi e non rifaccio il letto:)
La foto mi strappa il cuore, ma tu mica devi sentirt così. Siamo solo un po' in giro, o indaffarati o presi dalle tremila cose che ci sono da fare.
Io rimarrò assente alcuni giorni, ma poi tornerò a sassarvi ben bene come so fare quando mi ci metto d'impegno.
Baci a tutti.
S.

Silvia ha detto...

Ah dimenticavo, ciao Gioacchino.
S.

Anonimo ha detto...

Ciao caro Gioachino, il mio post è indirizzato a tutti quelli che hanno voglia di intervenire e chiacchierare insieme.
Io concordo con te nel dire che c'è "un vuoto di domande", nel senso che io non credo nelle "certezze assolute". Ognuno però per "agire" ha bisogno di risposte "parziali", non "definitive" ma che ti aiutino a fare un pezzettino di strada per non rimanere" paralizzato al punto di partenza e quindi impedirti anche "l'esplorazione" e "la ricerca" di un tuo cammino che in ogni caso si fa che sia scelto o no.
Io sono d'accordo che le affinità si hanno con "persone", ma capita che anche nel blog intuisci che forse qualcuno sarebbe anche nella vita reale una persona con cui avere una buona relazione. Vedremo.
Tu sei una persona, lo sai, con cui converso volentieri e spero che tu lo sappia. Sono contenta che tu sia venuto qui.
Quello che ho apprezzato in questo blog è che ci si legge davvero e, anche se non si è sempre d'accordo, ognuno dice quello che pensa liberamente.

cara Barbara, ringrazia Sofia Luna, è simpaticissima come la mamma. Vedi ha capito che qui c'è una biblioteca di libri, quindi se ne intende già. Dalle tanti baci da parte mia e dille che la sentiamo già dei nostri.

Carissimi tutti, non è mia intenzione sollecitarvi a fare quello che non vi sentite di fare. Ma ho solo espresso quello che sentivo: il bisogno di vicinanza. Come dice Zena i saluti sono qualcosa che "accreditano la presenza degli altri, con benevolenza". Anche un semplice saluto va valorizzato, ne sono convinta anche io.

Ciao Nicola, grazie.

Solimano aspetto che tu dica la tua. Certo che c'è da essere seccati per essere stato lasciato solo ad andare al cinema. Ci sono davvero grandi attività dalle tue parti.

Habanera cara, so cosa vuoi dire, a volte davvero non siamo dell'umore giusto ed è forse proprio quello che io ho percepito entrando in queste stanze. Per questo mi sono affacciata, per chiedere, ma anche per dire che "io ci sono". Certo quindi che continuo a volervi bene e vi ringrazio perchè sento che impariamo a volercene tutti.

Silvia, no... non mi sento come quel cane, ma mi piaceva troppo e rendeva molto l'idea di come spesso almeno io guardo per cercare qui, ma anche nella vita reale qualcuno con la Q maiuscola.
Anche io del resto in questo periodo sono un po' presa e capisco molto bene cosa voglia dire vedersi il tempo scappare.
Aspetto che tu torni a "sassarci" per bene.

Annarita, non avere sensi di colpa qui, prendi questo mio richiamo in modo leggero e non come un obbligo. Tanto so che mi saluti volentieri e so che stai volentieri qui e se hai bisogno di ritirarti fallo in tutta tranquillità. Io so aspettare.

Baci a tutti

zena ha detto...

Più lo leggo, il tuo post, cara Giulia, più mi piace:)

E penso a come 'si sta' dentro questo nostro spazio così particolare: una nicchia a raggiera, all'interno di una rete mobile e in trasformazione, qual è il blog-mondo.

Sono giorni 'in intimità' con l'opera di Luigi Meneghello, da cui mi porto via l'emozione di un modo particolare di 'sentire i luoghi', che hanno 'tralci prensili'...
E allora mi dico che anche le Stanze possiedono questi 'tralci prensili', sia quando risuonano di tante voci, sia quando sono un poco più silenziose, magari perchè ci sono idee in corso, pensieri o affetti chiamati in superficie, non sempre capaci di trovare le parole.

Prendono in profondità, le Stanze, perhè vi passano e vi si fermano persone che si lasciano, a loro volta, 'sentire'.
Vi si porta dentro, ecco, perchè tutti, in modi diversi, 'siete entrati'.

Piace, questo. Tanto.

zena

Dario ha detto...

Tra verifiche, feste di fine anno e lavori da fare attendo Giugno e... i vuoti non sono mai vuoti :-)

Solimano ha detto...

Io però faccio una osservazione che potrebbe apparire un po' sgradevole, ma ci ho riflettuto in questi giorni e non vedo perché non dirla, visto che questo è un posto di conversazione a volta dialettica ed essere differenti è un di più, non un di meno.
Ho capito benissimo che alcuni hanno problemi di tempo, e problemi seri, non scuse.
Però.
C'è un elemento che governa il tempo a disposizione: la priorità.
Ora, sono d'accordo che scrivere un post può essere time expensive, anche perché generalmente a noi fa piacere far bene le cose, e i post sono belli.
Ma per commentare, basta leggersi il post, e quelle tre quattro cinque righe di commento sensato, non generico, escono immediately. Fra l'altro, i commenti arrivano generalmente nelle mail di ognuno di noi.
Il punto non è incrementare il numero dei commenti, il punto è partecipare ad una piccola comunità, dando e ricevendo.
Il che mi fa pensare che non per tutti né per la maggioranza il commentare su Stanze all'aria abbia una buona priorità, e questo mi dispiace.
Lo so che il senso di appartenenza non si crea a comando (o c'è o non c'è) ma vorrei che ci si ponesse questo piccolo problema, che poi non è così piccolo, se vogliamo essere spesso quello che talvolta siamo.

grazie e saludos
Solimano

sabrinamanca ha detto...

Eccomi!
Di ritorno da una settimana a Tenerife (di cui vi raccontero' qualcosa presto), mi tocca come al solito lavorare di sabato!
Un saluto a Giulia e a tutti gli altri.

Solimano ha detto...

Sabrina, bentornata!
"Ricordati di me che son la Pia", diceva Pia de'Tolomei, ed io aggiungo:
"Ricordati di me, che voglio scrivere dei post su film ambientati a Parigi!"

a presto
Solimano

Ermione ha detto...

sì, GiuliaIo effettivamente sono un po' scomparsa,mi sono fermata nel produrre post e nel lasciare commenti. Non si tratta di una questione di tempo, quello se voglio lo trovo, spesso sto alzata fino a tardissimo. Il fatto è proprio mio personale, sto attraversando un periodo brutto e triste, sono tutta concentrata su me stessa e qui mi sento un po' fuori posto. E' una situazione da cui sto uscendo ma è così duro e faticoso, non pensavo tanto. Insomma, alla fine va cos': leggo i post, penso, rifletto, mi dico che stavolta dovrei e vorrei proprio lasciare un commento; ma poi mi ritrovo a tornare altrove col pensiero, a rimuginare, a guardare il soffitto. Per me adesso è così. Sono in una melma tipo sabbie mobili, dovrei risalire ma non mi decido. Insomma, diciamo che la mia priorità adesso è questa, uscire dalla melma.
Scusate lo sfogo, l'ho fatto un po'anche per me...
Non sono più arfasatto, sono Ermione. Così mi lascio anche questo alle spalle, anche se è davvero poco eh eh

Anonimo ha detto...

Posso dire tutti una cosa? Senza però sollecitarvi a nulla.
Sono tornata da Trento dove sono stata due giorni e quindi non ho potuto prima affacciarmi alo blog. Adesso devo uscire, ma il trovare qui le vostra parole mi ha scaldato il cuore. Non so, ognuno c'è con quello che è con quello che sente, con i suoi momenti di crisi come ha detto Elena, ma l'aver lasciato qui la sua traccia mi dà una gran bella sensazione.
Poi è vero il tempo deve fare il resto... Leggerò con calma tutto quello che è stato scritto in questi giorni e adesso vi abbracio tutti con affetto
Giulia