lunedì 9 giugno 2008

Dante e Petrarca, Giotto e Simone Martini


La c'è la differenza! Sentite un po':

Tanto gentil e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.

Da' be' rami scendea,
(dolce ne la memoria)
una pioggia di fior sovra 'l suo grembo;
ed ella si sedea
umile in tanta gloria,
coverta già de l'amoroso nembo;
oppure:

Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento,
e messi in un vasel ch'ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio.

Solo et pensoso i più diserti campi
vo mesurando a passi tardi e lenti,
et li occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio uman l'arena stampi.

Giovanni Boccaccio preferiva Dante al Petrarca. Nella novella decima della giornata seconda del Decameron, Paganino di Monaco, famoso corsale, ruba la moglie Bartolomea a Riccardo di Chinzica che finalmente la ritrova e le chiede di tornare con lui. Così gli risponde Bartolomea:

"Sonmi abbattuta a costui che ha voluto Iddio, sì come pietoso ragguardatore della mia giovanezza, col quale io mi sto in questa camera, nella qual non si sa che cosa festa sia (dico di quelle feste che voi, più divoto a Dio che a'servigi delle donne, cotante celebravate), né mai dentro a quello uscio entrò né sabato né venerdì né vigilia né quattro tempora né quaresima, ch'è così lunga, anzi di dì e di notte ci si lavora e battecisi la lana; e poi che questa notte sonò mattutino, so bene come il fatto andò da una volta in su. E però con lui intendo di starmi e di lavorare mentre sarò giovane; e le feste e le perdonanze e i digiuni serbarmi a far quando sarò vecchia; e voi colla buona ventura sì ve n'andate il più tosto che voi potete, e senza me fate feste quante vi piace".

Esiste l'amore per quella persona ed esiste il meta-amore, amore per i pensieri e le parole riguardo quella persona.

Francesco Petrarca è un grande scrittore, ma è un bel guaio che la letteratura italiana sia sempre stata più petrarchesca che dantesca. Non è un guaio esclusivamente letterario, magari fosse solo così!
11 luglio 2009

P.S. Nelle immagini, Giotto agli Scrovegni e l'Annunciazione di Simone Martini, che è agli Uffizi. Giotto amico di Dante, Simone amico di Francesco.


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