martedì 3 febbraio 2009

Con i figli si sbaglia sempre

sabrinamanca

Discutevamo in auto qualche giorno fa a proposito di un giochino per bambini.
Le indicazioni dicevano "da tre anni in su" e nostra figlia ne ha solo uno e qualche briciola ma a noi piace pensarla più viva, colta e intelligente della media, anche se facciamo finta che non sia cosi'.
Mi sono poi detta - non voglio che mia figlia cresca di fretta, ché ha tutta la vita per farsi il sangue amaro e domandarsi il perché dell'insensatezza che la circonda, quindi non la stimolero', non la "svegliero'" come dicono qui.
Una volta presa la decisione pero' mi son sentita rispondere - ho sempre sofferto del fatto che i miei genitori non parevano interessati ai miei progressi, credevo non mi ritenessero all'altezza, o che non valesse la pena di impegnarsi per me!
Va bene, tutto da rifare! Fra i suoi genitori e i miei che mi insegnarono a leggere a tre anni, e aspettarono a lungo di vedere fiorire un genio sul davanzale di casa, c'è ancora molto lavoro da fare.
Ma c'è soprattutto da rassegnarsi ché coi figli, comunque si faccia, si sbaglia sempre.


9 commenti:

Habanera ha detto...

Verissimo, Sabrina, si sbaglia sempre. L'importante è cercare di non sbagliare troppo eccedendo in permissivismo o, al contrario, reprimendo in una gabbia troppo rigida e severa.
Per la scelta dei giochi non fartene un problema; prendi tutto quello che ti piace e sarà Juliette a decidere con che cosa giocare, al momento giusto.
H.

mazapegul ha detto...

In realta', non sapremo mai dove abbiamo sbagliato, ne' dove abbiamo fatto bene. Quello che conta, alla fine, e' essere genitori con naturalezza, ponendoci delle domande, senza angosciarci se non troviamo delle risposte.

Anonimo ha detto...

Io penso all'incontrario, non si sbaglia... siamo noi stessi, e come esseri limitati, non siamo perfetti. Io ho certamente sbagliato, ma lo sbaglio fa parte di noi, e i bambini non vogliono "mamma perfette", ma disponibili, disponibili il che è molto diverso.
Quindi hai ragione a dire che quello che conta è essere genitori con naturalezza, e non avere in testa quei "modelli" che la società ci suggerisce, nè modelli di genitori, nè modelli di figli. E a volte davvero non ci sono risposte.
Ciao, Giulia

Barbara Cerquetti ha detto...

Io preferisco pensare che se si è in buona fede ci si azzecca sempre.
Non esiste il genitore perfetto, così come non esiste il figlio perfetto, per fortuna!

Solimano ha detto...

Per questa volta, sono in parziale disaccordo con Barbara. La buona fede può essere a volte più pericolosa persino della malafede, se è una fede in qualcosa di non vero.
Questo in generale, ma nel caso particolare credo che Barbara intenda per buona fede una schiettezza empatica, e allora sto con lei.
Si sbaglia spesso, in tutto, figurarsi con i figli piccoli in cui l'impegno è notte e giorno.
Ci sono quelli che non sbagliano quasi mai, ma è la loro vita stessa ad essere sbagliata, è una vita nell'astuccio delle abitudini.
Sbagliare ed acccorgersi, sbagliare ed accorgersi senza perdonismi autoassolutori.
"Confesso che ho sbagliato", così il grande Federico Zeri ha intitolato un suo libro. Un segno di forza, non di debolezza, perché generalmente si perde tempo a cercare di convincere un altro che ha sbagliato. Fiato sprecato, è un dare aria alla bocca.
Ci vuole del coraggio moralico ad ammettere che si è sbagliato, altrimenti c'è una coazione a ripetere gli stessi errori. E si finisce per fare discorsi dei massimi sistemi comodi e confortevoli, e si parla della luna che sta lassù, ma è nel dito (che sta quaggiù) che si vede la persona com'è veramente.
Mi piacerebbe fare un post sulle volte che ho sbagliato ieri, ma verrebbe troppo lungo.

grazie Sabrina e saludos
Solimano

Roby ha detto...

Bel post, belle considerazioni, vecchie quanto il mondo eppure sempre nuove. Almeno 3 volte al dì mi dico che ho sbagliato tutto con mia figlia, e altrettante volte mi congratulo con me stessa (e con lei) di come -malgrado abbia avuto ME come madre- non sia venuta poi tanto male...

Baciotti universali

Roby

Anonimo ha detto...

Non so, forse è vero che con i figli si sbaglia sempre, ma ho solo l'esperienza di figlio, come base statistica.
Certo mio padre non sbagliò con me, quando ostentava il suo desiderio di migliorarsi sempre.
Ciao.

annarita ha detto...

Fare il genitore è un mestiere troppo difficile. Si oscilla sempre tra il proprio vissuto di figlio/a e quello di padre o madre, facendosi di volta in volta trascinare dai sensi di colpa o da repentini momenti di esaltazione. L'importante, credo, sia mantenersi il più possibile nei binari della normalità e cercare di creare un ambiente sereno.
Salutissimi, Annarita.

Anonimo ha detto...

Concordo con Giulia. La disponibilità credo faccia la differenza. I difetti, da ambo le parti, vengono accettati ed amati. Ma l'abbandono e/o l'assenza sono traumi coi quali un individuo dovrà farci i conti per tutta la vita.
Per quanto riguarda gli errori, comprendo benissimo che un genitore non vorrebbe commetterne mai, ma temo sia inevitabile. Io stessa come figlia rischio di commeterne ogni giorno, ma poi cerco il dialogo e spesso tutto si stempera.
Un bacino alla piccolina:)