domenica 15 giugno 2008

La casta Susanna: Nicolaes van Helt Stocade


Il quadro è stato eseguito negli anni 1665-69. L'immagine è in bianco e nero, però almeno è chiara. L'olandese Nicolaes van Helt Stocade è molto diretto: vuole rappresentare con rozzezza a suo modo elegante e forte e ci riesce. Sia Susanna che i vecchioni sono bene individuati, come persone fisiche più ancora che tipi fisionomici, con le bellurie di certi gesti che richiamano ancora (dopo la metà del Seicento!) certi modi tardomanieristici. Considerevole la forza dei corpi accuratamente disegnati, quasi scolpiti, si direbbe. In primis il corpo di Susanna, donna fatta che sa di vita e di uomini, un po' sovrabbondante, ma più di sana muscolatura che di ciccia adiposa. Mirabile la tornitura del braccio destro, ancora di più la grandezza e la forza della mano sinistra, che tiene un lembo del drappo a coprirsi - ma non del tutto - il seno, che è al tempo stesso piccolo e turgido. I capelli li ha ricci, presumibilmente di un bel biondo olandese, in parte li raccoglie attorno al capo, in parte no. Le gambe sembrano un po' tozze, non credo che Susanna sia alta di statura, ma è una che sa difendersi, il suo sguardo, rivolto ai vecchioni, è teso, un po' preoccupato, ma anche sprezzante. Notevole anche l'impiccio accumulato dei drappi in primo piano, mi manca il colore, e mi va di immaginare che ci siano dorature. Il vecchio più a lei vicino fa il consueto segno di tacere portando un dito alle labbra, mentre l'altra mano sbuca dietro il corpo di Susanna, cercando il contatto, per ora non conseguito. Questo vecchio ha un'aria di forza cattiva e malvissuta. L'altro, è solo uno scherano scuro che gli si appoggia e procede tristo con gli occhi bassi. Una fontana semplice e ben costruita occupa la parte destra in basso del quadro. Più dietro, qualche segno di edifici. In alto, sullo sfondo, un cielo cupissimo con qualche bagliore, coerente con la malvagità sistematica dei due luridi e con la resistenza decisa della donna Susanna.

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