lunedì 21 settembre 2009

La Sardana

Barbara


A Barcellona, tutte le domeniche, di fronte alla cattedrale di Santa Eulalia si raduna una banda di musicisti che suona la Sardana.

La gente che passa lì di fronte lascia tutto, borse della spesa, giornale, fardelli, e si mette a ballare in mezzo alla piazza un grandissimo girotondo. Estranei ed amici si prendono per mano e, per un quarto d'ora, si balla e basta. Alla fine chi beve un bicchierino, chi fuma un sigaro, chi riprende la sua strada.

Penso che i catalani, nell'arte di godersi la vita, stiano un passo avanti.




10 commenti:

Silvia ha detto...

Grande cosa. Io sicuramente ballerei. E magari mi farei pure il goccetto.
Anche noi italliani con un po' d'impegno sappiamo goderci la vita.

Anonimo ha detto...

Questa è davvero una bella cosa. Ballare unisce, diverte, fa un gran bene.
Sicuramente anche io avrei lasciato tutto e mi sarei unita alla gente.
Un caro saluto
Giulia

mazapegul ha detto...

Sono stato tante volte a Barcellona, ma la Sardana non l'ho mai vista. Forse perché non ci sono mai stato di domenica?

Daccordo sul saper vivere dei catalani (ma anche degli altri spagnoli). Una volta anche noi... (Cos'è successo in mezzo?)

Ciao, Maz

Claudio Tipo ha detto...

Silvia: balletto e goccetto aggiudicati. Franti nel frattempo si fuma il sigaro. Facciamo domenica prossima?

Giulia: io ne sono rimasta incantata, non riuscivo a smettere di fare foto.

Mazapegul: io ho cominciato a dubitarne (del nostro saper vivere) da quando una sera ci siamo seduti su un muretto con la chitarra a cantare e la gente si è affacciata per cacciarci via! E la miseria! Mica erano le due di notte! E non eravamo neanche troppo stonati! Forse sarà stato il nostro repertorio death metal....

Barbara Cerquetti ha detto...

AAaaaaarghhhhh! Era loggato il marito!
Sgrunt, Claudio Tipo in realtà ero io.
Saluti a tutti
Barbara

Silvia ha detto...

Magari. Fammi finire i pitturaggi dai...:)

Solimano ha detto...

Tutte le città della Spagna erano bellissime in due momenti della giornata: il primo pomeriggio e la sera tardi.
Il primo pomeriggio perché non c'era in giro nessuno, la sera tardi perché erano tutti fuori fino alle due di notte. Fioccavano i piropos, coinvolgenti, diretti, ma non volgari.
Le ramblas di Barcellona...
Ma le città che ho amato di più sono in Anadalusia, in particolare Siviglia, ancor più di Granada e Cordoba. Poi su su verso Toledo... tutta un'altra storia. La differenza con l'Italia? E' difficile trovare servilismo in Spagna.

grazie Barbara e saluti
Solimano
P.S. Però questo Claudio Tipo si potrebbe assumerlo, introducendo una nuova regoletta (a rischio di rinfocolare gli animi... abbiamo già dato!): "E' fatto divieto alle coppie sposate (dal prete o dal sindaco fa l'istess) di commentare il post del coniuge".

Barbara Cerquetti ha detto...

Caro Solimano,
ti faccio presente un piccolo problema di ordine personale.

Io e il signor Claudio Tipo passiamo inseme:

- la prima mattina come coniugi-genitori vestendo e lavando pargoli e pargoletti.

-la seconda mattinata come colleghi di lavoro, scagnarando sulle diverse vedute che abbiamo riguardo il modo di gestire un esercizio commerciale

-il pranzo come commensali (dopo aver cucinato insieme ovviamente)battibeccando sul sale e pepe che è troppo o troppo poco

-il primo pomeriggio come compagni di pennichella

-il secondo pomeriggio di nuovo colleghi di lavoro alleati stavolta contro la clientela stronza e taccagna

-la cena rincorrendo pargoli e pargoletti

- la notte come compagni di dormita e (con un po' di fortuna) di letto.

Quindi, per la mia salute mentale, ti imploro: lasciamolo fuori da stanze all'aria.

Solimano ha detto...

Barbara, tu non me la conti giusta. Credi che mi commuova dal dispiacere per te vedendo l'elenco dettagliato e cronologico delle varie incombenze delle giornate tue e di Claudio.
Ebbene no, non mi commuovo, ma ti invidio. Perché l'ho vissuta per decenni quella situazione in cui il tempo scappa continuamente e finisce di esserci. Non esiste più il Tempo, sei tu che sei necessariamente identificata. E il tempo vola, arrivano sera e notte di corsa. E' una esperienza di felicità, incazzosa sì, ma Felicità.

saluti invidi
Solimano

Barbara Cerquetti ha detto...

No Primo, non mi hai capita.

Il mio Problema non è il Tempo, ma lo Spazio !
Ovvero il famoso spazio vitale di cui parlano gli inglesi.
Non è salutare per una coppia stare sempre appiccicati, sempre insieme, mattina pomeriggio e sera, mattino pomeriggio e sera.

Serve assolutamente un luogo (meglio anche più di uno) dove l'altro resti fuori.

Per avere qualcosa da raccontarsi quando ci si rivede, ad esempio.

Oppure, più semplicemente, per poter stare un pochino da soli.

O forse è semplicemente il mio carattere da orso a richiederlo. Può darsi.