giovedì 29 gennaio 2009

Pornografia verbale

Premessa indispensabile: il mio rapporto col sesso è sempre stato abbastanza positivo ed equilibrato, se si esclude il fatto che fino a 19 anni mi ritenevo una cozza tale che nessun essere umano di genere maschile mi avrebbe mai degnato del minimo sguardo, se non per scansarmi accuratamente.
Ciò detto, è ben raro che, arrivata alla mia attuale rispettabilissima età, io mi scandalizzi di fronte a manifestazioni grafo-audio-video in qualche modo relative alla sfera sessuale, avendone ormai viste , lette e sentite di cotte e di crude.
Si deve quindi ascrivere ad uno di questi infrequentissimi casi la situazione vissuta in autobus alle 7.30 circa di stamattina. Tre ragazzi e una fanciulla fra i sedici e i diciotto anni siedono nei posti "a quattro", ridendo e scherzando. Lei, minuta e graziosa, è evidentemente la ragazza di quello che le sta accanto, perchè gli posa spesso la testa sulla spalla, fissandolo con sguardo adorante. Lui, per il quale gli aggettivi rozzo ed insignificante sarebbero solo un enorme complimento, inizia ad un tratto, con gran divertimento dei due compagni suoi dirimpettai, la descrizione particolareggiata, tipo telecronaca sportiva, di un rapporto sessuale completo, partendo dallo sbottonamento dei pantaloni fino al riabbottonamento dei medesimi: il tutto mantenendo un tono di voce abbastanza alto da essere agevolmente udito dai presenti -volenti o nolenti- i quali tuttavia, essendo in generale più vecchi e maturi di lui, si limitavano (me compresa) ad ignorare tranquillamente la sua gratuita, miserevole, banalissima performance. Quello che mi ha colpito è stato l'atteggiamento della ragazzina, che, evidentemente imbarazzata, ripeteva debolmente "Dài, basta... smettila... ti sentono tutti...", senza ottenere altro risultato che un prolungamento della francamente noiosa esposizione. Lo confesso, sono stata male per lei, che vedevo piccola e fragile accanto ad un teppistello in nuce, privo sia di spirito che del minimo accenno di fantasia e/o di variazione sul tema del vecchio su-e-giù.
Ma il colmo della volgarità il simpatico moccioso l'ha raggiunto poco prima che io scendessi -finalmente!- dal bus, quando, terminata la gaia scenetta, ha esclamato in falsetto alla sua bella: "Via, falla finita: scherzavo! Lo sai che ti amo, no?".
La prima persona singolare del verbo amare, pronunciata sul sottofondo di risatone dei suoi degni compari, è stato quanto di più genuinamente pornografico io abbia mai letto, visto o ascoltato nel mio ultimo mezzo secolo di vita.

2 commenti:

Solimano ha detto...

C'è di peggio, Roby. Non molti giorni fa, in un blog piuttosto conosciuto, è stato pubblicato un post in cui il blogghiere, fra detto e non detto, raccontava di una Personalità (non nominata) che è stata onorata di un rapporto orale in pubblico. Naturalmente, lasciando aperto il margine di ambiguità fra fatto vero e fatto inventato. Con tono metà moraleggiante metà guardonico, quindi stuzzicoso, col bellissimo particolare dello sperma sul pavimento. Perché è bene che le visite arrivino, cosa si è disposti a scrivere perché queste benedette visite arrivino!
Quel ragazzotto di cui tu racconti benissimo, si prenderà le sue belle smusate dalla vita (nessuno di noi ne è stato esente, dalle smusate) e forse capirà qualcosa, forse no, in quello che chiamiamo "amore" non si finisce mai di imparare. E magari, proprio mentre scrivevi il tuo post, quella ragazzina ha cominciato a capire qualcosa e vedrai come scodinzolerà il ragazzotto! Uno così va compatito, la vita vera non l'ha ancora torchiato, ma chi dalla vita è stato già torchiato e fa il moralista guardonico fa peggio e sta peggio.
Qui mi firmo, libertino eppur moralico, moralico eppur libertino, tuo gemellone

Solimano

Ermione ha detto...

Hai fatto bene, Roby, a inserire quella foto della pubblicità di Dolce e Gabbana: mi sembra perfetta per l'argomento, pornografica e direi oscena. Ecco, la pornografia è presente in mille cose disgustose che ci circondano, compreso quello dei ragazzotti che tu racconti. O quello di cui parla Solimano.
Io ritengo pornografiche tante pubblicità che ci vomitano addosso ogni giorno la TV e i giornali; ma nessun censore si sognerà mai di condannarle, ti pare...