domenica 15 giugno 2008

La casta Susanna - Albrecht Altdorfer

Albrecht Altdorfer 1526 Olio su tavola 74.8x61.2
Alte Pinakothek, Monaco

Circa dieci anni dopo l'interpretazione aderente alla Bibbia di Lorenzo Lotto, ecco il pittore tedesco Albrecht Altdorfer, che inserisce l'episodio all'interno di un quadro in cui l'attenzione è rivolta prevalentemente ad un bellissimo palazzo, che sembra una dimora di fate e di maghi, più che di persone. La casta Susanna, più che un bagno, si sta facendo fare un pediluvio da una delle sue ancelle, che prima hanno appoggiato sul prato un tappeto a righe multicolori; su questo tappeto c'è la signora e la bacinella per il pediluvio. Susanna mostra di sé un po' di gambe, ma non si spinge fino al ginocchio. Un'altra ancella le sta pettinando i capelli biondi, lunghissimi e ricci, doveva essere una delicata impresa tenerglieli a posto. La terza ancella se ne sta in piedi, in attesa di disposizioni della signora. Ma non finisce qui: una quarta ancella si vede a destra, mentre sta per salire su una scala. E' la più elegante di tutte, la capigliatura castana le scende molto al di sotto della vita, e in una mano ha una specie di innaffiatoio, nell'altra un mazzo di gigli (simbolo di purezza); pare strano che pur così elegante, vada in giro quasi a piedi nudi - ha solo un paio di ciabattine. Una quinta ancella si vede proprio in fondo, sta per arrivare al portone che chiude il giardino verdissimo.
Oltre alla bacinella in cui Susanna tiene immersi i piedini, c'è, un po' sulla destra, la fontana che dà sulla vasca in cui forse Susanna farà il bagno completo, quando noi ci saremo allontanati. Ci sono anche i vestiti di ricambio che Susanna indosserà dopo il bagno.
E i vecchioni? Ci sono anche loro, si vedono appena nascosti fra gli alberi sulla sinistra, due anziani ragazzi ansiosi di spiare, hanno un'aria non pericolosa. Il giardino è verdissimo di erbe, gli alberi ricchi di foglie, potrebbe essere fine maggio. Sulla destra, domina il quadro un palazzo in cui fantasia e regolarità architettonica danno il meglio, compreso il cortile bene arredato, compaiono spesso persone, nella corte, nel portico sottostante al palazzo -come farà a stare su- affacciate alle tante finestre, il tutto mi fa pensare a certe tavolate all'aperto in un ottimo albergo a quattro stelle.
Penetrando nel quadro, altre la cancellata del giardino si vede un paese con rocca e campanile, il fiume e ancora più lontano montagne rocciose alte ed aguzze, sulle cime c'è neve, a fine maggio non si è ancora sciolta.
Nessun dramma, molta grazia in tutto. Altdorfer ammira ancora i prodigi dei giardini del gotico internazionale di un secolo prima; usa la prospettiva, ma tutto ha un che di fiaba lussuosa e cortese, la drammaticità dell'episodio biblico è del tutto assente.

Nessun commento: