mercoledì 26 novembre 2008

Ci siamo, è Natale

Ermione

Ci siamo, le strade si sono illuminate, le vetrine espongono i canonici articoli in rosso e verde con parecchio oro, c'è più traffico in città e gente stressata nelle vie. Si avvicina il natale.
Non è che non mi piaccia, il natale, anzi: da quando insegno alle elementari ho riscoperto la magia di questa ricorrenza e mi emoziono insieme ai miei ragazzi: loro adorano la classica iconografia che questa ricorrenza porta con sé, la neve babbo natale le renne il presepe l'albero illuminato i doni impacchettati.
Quello che proprio mi turba e mi lascia interdetta sono i babbi natale gonfiabili che si arrampicano lungo i cornicioni e scavalcano i davanzali; e gli impagabili strofinacci, con grembiule coordinato, con il calendario del nuovo anno...i babbi natale già a capodanno sarannoo sgonfi e penzoleranno tristemente dalle finestre, mentre i canovacci stinti del 2008 verranno soppiantati da quelli fiammanti ed apprettati del 2009.
Che ci sia una morale in tutto ciò?


5 commenti:

Barbara Cerquetti ha detto...

Premesso che, essendo commerciante, passo undici mesi ad aspettare questa ricorrenza, se non altro per rimettere in sesto le dissestatissime finanze di famiglia, devo ammettere che i babbi natale gonfiabili fanno impressione anche a me.
Quelli a grandezza naturale, quando arriva il tramonto e la luce si fa flebile flebile, possono essere scambiati per ladri di appartamento. Oppure un ladro di appartamento potrebbe vestirsi da babbo natale e far finta di penzolare, tanto per mimetizzarsi...mmmhhh potrebbe essere lo spunto per un raccontino....

In quanto agli strofinacci: dalle mie parti si usa ancora fare il corredo da sposa. Nel senso che nonne e zie cominciano a fartelo dal giorno che l'ecografia sentenzia "è femmina" fino al matrimonio.
Io nel mio corredo posso vantare da "Buon 1975" a "Buon 1981", anno in cui mi impuntai che per Natale volevo il Das.

Giuliano ha detto...

La morale sta nella Social Card, negli Sconti, nelle Tessere Fidelity Card, ma già sai.
Questi pupazzi che penzolano giù dai balconi fanno davvero impressione. Pensa (e non è uno scherzo) che qui vicino ne hanno messo uno anche fuori da un'agenzia di pompe funebri: immagina un po' cosa sembra.

Solimano ha detto...

In occasione di un Natale scrissi un breve brano intitolato "Sentirsi cattivi a Natale", che piacque ma soprattutto dispiacque, toccare il Natale è peggio che parlar male di Garibaldi. Chissà, quest'anno lo rispolvero e lo integro, perché sono ancora convinto di quello che sostenevo.

saludos
Solimano
P.S. Comunque, se il Natale aiuta a dare una sistemata a finanze dissestatissime, è proprio una bella festa.

Ermione ha detto...

La tristezza per i canovacci datati e stinti mi è venuta proprio mettendo a posto la cucina e ritrovandone uno degli anni 80. Stinto e invecchiato, una stratta al cuore, mamma mia, il tempo che passa.
La pompe funebri con babbo natale che si arrampica: geniale è dir poco, fagli una foto, Giuliano. E a Solimano, a parte sentiti ringraziamenti (lui sa perché9 dico: ma dai, povero natale, che male ti ha fatto? La festa in sé, senza gli orpelli che vi hanno creato intorno, è una delle poche che mi piacciono ancora. Quanto, invece, alla frase "E' natale e siamo tutti più buoni", sono d'accordo. Mi sa che il tuo Sentirsi cattivi a natale è godibile, sarebbe bello leggerlo.
Saluti

Solimano ha detto...

Arfasatto, il mio "Sentirsi cattivi a Natale" lo tirerò fuori ancora, prima o poi: provoca un prurito irresistibile ai buonisti, avrebbero voglia di prendermi a schiaffi ma non trovano l'alibi. Ai sentimental-buonisti natalizi stateci attenti, occhio, sono buonisti che menano, per difendere il loro essere buoni, vaste programme.

saludos
Solimano