mercoledì 5 maggio 2010

Mediterraneo

Ottavio



Abbiamo, mia moglie ed io, la fortuna di avere una coppia di cari amici, Anna e Giovanni, che vivono sulla riviera ligure. Giovanni è stato mio collega sul lavoro. Qualche anno fa, al momento della pensione, hanno fatto la fatidica scelta di vita: hanno “venduto tutto”, abbandonati (si fa per dire) figli e nipoti, e lasciato la Brianza per approdare a S. Margherita Ligure.

La scelta della destinazione era dovuta ad un precedente soggiorno della famiglia nella stessa Santa (come i Sanmargheritesi chiamano confidenzialmente la loro cittadina) quando Giovanni ha lavorato per un breve periodo a Genova. Circa 25 anni fa!

In effetti hanno avuto qualche problema di “reinserimento” nella vita cittadina, dopo tanto tempo. Ma con pazienza e una serie di belle iniziative (come quella di fondare un giornale locale online, La Gazzetta di Santa, o di organizzare manifestazioni culturali) si sono presto “fusi” nella comunità della cittadina, circondati dalla stima generale.

Giovanni ed Anna sono molto ospitali e, avendo una casa piuttosto grande, ci invitano spesso a trascorrere qualche giorno da loro. Partire da Monza per andare a Santa è sempre una festa, soprattutto in certe stagioni dell’anno, quando l’aria nella pianura padana, tra nebbia ed inquinamento, non è delle migliori. Sappiamo che ci aspetta il sole (spesso), il vento (che apprezziamo), un programma di passeggiate sul lungomare o, meglio, sulle colline alle spalle di Santa, fino a Portofino o addirittura fino a Camogli. Sono queste ultime quelle che preferisco, perché si svolgono su un terreno più vario, e quindi più utili per l’esercizio fisico, ed attraversano orti e limonaie ed oliveti, vicino al paese, e boschi di castagni, di pini, lecci e altri alberi mediterranei quando ce ne allontaniamo. E ogni tanto si intravvedono scorci di paesaggi bellissimi, sul mare e nell’entroterra.


Non sempre riusciamo a rispondere positivamente ai loro inviti: gli impegni familiari e quelli comunque presi con le associazioni con cui collaboriamo talvolta ce lo impediscono. E quando passa un po’ di tempo dall’ultima volta, si sa, i ricordi impallidiscono…

Ma basta vedere l’immagine di quadri in una locandina (ambedue quelli inseriti nel post sono di Monet, Cap d’Antibes e Bordighera) per rivivere immediatamente quelle atmosfere di luce, di spazio, di colori, di serenità, che dispongono bene verso il prossimo e verso sé stessi.

P.S. La locandina è quella della mostra “Mediterraneo” che si terrà a Genova a partire dal 27 novembre 2010.

1 commento:

Roby ha detto...

...."la fortuna di avere una coppia di cari amici" non è cosa da poco, caro Ottavio...

A parte la suggestione dei paesaggi, dei profumi e dei colori che evochi, è proprio la solidità e la profondità di questa amicizia che mi ha colpito, e che -sono sincera!- ti invidio un po'. Solo un po'? Bugiarda che sono: te la invidio UN SACCO!!!!

Grazie per la "soffiata" sulla mostra del prossimo autunno e per le immagini di Monet: l'anno scorso sono stata a Giverny, a vedere la sua casa e il giardino delle ninfee... un posto da non perdere, se si è nei paraggi dell'Ile-de-France.

Roby