venerdì 14 novembre 2008

Un giornale per terra

Solimano

Nell'edicola in cui vado, che poi non è un'edicola, ma un negozio di giornali, sono in quattro: padre, madre, figlio e figlia. Basterebbero in due, ma agli anziani piace dare una mano alla figlia, che è quella che comanda. Ieri mattina è entrato il padre, piuttosto inquieto: "Ho trovato l'Unità per terra al condominio tale!". Pioveva, pure.
Non è per politica, è che sono tutti in concorrenza per le consegne alla mattina presto dei giornali a casa. Qui ha preso piede da tempo, ed è un giro complesso: giornali, riviste, libri, nomi etc.
Si sono messi a discutere senza badare a me. "Ma era per terra solo l'Unità?" "Sì, gli altri erano a posto, infilati nelle buche per la posta". Poi alla figlia è venuto in mente che io sono dei pochi che compra l'Unità, e ha detto: "Mah! Questi ragazzetti non li tiene più nessuno." "No, non è stato un ragazzetto", ho detto, e dicendolo ho sentito che dicevo la verità. Il bello è che l'hanno sentito anche loro.
Non so come votino, si sa che i negozianti (figuriamoci quelli dei giornali) ci vanno cauti. I ragazzetti fanno altre cose, e comunque, se buttano un giornale li buttano tutti. E' un condominio bene abitato, chi sarà stato? Con l'aria che tira, può essere stato chiunque: la pigna delle copie (affiancate) di Libero e del Giornale cresce ogni giorno. Li intravedo ogni tanto per TV, Belpietro e Feltri, e il sorriso tristo di Belpietro è perfino peggio della smorfia piratesca di Feltri.
Tornando a casa, mi è venuta in mente l'Ungheria del 1956 per cui sfilai avendo appena dismesso le braghe corte e giù dalla Ghiaia di Parma arrivavano gli insulti osceni delle fruttivendole, i cui figli, oggi votano probabilmente per Forza Italia, come loro, a cui auguro di esserci ancora.
E quando smisi di votare repubblicano o socialista, perché La Malfa giocava alla meno siamo meglio stiamo, perché Craxi non lo reggevo proprio, e cominciai a votare Berlinguer, continuando ad essere pervicacemente anticomunista.
E gli agit-prop del vecchio PCI, che si davano da fare persino nel mese di maggio, fuori dalle chiese piene di persone che andavano per il Rosario.
Oggi, c'è altro da fare: invece di andare a casa portando tutto: giornali, DVD, medicine, pane, camicie alla come viene viene, fare in modo che l'Unità -giornale che leggo pochissimo, ma che compro sempre- sia in bella vista, per chi incrocio per la strada, io, agit-prop di nessun PCI.

Imre Nagy

6 commenti:

Giuliano ha detto...

Con la "disinformazia" stalinista siamo già a buon punto.
Mi chiedo spesso: ma quanti sono i nati dopo il 1980 che sanno che il PCI non è mai stato al governo in Italia? Perché ormai sembra che l'Italia sia stata sempre sovietica...
E ancora: quanti sanno per davvero chi era e che politica faceva Enrico Berlinguer?
Mah!
(stalinisti ovviamente sono i Feltri, i Belpietro, i Berlusconi e i Bossi: i metodi sono quelli, quelli descritti da Orwell in 1984, soprattutto quando si tratta di riscrivere il passato. Più che fascisti questi sono davvero seguaci di Stalin)

Solimano ha detto...

Giuliano, il punto è che i nostri hanno fatto esattamente il contrario di quello che dovevano: hanno buttato via una rete di volontariato politico fatta di persone spesso disinteressate ed efficienti in favore di una comunicazione il cui centro era Porta a Porta, con i vari satelliti.
Hanno scelto di giocare in trasferta, nella casa diretta o indiretta di Berlusconi.
Ci pensi, se avessero detto: "Noi non andiamo a Porta Porta, abbiamo altro da fare". E l'avessero fatto, questo altro da fare. Berlusconi, che non è stupido, uno strapuntino glielo offrirà sempre, e loro se ne contentano, del calduccio dello strapuntino.
L'ho già detto e lo ripeto: la Lega, per anni non lasciarono che mettesse il naso in TV, e andò avanti lo stesso. Se ci sono gli argomenti giusti si può fare. Ne abbiamo visto di tutti i colori, compresa la partecipazione a Scherzi a parte. Così oggi si trovano con lo strapuntino e privi di radicamento. E lasciamo perdere la presenza nulla in rete, a parte le grillitudini. "Somari ma non umili", non è un insulto, ma un fatto.

saludos
Solimano

Roby ha detto...

Come agit-prop ti vedo benisssssimo, Solimano-gemellone mio!!!!
E poi immagino il tono di voce profondo con cui hai detto: "No, non è stato un ragazzetto!"... scena degna di una piéce drammatica. Perchè proprio di dramma, in un certo senso, si tratta!

Quasi quasi domani l'Unità la compro anch'io...

Baciotti

Roby

Giuliano ha detto...

Sono completamente d'accordo con Solimano. Esibizioni penose, la peggiore di tutte quella di D'Alema che fa il risotto.
Mi permetto di aggiungere che tra i politici quelli della mia generazione sono quasi tutti da buttare (non tutti, quasi). Che Dio ci conservi i vecchi, e speriamo che i ventenni siano almeno un po' meglio.

mazapegul ha detto...

A destra c'è un notevole "cattivismo", che viene dalla reciproca rincorsa tra l'informazione di destra e la pancia del paese; una spirale maligna, ma di successo.
A volte mi stupisco della cattiveria con cui si trattano non solo gli avversari, senza un minimo d'ironia, ma anche l'idea stessa che la si possa pensare altrimenti. Per non dire della cattiveria esibita verso i più deboli, che è anche peggio.
Di una "cattivissima" di sinistra, Sabina Guzzanti, ricordo una bella imitazione di Berlusconi in uno spettacolo di piazza. Silvio, a cent'anni e passa, viene visitato dalla Morte e cerca di sfuggirLe in tutti i (prevedibili) modi. Un ritratto feroce, ma a suo modo affettuoso e attento all'umanità del personaggio. Una cosa che alla destra non riesce assolutamente.

Habanera ha detto...

Da tempo non compro più l'Unità. Ero una militante appassionata e convinta finchè non ho capito, vivendola dal di dentro, cos'è veramente la politica.
Ideali meno di zero, solo lotta di potere e nient'altro, anche all'interno dello stesso partito.
Questo non significa che io sia passata a destra, ovviamente, ma preferisco evitare l'argomento.
La Politica è cosa troppo seria per pensare di cavarsela con il solito bla bla di affermazioni ovvie e scontate.
E adesso dovrei sorbirmi anche la Binetti! Davvero troppo per le mie forze.
Preferisco tacere.
H.