sabato 31 gennaio 2009

Quattro passi nel PD. (1) La rete.

mazapegul

Avendo deciso il nostro candidato sindaco di mettere su una pagina web per le prossime consultazioni elettorali, m'aspettavo che m'avrebbe chiesto, in quanto coordinatore e avendo una piccola esperienza in merito, di far parte del team. Invece no, il team è composto da tre fedelissimi (ex DS, ovviamente), magari anche con competenze tecniche, ma che non hanno -credo- molte idee su come metter su un oggetto utile a chi lo fa, utile a chi ne fruisce, magari anche local-popolare.
Non mi lamento: ho tante di quelle cose da fare che un impegno in meno mi fa solo comodo. Temo però che così si perda l'utilizzo di uno strumento che potrebbe essere utile, soprattutto visto che il PD locale è debole per quanto riguarda il voto d'opinione, legato alle vicende nazionali. Proprio quei segmenti di voto su cui la rete può avere qualche influenza.
Il mio progetto, prima che il sindaco blindasse anche questa partita, era semplice. Chiamare Solimano (proprio lui!), ospitarlo a casa mia due giorni e farlo parlare con un gruppo di addetti al sito. Usarlo poi, sperando nella sua disponibilità (ma i sultani sono tutti un pò vanitosi: ci contavo), come consulente a distanza.
Stamattina sono andato in federazione e ho esposto proprio queste opinioni, in maniera ovviamente riservata, a un giovane funzionario della subspecie cogitans, nonché autore di un blog intelligente e verbosissimo (un altro che avrebbe bisogno di consulenti, insomma).
"E' uno che ci ha lo sbuzzo, che sa come vanno queste cose. Uno che le fa e le sa: se c'è un sito web a Tirli che ha dei numeri, Solimano lo sa, e sa anche dirti perché funzione."
Poi, per fargli vedere che non parlavo a vanvera, gli ho aperto abbracci&popcorn e l'ho indirizzato a fondopagina: mezzo milione e passa di visite in un anno e mezzo.
"Accipicchia! E cosa fanno per avere questi numeri!?" chiede lo stupito funzionario.

4 commenti:

Solimano ha detto...

Màz, siccome non sono vanitoso ma vanitosissimo, sarei sicuramente venuto, meglio che sia andata così, perché non so da che parte prendere. Non trovo tempo per commentare da almeno dieci giorni da Annarita, Elena, Giulia, Sabrina e Silvia, tutte persone che stimo e che voglio sostenere. Mi dovrò rassegnare a fare commenti di visibilità, cosa che non ho mai fatto. E meno male che da Amfortas e Dario commenta Giuliano.
Venendo al dunque, la situazione è allucinante. Perché è molto più facile fare andar bene un multiblog local che uno glocal (come è Abbracci e pop corn).
Bastano cinque persone fasate e un po' diverse l'una dall'altra. Fai bene a non farti incastrare, perché per alcuni mesi l'admin ha il suo daffare. Ma le possibilità ci sono, è facile, tecnicamente sono quattro stupidate, il problema vero è la supponenza e la mancanza di curiosità. Tale e quale come la nostra situazione politica nella vita reale. Per cui, per dirtela chiara, è vero che io sono un bastiancontrario, un burbero, ma non sono uno scassamaroni. Mi indigno perché vedo che c'è un mezzo a nostra disposizione, un mezzo tecnico/politico/umano di facile impiego e di costo risibile, e non viene usato, perché non si vuole imparare l'ABC. Tale e quel politico di Monza, a cui ho suggerito un anno fa di mettersi d'accordo con quattro amici prima di aprire il blog e mi ha guardato come se fossi matto. Una volta al mese scriveva ad una piccola lista di distribuzione per tirar su qualche visita. Adesso, da due o tre mesi, non arriva più nenche la email. Intanto, il sito culturale del Comune di Casandrino (ma dov'è Casandrino?), ha più visite di Abbracci e pop corn, e se le merita certamente.
Prova ad ipotizzare cosa sarebbe il Partito Democratico con un centinaio di multiblog local sorti spontaneamente sul territorio... che effetto valanga (competitivo ed imitativo) scatenerebbe...

grazie Maz e saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

Fino a quando i politici non smetteranno di confrontarsi sempre fra di loro, non credo che si faranno grossi passi avanti. La tua testimonianza ne è una riprova. Ciao, Giulia

mazapegul ha detto...

E anche il confronto tra di loro e' spesso carente, cara Giulia.
Solimano, chissa': magari verro' a chiderti una consulenza, se le acque si smuovono...

Solimano ha detto...

Màz, le acque siamo noi! Cerchiamo di far bene quello che facciamo, con impegno gustoso. E' la prima regola, il resto segue facilmente, se hai la prova provata a dispoosizione.

grazie Màz e saludos
Solimano