giovedì 8 ottobre 2009

Scheletri nell'armadio

Barbara



Conosco un signore con una certa cultura cinematografica.
Oh, niente di clamoroso, però se la cava: negli anni ha visto e apprezzato Germi, De Sica, Scola, Kubrick, Weir e molti altri. Ha una smodata passione per Totò e per Stanlio e Ollio.

Però questo signore ha anche, per così dire, uno scheletro nell'armadio.

Io lo chiamo affettuosamente così: intendo dire la passione per qualcosa che con tutto il resto fa a cazzotti. Un po' come un patito degli Iron Maiden che si commuove ascoltando Orietta Berti, o un amante di Mozart che va in brodo di giuggiole con "Mi scappa la pipì papà".

Così questo signore, quando in televisione passano qualcuno di quei film con eroi forzuti e titoli improbabili (tipo "Maciste contro Gozzilla" o "Sansone sconfigge i vampiri" o "Ursus piega i marziani") si chiude in salotto e guai a fare baccano o a disturbarlo. La visione del peplum è sacra.

Non ho mai capito se questo signore si chiude in salotto perchè vuole gustarsi il film in santa pace oppure se un pochino si vergogna (come una quindicenne che ha ancora voglia di giocare con le barbie), comunque lo capisco e mi fa tenerezza perchè penso che ognuno di noi abbia un piccolo scheletro nell'armadio.

Spesso anche più di uno.
E guai se non ci fossero.

Quali sono i vostri?

Io parlerò prossimamente del mio, perchè merita (urka urka) un post tutto per sé.

20 commenti:

mazapegul ha detto...

Barbara: i pepli sono pane per chi, come me, il cinema da anni lo ascolta solo alla radio (Radio3, Hollywood Party). Sono scheletri assai diffusi, e anche di un certo pregio. Sergio Leone parte da quel cinema lì.

Di scheletri i miei armadi sono pieni. Essendo però incostante, di ogni scheletro tengo solo qualche osso. Spesso capito in uno scheletro per caso (per un certo periodo, romanzi di fantascienza la più dozzinale; solo per il gusto del disastro narrativo, in tutti i sensi) e me lo rosicchio per un qualche mese. Poi un altro, e un altro ancora.
Al momento non ho molti scheletri attivi, ma ci si casca sempre, prima o poi.

Ciao,
Maz

Habanera ha detto...

Barbara, sono curiosissima di sapere qual'è il tuo scheletro. Deve essere gigante se abbisogna di un post tutto per sè.
Io uno scheletrino ce l'avrei, ben nascosto in fondo all'armadio. Fino a pochi anni fa sono stata una PlayStation dipendente.
Avete presente la console per video giochi della Sony per cui stravedevano tutti i ragazzini? Proprio quella.
La cosa divertente era che quando andavo a comprare un nuovo gioco mi facevo consigliare dai giovanissimi acquirenti, sempre molto informati sulle ultime novità.
- ma ci gioca lei? - chiedevano sbigottiti - oh, nooo - rispondevo, fingendomi scandalizzata - è per la mia nipotina.

Un bacio a tutti
H.

Anonimo ha detto...

carta.
soprattutto carta.
colorata.
in formato cartoncino, o quaderno, o foglio, o che ne so.
LISCIA, RUVIDA,FATTA A MANO, se è possibile, e velina, ah se mi piace la velina..., e quella papalona, da pacchi, e quella lievemente cannettata.

se apro l'armadio, letteralmente esce carta, a rotoli e a pieghi...

zena

Solimano ha detto...

Alcuni miei scheletri sono nell'armadio, altri nel ripostiglio.
Nell'armadio ci sono, come scheletri, i PANTALONI. Eh sì! Mi gonfio e mi sgonfio almeno una volta all'anno e quindi o sono troppo stretti e c'è il rischio di spacco della cucitura posteriore in basso (con pronto intervento della Buoncostume) o tocca fare due buchi nuovi nella cintura, altrimenti rischierebbero di scendere acciambellandosi sulle caviglie (con pronto intervento della Buoncostume).
Nel ripostiglio gli scheletri sono le SCARPE, perché la mia misura sarebbe 44 e mezzo, ma non la trovo. O prendo il 44, e dopo un mese mi tocca andare dal callista o prendo il 45, e i piedi ballano nelle calzature ed assumo una camminata tipo il Maestro di Vigevano fatto da Alberto Sordi: se mi metto anche il basco e la borsa sbatacchiata sono tale e quale, e mi danno subito una supplenza in una scuola pomeridiana ad insegnare Educazione Civica ad una banda di teppistelli che come minimo mi tirano le palline di carta con le cerbottane.
Vita dura, con simili Scheletri.

saluti, Barbara, attendo ansioso il tuo scheletro. E quello di Claudio, no?
Solimano
P.S. In Abbracci e pop corn ho messo un film dopo venti giorni di assenza, quasi quasi in futuro tengo lo stesso ritmo... ma no, ci sono troppo affezionato, a 'sto blog privo perfino di template personalizzato. E Habanera mi sfotte, col suo template bellissimo... dura la vita, per i blogghieri di campagna.

Barbara Cerquetti ha detto...

Tsè ragazzi.
Ma che scheletri sono?
Tutte cose bellissime e super-prestigiose.

Habanera un pochino si è sbilanciata con la sua playstation (e confesso che con puzzle-bubble e tomb raider pure io ci ho fatto qualche oretta piccola eheh!) ma per il resto....

Carta?
Ma la carta è una cosa elegantissima, nobile e meravigliosa! Chi può resistere alla carta di riso? Chi?!

Abbigliamento?
Suvvia Solimano, sono sicurissima che puoi fare di peggio.

Il mio scheletro è qualcosa di assolutamente kitch e becero.
Una cosa trash, anti intellettuale, antiartistica, anticulturale, eppure me gusta tanto...

Ripeto la metafora: qualcosa che ci faccia sentire come una quindicenne che gioca ancora con le barbie e lo fa di nascosto perchè un pochino si vergogna a farsi beccare. Ne va del suo prestigio...

;-)

Anonimo ha detto...

ehm...una roba ce l'ho, e infatti rilancio coi pitturini.
Io mica mi trucco: giusto un po' di rossetto e un po' di matita agli occhi, però mi sono comprata, anni fa, una piramide rossa tutta sberluccicante di porticine e ponti levatoi che, alzandosi, rivelano robe cosìììì, ombretti, polveri, matite e contromatite e pennelli e pennellesse e lip e stick e fard...di tutto, insomma.
Ho finto di dover fare un regalo, per altro di pessimo gusto.
Invece ci gioco:)))))
zena

Barbara Cerquetti ha detto...

Zena: ohhhhh, adesso sì che si ragiona ;-)

Anonimo ha detto...

ehm, a pensarci bene anche un centinaio di sciarpine non sono male come scheletro :)))))))
Forse qualcuna di più.

(sempre) zena, in fase confessionale

Habanera ha detto...

Visto che si comincia a fare sul serio rilancio anch'io, ma tenetevi forte!
Ho letto TUTTI i libri di Sophie Kinsella e l'ultimo l'ho infilato di soppiatto nel carrello del supermercato proprio stamattina.
Capirete che certi libri non posso prenderli in libreria dove mi conoscono da anni, ne va della mia reputazione. ;-)

Zena, a proposito di pitturini credo di sapere di cosa parli. Ricordo un cofanetto rosso a più piani della Pupa (se non sbaglio a forma di cuore) che mia figlia si è fatta regalare quando aveva suppergiù quindici anni.
Quanto ci abbiamo giocato insieme!
H.

Barbara Cerquetti ha detto...

Habanera: brava! Così si fa!

Barbara Cerquetti ha detto...

A proposito di pitturini: anche io ci ho giocato (e ci gioco) tantissimo. ma come si fa a resistere a tutti quei colori messi in fila?

Solimano ha detto...

E che cosa sono mai i pitturini? Una parola mai sentita in casa e non ho cuore a chiederglielo, perché mi risponderebbe: "Dimmi dove hai sentito cotale parola. Voglio saperlo!"
E non saprei starmene zitto e le direi: "Va là che ce li hai anche tu i pitturini, solo che sei riuscita a nascondermeli per decenni. Voglio vederli, i tuoi scheletri pitturini!"
Da cui la litigata del mese, che però è ancora lontano dalla fine.
Meglio soprassedere, e giocarsi la litigata del mese su un argomento meno scheletrico.
Omertà.

saluti
Solimano

Anonimo ha detto...

Io mi guardo con accanimento i telefim tipo "Gray's anatomy", Criminald Mind, Senza traccia...
Non stanno proprio nell'armadio, ma...

Silvia ha detto...

E parlate a me di pitturini? A me? Ma voi signore, lasciatevelo dire, siete delle dilettanti. Io ho DECINE di pitturini, veri e finti. E io mi trucco, regolarmente, tutti i giorni, senza esagerare, ma sempre. Per cui, scusate, ma qui non c'è storia:)
Scheletri? Una cosa di cui vergognarsi mi par di capire. Di inconfessabile e che va oltre la nostra ragione, immagine pubblica, e cose così.
E' terribile, non ne ho. NON NE HO.
Aspetta, aspetta un po'. Sìsssisisissisisissi ce l'ho anch'io! Ogni tanto compro Astra o robiglia analoga. Quello di fine anno con previsione di tutto l'anno successivo non manca mai, come il formaggio in tavola.
Yessssssssss, mi sento idiota, non lo leggo quasi, me ne vergogno, lo lascio sul sedile dell'auto per buttarlo via appena posso, ma ogni tanto lo compro.
Per il resto non mi vergogno di niente. Mia madre lo dice sempre che sono senza speranza:)

Barbara Cerquetti ha detto...

Solimano: saggia decisione

Giulia: il tuo scheletro assomiglia al mio, ma il mio è infinitamente più trash ;-)

Silvia: Gulp! Cliomakeup sta tremando? ;-) Però ammetto che i pitturini finti non li ho visti mai...

Silvia ha detto...

Per finti Haba, intendo i campioncini, che in profumeria mi danno a chili, che ogni volta dico di tenere per quando devo viaggiare perchè tengono poco posto e che alla fine, non viaggiando mai, giacciono a mucchi dentro a scatole e scatoline. Quindi li uso a dipingere. Colori alternativi, che io non butto via mai niente:)

Solimano ha detto...

Eccolo! L'ho trovato, uno dei miei veri scheletri.
Per più di due anni ho seguito alla TV la soap opera partenopea Un posto al sole.
Poi ho imparato che tale soap era prediletta anche dalla moglie di Romano Prodi, persona ancor più apprezzabile del marito, e non dite che ci vuol poco, dalemiani del piffero e belli guaglioni rutelliani.
Che quando per qualche decina di puntate, come partecipazione straordinaria, ci fu la Signora Serena Autieri, napoletana, biondissima occhicerulea, guardavo la TV col naso appoggiato al monitor e con gli occhi strabuzzati.
Ebbene, lo confesso: ci fu qualcosa con la Signora Autieri, oggi lo posso finalmente dire. L'addio fu straziante, ma il tempo che è passato ha consentito ad ambedue di farcene una ragione. Se mi viene in mente, mantengo l'indispensabile lucidità.

Serenaaaaaaaa!!!!! Dove sei ita?????? Torna da me, dove lo trovi uno così? "Appunto", risponderebbe quella spietata.
Sigh.

saluti
Solimano

Silvia ha detto...

Adesso che lo so Solimano ti avviso io. Era in una fiction pochi giorni fa, mi pare sul 2 e faceva la moglie, credo, di quell'attore, come si chiama...quello che fa il bello ma che recita da cani...Insomma che faceva la parte di un mafioso.
E' molto bella l'Autieri, ma non so perchè, mi sembra sempre sopra le righe e non mi convince per niente.
D'ora in poi, oltre ad avvisare il babbo per i film di Sergio Leone, avviserò anche te Solimano delle apparizioni dell'Autieri:)

Barbara Cerquetti ha detto...

Chiedo scusa per la latitanza. In questi giorni figli e negozio mi danno un po' da fare. Spero di sbrogliarmi quanto prima.
Intanto un saluto a tutti.

Solimano ha detto...

Però, Barbara, ci hai fatto tirar fuori scheletri di ogni tipo da armadi, ripostigli, cantine, soffitte, garage, televisori e beauty case (soprattutto) ma gli scheletri tuoi quando li dici? Eh? D'accordo gli impegni librari e di educazione della prole, ma così non si fa! Tira fuori gli scheletri di tutta la famiglia (compreso Claudio...)

saluti
Solimano