lunedì 9 giugno 2008

"Dovresti amarmi"

La vignetta qui sopra è tratta dal libro "Change", sempre del gruppo di Palo Alto, pubblicato in Italia da Astrolabio - Ubaldini nel 1974.
La didascalia della vignetta è questa: "Due marinai tentano freneticamente di rendere stabile una barca (stabile)". Come prefazione al libro c'è una paginetta di Milton H. Erickson che dice :

"La psicoterapia non si pone come obiettivo primario di far luce sul passato, che è immutabile, ma è mossa piuttosto dall'insoddisfazione per lo stato in cui attualmente versano le cose e dal desiderio di offrire un futuro migliore. Quale debba essere la portata e la direzione del cambiamento non può saperlo né il paziente né il terapeuta."
E aggiunge:
"... sono correnti che necessitano di una spinta inattesa, illogica, repentina, se si vuol farle sfociare in un risultato concreto."
Infine :
"... capire meglio come le persone vengono irretite nei problemi e offrire nuovi strumenti per facilitare la soluzione di tali impasse umane".

Ne "La pragmatica della comunicazione umana", ampio spazio è dedicato alla comunicazione paradossale, distinguendo tre tipi di paradossi
1. Paradossi logico-matematici (antinomie).
2. Definizioni paradossali (antinomie semantiche).
3. Paradossi pragmatici (ingiunzioni paradossali e predizioni paradossali).
L'immagine a fianco è una divertente ingiunzione paradossale: "You sure write good", dice l'editore allo scrittore speranzoso.
Sono le ingiunzioni paradossali che ci interessano, ecco alcuni esempi:

"Dovresti amarmi"
"Voglio che tu mi domini"
"Dovresti divertirti a giocare con i bambini, come tutti gli altri padri"
"Non essere così ubbidiente"
"Sai che sei libero di andare, caro; non preoccuparti se comincio a piangere"

Chi riceve queste ingiunzioni si trova in una posizione insostenibile, perché gli viene prescritto ciò che dovrebbe essere spontaneo. Per dirla con più esattezza con le parole del libro "accondiscendere dovrebbe essere spontaneo entro uno schema di condiscendenza e non di spontaneità". Il messaggio asserisce qualcosa, asserisce qualcosa sulla propria asserzione e... queste due asserzioni si escludono a vicenda.
Fra due persone coinvolte in una relazione che abbia un alto valore di sopravvivenza psicologica per una o per tutte e due ciò crea una situazione di doppio legame, che gli autori estendono a situazioni come la fedeltà a una credenza religiosa, a una causa, a una ideologia. Con spettacolari esempi tratti da Koestler, Huxley, Proust, Russel, Lorenz, Wittgenstein (col suo di ciò di cui non si può parlare si deve tacere si chiude il libro).
Che fare? Non si sta bene, ad oscillare fra due alternative. La cosa fondamentale, quando la comunicazione è disturbata, è di saper metacomunicare, cioè comunicare sulla comunicazione. Un salto di livello che permette di uscire dalla gabbia. Come in rete, con certe discussioni che non finiscono più. Quello che dice: "Il punto è che io non piaccio a te e tu non piaci a me", passa dal contenuto alla relazione. E' l'unico modo che funziona: è inutile continuare ad accapigliarsi sugli argomenti (contenuto) quando è la relazione ad essere disturbata.

Nei rapporti di coppia esistono due possibilità: interazione simmetrica ed interazione complementare. Nella simmetrica si è au pair (anche quando si litiga), nella complementare uno sta sopra e l'altro sotto. Ecco un'altra vignetta:

Lei dice a lui: "Sono stata proprio pazza a sposarti. Ero convinta che sarei riuscita a farti diventare un vero uomo."
Attenzione però. Non è che ci sia il prepotente e la vittima, sono due complici che si sono cercati e trovati. Rapporti del genere si cronicizzano, come nell'esempio che ha fatto Barbara e nell'esempio che ho fatto io. Più si agitano più continuano il loro gioco oscillatorio, un gioco senza fine. Questi sono cambiamenti di tipo 1, alla plus change plus c'est la même chose. Serve un cambiamento di tipo 2, un salto di livello, come Fabrizio che se ne va per i fatti suoi quando sono già partite le partecipazioni di nozze e le bomboniere sono pronte. Che facevano i bambini quando giocavano in gruppo? Uno diceva mortus, a quel punto non giocavano ma parlavano del gioco, che aveva dei problemi. La metacomunicazione sarebbe naturale, ma in certi rapporti di coppia (o di fede, causa, ideologia) si continua a giocare come se niente fosse.
In chiusura, metto una immagine di Chiappori da "Commedie e drammi nel matrimonio" di Guglielmo Gullotta. La prefazione l'ha scritta Paul Watzlawick, che è l'autore delle "Istruzioni per rendersi infelici". Sono due libri brevi e divertentissimi (in cui ci si riconosce spesso, ahimè...) . Entrambi editi da Feltrinelli. Le traduzioni dei due libri capitali, la Pragmatica e Change, le fece Massimo Ferretti.
2 marzo 2009


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