domenica 2 novembre 2008

Sempliciotti

Massimo

Alzi la mano chi non ha giudicato "sempliciotti" i sostenitori americani presenti nelle convention, quando agitano tutti lo stesso cartello (Change per i Domocratici, Country First per i Repubblicani...)?

Eppure, quello statunitense è un sistema politico in grado di realizzare primarie e confronti tra cnadidati finali con un grande rispetto delle regole e degli elettori.
Anche grazie ad un giornalismo che non vende Porta a Porta visibilità amichevole, né ha Fede per nessuno.

E se - anche senza cartelli - fossimo noi i sempliciotti?... ormai spettatori di una politica valga, con un piede nei sondaggi esterni e l'altro negli equilibri interni?

4 commenti:

Giuliano ha detto...

Caro Massimo, noi siamo rimasti fermi a "un pollo in ogni pentola", come nei fumetti di Topolino.
E siamo così sempliciotti da credere in un signore che, arrivato calvo e famoso ai 70 anni, si mette dei peli in testa presi da chissà dove.
(rimando letterario: Morte a Venezia, Thomas Mann)

annarita ha detto...

Quoto Giuliano. I veri sempliciotti siamo noi, ma a volte sappiamo alzare la testa e guardare più lontano. Anche se serve a poco. Per ora.

Habanera ha detto...

Massimo, la politica valga è bellissimo!
Rende perfettamente l'idea come ti riesce sempre con queste battute fulminanti.
Piccolo il mondo eh?
Adesso siamo vicini di stanze anche qui.

Un abbraccio
H.

mazapegul ha detto...

L'entusiasmo dei sostenitori non e' semplicismo. Lo e', da questa e dall'altra parte dell'oceano, la tendenza di molti a credere acriticamente alle panzane piu' colossali, solo perche' vagamente in sintonia con un proprio pregiudizio.