sabato 8 maggio 2010

87 e non sentirli

(Breve introduzione di) Roby

In occasione del compleanno di mio suocero ci troviamo tutti e cinque a pranzo fuori, in quel di Cecina, ed abbiamo appena finito di giustiziare a dovere un superbo cacciucco ed una frittura mista quasi commovente, quando quella piccola egocentrica supergriffata della mi'figliola apre la borsa, estrae una busta scarabocchiata a pennarello rosso e -tra lo stupore generale- la consegna al nonno. Il quale, inforcati gli occhiali, legge con estrema attenzione e ben dissimulata emozione il testo riportato qui di seguito in versione integrale...



(Post vero e proprio di) Fede



Caro nonno,

oggi è il tuo 87esimo compleanno e dopo tutti i biglietti di compleanno, Natale e Pasqua che mi hai scritto fin da quando ero piccola, è giusto che ora si invertano i ruoli e che sia io a scriverne uno a te!

In tutto questo tempo, forse a causa del mio carattere chiuso, non ti ho mai detto quanto bene ti voglio. I primi ricordi che ho di te sono legati ai pomeriggi passati in cantina a costruire casette di legno per i miei giocattoli. Tutti gli altri nonni, al contrario, portavano i nipoti a comprarli nei grandi magazzini: ma tu eri diverso, non ti importava se dovevi rimetterci un dito, tu al signore che vendeva i balocchi proprio non volevi dargliele quelle 20mila lire per comprarmi un giocattolo che eri benissimo in grado di costruire con le tue mani di abile castigamatti tuttofare!

Chiaramente a quell'età non potevo capire il perchè di tutto questo, ma solo ora dopo 15 anni comprendo che lo facevi per passare più tempo insieme, per non farmi sentire la mancanza di babbo e mamma o perchè semplicemente facevi il nonno e ti riusciva proprio bene!!!


Ma purtroppo la vita non è tutta rose e fiori, e il tempo dei giochi e dei pomeriggi passati in cantina finì presto e cominciò quello della scuola, dei compiti e dell'adolescenza.

Fu proprio a scuola, in un pomeriggio di aprile ai colloqui con i professori, che la mamma ricevette una telefonata: era il babbo, che l'avvisava che il giorno seguente ti saresti dovuto operare all'ospedale di Torregalli. Quando me lo venne a dire io restai scioccata, impotente davanti a tutto quello che mi stava succedendo... solo l'anno prima avevo perso il nonno Mario e ora rischiavo di perdere anche te...

Ma grazie a Dio tu sei ancora qui, e chissà per quanti anni ancora ci sarai, e tra una partita a scala 40 e un bicchiere di vino buono mi terrai compagnia.

Quando quel giorno arriverà, saprò d'aver vissuto a pieno la mia vita con te e non avrò rimpianti. E sappi che anche se non riuscirai a sbancare il montepremi del superenalotto, tu per me rimarrai sempre e comunque il mio nonnino vincente!!!

Ti voglio tanto bene


Fede



Photos by Fede

14 commenti:

Gauss ha detto...

Immagino l'emozione,Roby, del nonno e vostra. I nipoti, sto cominciando a capire, ai nonni sanno dire parole e manifestare sentimenti che ai genitori... diciamo che non ce la fanno proprio. Ma vale anche il reciproco. Tocca diventare nonni per rendersi conto di come si sarebbe dovuto fare con i figli. Questione di ruoli.
Alla tu' figliola un veloce apprezzamento letterario, figlia di tanta madre!

Gauss
P.S. Ma sulla borsa, che griffe c'era?

Roby ha detto...

Caro Gauss... il gioco dei ruoli, ah, com'è vero!!! Si capisce quasi sempre troppo tardi come funziona la faccenda, e che cosa si sarebbe dovuto fare o dire, o NON fare e NON dire...

Circa la prosa della mi'figliola, ti dirò, pensavo PEGGIO: in fondo, non c'erano congiuntivi sbagliati o acca messe a casaccio!!!!

La borsa -mi spiega la pupa con sufficienza- pare sia marcata Longchamp (o LongchampS? Boh!). A me, comunque, sembra una comune sacca di plastica con i manici di cuoio... mah!!!

Buonanotte (senza griffe, ma di cuore) da

Roby

Habanera ha detto...

Di Fede conoscevo già la capacità di cogliere le immagini con una sensibilità tutta particolare. Non mi sorprende che questa sensibilità sappia esprimerla anche con le parole.
Da nonna, felicemente amata dalle sue nipotine, ne sono particolarmente colpita.

Un forte abbraccio a tutte e due
H.

Roby ha detto...

Ricambiamo entrambe l'abbraccio, Haba: però...sai... non riesco proprio a pensarti come NONNA!!!! Non fraintendermi: so per certo che sei una nonna coi fiocchi, ma il fatto è che io ti "vedo" troppo giovane per avere già delle nipotine!!!

[;->>>]

Roby

PS: Questo, se non si fosse capito, voleva essere proprio quello che sembra: un sincero complimento!!!

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

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Training

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Marathon: in this specimen the athlete must be trained to production aerobically and their tenacity must be built-up to a maximum.
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