venerdì 29 gennaio 2010

"Ora diche un poesie" (1)

Solimano

Il mio poeta preferito si chiama Brunello Robertetti. Non è ancora conosciuto come dovrebbe, perché ha cominciato a poetare solo nel 1998. Si farà, si farà. Però gli dico sempre: "Smettila di portare quegli occhialoni che peseranno un chilo, quel maglione nero (almeno fosse un dolce vita, macché), di tenere abbottonata la giacca quando stai seduto e di portar via il fazzoletto alle tartarughe!" Brunello mi guarda sorridente attraverso gli occhialoni e mi fa: "Ora diche un poesie".
Eccone due:

Ogni mattina, come Narciso si specchia
nel ruscello retrovisore
io mi specchio in te
e nei tuoi occhi mi rado.
La prima lama solleva il pelo,
la seconda lo taglia,
la terza gode.

Se l'amore è un frutto acerbo, io sarò il zucchero che da' quell'effetto che... mh, mh, eccetera eccetera.
Se l'amore è un gioco, io sarò il punteggio che una persona... racchetta... eccetera eccetera.
Se l'amore è un certo modo di fare, io sarò la persona squisita, eccetera eccetera.
Se l'amore è il capo colorato, io sarò la lavatrice trentacinque gradi massimo.
Se l'amore è un volo di gabbiano, ancora me la cavo.
Se l'amore è un'altra cosa, non sono preparato.


"Però, Brunello, guarda che non hai concorrenti dappoco. Ti faccio un esempio, scegliendo a caso fra le migliaia di poesie che invadono la rete. Per non essere lungo, metto solo gli aggettivi. Tanto il resto non conta, sono gli aggettivi che fanno belle le poesie, si sa." Ecco:

Tacito minuscolo sommesso accorato
Arcano segreto nascosto
Struggente leggero sublime
Sconosciuto
Evanescente misterioso
Flebile.

"Ma non finisce qui. Sicuramente quel poeta possiede un dizionario dei Sinonimi e in quattro e quattr'otto è in grado di scrivere subito un'altra poesia, alla faccia tua, grande poeta sconosciuto che sei".

Silenzioso piccolo umile afflitto
Misterico recondito celato
Tormentoso lieve eccelso
Ignoto
Svanente oscuro
Fioco

Brunello ha ribattuto: "Lui avrà il dizionario dei Sinonimi, ma io ho quello dei Contrari. Guarda un po'":

Loquace maiuscolo altero gaio
Palese manifesto scoperto
Gioioso serio terrestre
Illustre
Concreto chiaro
Robusto


Lo vedete com'è Brunello? Mi ha spiazzato. Scommetto che qualche signora leggente preferirà il Poeta Contrario al Poeta Sinonimo. Magari non lo dirà perché il Poeta ha da essere Sinonimo, non Contrario. Ma sotto sotto... chissà!

Miou-Miou nel film "La lectrice" (1988) di Michel Deville

10 commenti:

Silvia ha detto...

Se fossi gatto, ciao
se fossi cane, bau
se fossi Darwin, ciao.

Lo sto guardando e rido come una matta...

Silvia ha detto...

Ma Vulvia su Rieducational Channel coi mbuti...
Vado a letto col sorriso sulle labbra.
Grazie

Solimano ha detto...

Sì, Vulvia su Rieducational Channel, biondissima, col petto in fuori e le gambe accavallate. Ignorante come una talpa 'gnorante, ma che se la tira lo stesso. E gli Mbuti... secondo me sono maiuscoli, gli 'mbuti.
Oltre a Brunello Robertetti, quelli che prediligo sono Quelo, Scafroglia e i Fascisti su Marte.
Non perché Corrado Guzzanti fa ridere (anche, ma se la mettiamo sul ridere è fa più ridere la bravissima Sabina), ma perché smaschera senza incazzarsi (cosa difficillima) tutte le coglionerie ipocrite, le gentilezze granitiche, la stupidera, ecco, LA STUPIDERA SENTIMENTALE E CATTIVA. Male comune, basta saperlo, ma occorrono i personaggi di Corrado Guzzanti per ricordarcelo.

grazie Silvia e saluti
Solimano
P.S. La caccia ai Poeti e ai loro Aggettivi è appena cominciata... però bisogna starci attenti, ai poeti: non amano essere spoetizzati. "Come si permettono, di spoeticizzarci? Noi anime 'sì belle..."

Emilia ha detto...

LO amo anche io. Ci hai regalato un sorriso.

Grazie

Solimano ha detto...

Giulia, leggi con attenzione la seconda parte del post. Sapevo dove volevo arrivare, ma non ho barato. Ho scalto una poesia fra le tante, ho scelto gli aggettivi rispettandone la sequenza.
Poi ho preso il dizionario dei sinonimi di Decio Cinti e sono uscite facilmente l'altra poesia sinonima e quella contraria.
L'unica cosa che ho fatto è un andare a capo omogeneo nelle tre poesie (chiamiamole così...).
E da questo si diduce che... Beh, ognuno ha diritto di avere il suo parere, il mio ce l'ho ben chiaro e ci tornerò. Ho trovato un altro fil rouge, modalità che mi piace seguire.

grazie Giulia e saluti
Solimano

Roby ha detto...

Quando Solimano scopre un fil rouge, quello è proprio un Fil Rouge con le maiuscole!!!!

Lettura divertentissima, gioco di vocabolari riuscito: c'ho un'invidia, ma un'invidia per cotale abilità... umph!!!

Baciottoni

Roby

Silvia ha detto...

Guarda Solimano, Guzzanti a parte, (Corrado mi fa ridere moltissimo, Sabina riflettere, essa è assai più tosta del fratello a parer mio, entrambi insuperati nel genere cmq) i contrari da te messi sul lato destro mi hanno ricordato il Marinetti. Ma così, giusto perchè lui era un-uno contrario.
E poi per fortuna non è vero che tutti i poeti usano gli stessi aggettivi.
Guarda Brunello:
...Se l'amore è il capo colorato, io sarò la lavatrice trentacinque gradi massimo.


Devo ammettere che mi manca molto:)


Faccio fatica anche a postare i commenti questa sera. Giornata internettiana da bruciare.

Solimano ha detto...

Roby, mi piacerebbe chiederti: "Preferisci i Sinonimi (che sono due) o il Contrario (che è uno solo)?".
Lo so come risponderesti: "Che belli che belli i Sinonimi, così dolci, così gentili, così silenziosi (anzi silenti), ma purtoppo sono monogama, quindi mi cucco il Contrario". Furba di una.

Silvia, fa più ridere Sabina, ma il genio di famiglia per me è Corrado: quasi quasi abbandonavo il mio confortevole politeismo selettivo per diventare un Quelista sfegatato: "C'è vita su Marte?" "Solo il sabato sera".

saluti
Solimano

Letizia ha detto...

Posto che Corrado è INSUPERABILE, e ci vanno tutte le maiuscole e pure di più, vorrei ricordare il primo poeta mediatico e surreale con cui ebbi a che fare: il famoso Marius Marenco, che furoreggiava con le sue poesie nella trasmissione radiofonica di Arbore e Boncompagni. Mi sono rimasti impressi i primi versi de "L'Asino", che faceva cosi':
"Tu sei un asino
tu hai 6 lati:
un davanti
un dietro
un sopra
un sotto
a destra
a sinistra
........
(non mi ricordo sob sob e arci sob, ma poi finiva cosi':)
e fai ii-oo"
Ho riso tanto ma tanto, certo Brunello Robertetti ha una prosa più introspettiva ma ho sempre apprezzato tanto chi mi fa ridere-ridere, subito, di pancia, e non solo perché spara una parolaccia. Anche Marius Marenco era enfatico, composto e compassato, come vuole lo scoppio interiore di un poeta, al quale siamo grati se poi lo scoppio ce lo regala pure a noi, in fondo sempre torcimento di budella è.

Solimano ha detto...

Bentornata Letizia.
A me Mario Marenco faceva sorridere, non ridere. Sorridere di intelligenza, però, perché con quel suo modo esorcizzava la falsa sapienza dei catalogatori, quelli che si chiamano comunque fuori e che si ritengono superiori a tutte le umane bassezze (dopo averne compiuta una dieci minuti prima). Per stare sopra, occore saper guardare anche da sotto, per questo Gurdulù è un personaggio importante di Italo Calvino.

Il mio post ha due versanti: uno è la giusta esaltazione del grande poeta sconosciuto Brunello Robertetti, l'altro è lo sfottò dei falsi e finti poeti - e poetesse - di cui traboccano le librerie ed anche la rete.

grazie Letizia e saluti
Solimano