martedì 16 dicembre 2008

Uno yak sotto l'albero

Roby



Oggi mi sono tolta il pensiero dei regali di Natale con notevole anticipo sul previsto.
Tutti gli anni, di quest'epoca, mi ritrovo a dire a me stessa che è l'ultima volta, che non è possibile girare come un'anima in pena per il centro -fino alla tarda mattinata del 24 dicembre- in cerca di qualcosa che costi meno di dieci euro, che non sia fatto di plastica e che per giunta mi garantisca una discreta figura col destinatario... E se poi la vicina di casa mi suona il campanello e si presenta col solito deprimente mazzo di vischio infiocchettato? Oddio, devo pensare ad una "sciocchezza" anche per lei! E se la cugina arriva con la tristemente nota confezione di bagnoschiuma all'essenza di fiori di lillà del Baltico, fatto apposta per ricordarti che -visto l'odore che emani- hai urgente bisogno di una doccia? E se la collega porta in ufficio, il 23, un panettone mandorlato farcito di crema al brandy -comprato in pasticceria ma spacciato per casalingo- io che faccio? Non ricambio con una confezione gigante di cioccolatini ferreroroscè?
Bene, quest'anno si dovranno rassegnare tutti a restare a bocca asciutta. Perchè l'ammontare dei cadeaux natalizi, stavolta, l'ho investito tutto via internet, nella "Lista dei desideri" di Save the children. Mezz'ora, ed avevo eliminato il problema, dando una mano a risolvere (spero) quello di bambini molto meno fortunati della mia.
Fateci un salto: c'è uno yak che aspetta solo voi per essere donato ad un piccolo tibetano col nasino gocciolante, le guance rubizze e il pancino vuoto...

.... AUGURI!!!!!!!!


8 commenti:

Anonimo ha detto...

infatti trovo che sia un'iniziativa molto bella.
brava a segnalarla!

saluti.

Solimano ha detto...

Roby, voglio il vischio!
Sotto ci si bacia...

saludos y besos
Solimano

Fulmini ha detto...

@ Roby

Io farò quello che facevo fino a ieri (venticinque anni fa): riempirò il cesto dei regali di Natale, ci aggiungerò la lettera scritta a mano da Babbo Natale, uscirò di soppiatto poco prima di mezzanotte, busserò e mi nasconderò. Faranno capoccetta i figli, grideranno di gioia, tireranno dentro il cesto. E mentre loro salteranno intorno ad Alexandra di gioia, rientrerò in punta di piedi. "Papà, dov'eri?"- mi domanderà sorridendo Eftimios. "Nello studio" - risponderò - a sognare."

Roby ha detto...

Saluti anche a te, redazione_ste!

Solimano, ok, se ci tieni proprio tanto... aspetta che finisco di masticare la bruschetta all'aglio e poi arrivo!


Fulmini, in effetti "la vita è sogno" (come disse Calderon de la Barca... o era Gigi Marzullo?)

[;-P]

R.

Fulmini ha detto...

@ Roby

Non ora - quando vorrai - leggerai 'Eftimios', un racconto in 42 canti compreso nella rubrica omonima, o vedrai-sentirai il documentario "Vita breve di Eftimios" nella rubrica 'video di fortuna', all'interno del sito-rivista www.fulminiesaette.it - e capirai cosa si nasconde dietro quel dialogo immaginario tra un padre e un figlio.

Quanto all'osservazione che fai sui rapporti tra vita e sogno, io veramente non penso che la vita sia sogno - penso invece che il sogno sia una forma di vita.

Grazie dei dialoghi. E del tono leggero.

Roby ha detto...

Grazie anche a te, Fulmini.

E un abbraccio...

Roby

Anonimo ha detto...

Trovo sia un'idea magnifica, ci penso.
Da parte mia, farò un solo regalo di Natale, a mio nipote che ha 9 anni.
Un libro, ovviamente, che finirà disperso tra i gadget più impensabili.
Solo una volta mi ha dato soddisfazione, il piccolo mostro, ma avevo giocato duro, regalandogli una versione a fumetti del Flauto Magico di Mozart.

Anonimo ha detto...

Hai avuto un'ottima idea. Lo spreco mi è insopportabile, questo consumismo sfrenato non ha senso e snatura il Natale, ciao. Giulia