venerdì 31 ottobre 2008

Opinioni sul clown

Roby
A me i clown hanno messo sempre a disagio. Non ricordo di aver mai riso, neppure da piccola, di fronte al pagliaccio che -col naso rosso a pallina, la faccia dipinta di bianco e il cappello piccolissimo appollaiato in cima al testone- inciampa rovinosamente nei suoi stessi piedi, calzati in scarpe esageratamente larghe, e per di più si becca in testa una martellata (di gommapiuma?) dal collega "furbo". Amichette e cuginetti, intorno, ridevano a crepapelle, e a me invece veniva da piangere. Quel volto completamente ricoperto di biacca, deformato e reso irriconoscibile dai segni pesanti di matita e dal nasone posticcio, mi provocava un vago senso di inquietudine e di agitazione, un senso di malessere non ben definito. Chi si nascondeva dietro quel trucco? Ci andava anche a dormire, con quella roba sulla faccia? E non gli dava noia, il naso a palla, quando doveva bere? Tutti ridevano, e io mi domandavo: ma chi ci dice che sia "buono", quello lì? Non si vede bene se davvero ride, o se è solo la bocca disegnata a farlo...

Solo molti anni più tardi ho capito di non essere la sola a sentirmi male, davanti ad un clown, intravedendo -nello spazio tra un dito e l'altro della mano che tenevo premuta sugli occhi- il personaggio di Pennywise in IT di Stephen King: uno dei maggiori esempi di terrore puro che io conosca, e per l'appunto veste la giubba e la faccia infarina (neanche Leoncavallo, a pensarci bene, doveva divertirsi troppo al numero dei pagliacci!).

Stasera, seguendo una tradizione quasi decennale, mia figlia è a casa della sua amica Giusy, per festeggiare Halloween rabbrividendo allegramente davanti al DVD del film. Padrona di farlo, essendo maggiorenne e vaccinata. Basta che non venga a svegliarmi, stanotte, se non riesce a dormire: ho già i miei, di incubi, grazie!


Pennywise, il terrificante clown di IT (1990)

8 commenti:

Habanera ha detto...

A me il circo ha sempre fatto una tristezza infinita.
Non tanto per paura quanto per compassione.
Mi facevano pena gli animali, costretti a fare dei numeri così lontani dalla loro natura.
Mi facevano pena i trapezisti, anche con la loro bella rete di protezione.
Ma soprattutto mi facevano pena i pagliacci, privati, ai miei occhi di bambina, della loro dignità umana.
Eppure c'era anche qualcosa d'altro, hai ragione Roby.
C'era l'oscura sensazione che oltre ad essere patetici fossero anche cattivi, di quella cattiveria maligna tipica degli sfigati.
H.

Solimano ha detto...

Roby, concordo con Habanera. La malignità è peggio della cattiveria, perché la cattiveria è iraconda, la malignità è premeditata.
Al circo mi piacevano:
-gli equilibristi
-i giocolieri
-le ragazzine circensi che facevano le majorette senza saperlo
Le sdocchiavo e le sognavo, a nove anni.
E... e la Signora Liana Orfei, che non ho visto al circo ma nel film "Signori si nasce", in cui ci sono anche Delia Scala e Angela Luce.

saludos y besos
Solimano

Barbara Cerquetti ha detto...

-Ma galleggiano, i palloncini?
-Certo, quaggiù tutti galleggiano!


Brrrrrrr! L'ho letto a sedici anni e ancora mi terrorizza!
Credo che solo questa battuta (iniziale) sia valsa le 1600 pagine del libro, e le due ore e passa di film...brrrrrrr.....

Roby ha detto...

Barbara, ti dirò che -dovendo scegliere un'immagine per il post, ho esitato a lungo prima di digitare "it stephen king" su Google-immagini... E poi, davanti a quella schermata di pagliacci ghignanti, ho scelto in fretta il meno orrorifico e l'ho caricato senza guardarlo troppo....

Solimano e Habanera, confesso che mi aspettavo obiezioni, non concordia! La maggior parte delle volte, quando dico che non mi piacciono i clown, la gente mi guarda stupita. "E allora?" ribattè qualcuno un giorno "Il dottor Patch Addams, che fa tanto bene ai bambini malati in ospedale?"
Santo cielo, quello E' UN'ALTRA COSA!!!!

Frizzi e lazzi

Roby

Giuliano ha detto...

Sui Clowns ha scritto e detto parole bellissime e profonde Federico Fellini.
Al suo film sui Clowns ho dedicato molto spazio su "Abbracci e pop corn", mi sono riconosciuto molto in quei ricordi e pensieri di Fellini.
Però credo proprio che sia un mondo perduto, nel bene e nel male.
(al mondo del circo Fellini ha dedicato anche "La strada").

La cosa curiosa è che diciamo tutti la stessa cosa: i clown spaventano sempre, la prima volta che li si vede. E' anche l'inizio del film di Fellini.

Giuliano ha detto...

PS: e poi ci sono i Clowns di Shakespeare, importantissimi. I fools e i clowns di Shakespeare sono sempre da leggere, magari saltando gli eroi e i principi regnanti...

Roby ha detto...

Giuliano, se oggi a pranzo mia figlia troverà soltanto pane e prosciutto (più, forse, un avanzo d'insalata)... Se la polvere accumulatasi in una settimana sul parquet in camera e negli interstizi dei sanitari nel bagno resterà lì ancora fino a domani... Se stasera il mio consorte troverà inguardabili i miei capelli non adeguatamente lavati e acconciati...

Beh, la colpa sarà solo TUA: perchè adesso devo proprio tornare a leggermi le tue 4 + 1 puntate dei CLOWNS felliniani in Abbracciepopcorn, che mi erano rimaste sepolte in memoria senza riuscire a venir fuori prima!

[:->>>]

Un serissimo abbraccio e distintissimi baciottoni

Roby

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo, anche da piccola il circo non mi piaceva ed i clown non mi facevano ridere. Mi mettevano tanta malinconia e me ne tornavo a casa triste e malinconica anche se non lo davo a vedere, perchè come si poteva non divertirsi al circo? I miei fratelli ne andavano pazzi... a me sorella minore, non restava che tacere.Concordo anche con quanto dice Habanera. Giulia