martedì 2 giugno 2009

2 giugno, 3 colori, 1000 pensieri

Roby


Il 2 giugno del '46 mia madre aveva votato per la monarchia. Lo so per certo: me lo disse lei, più volte, con una specie di nostalgico orgoglio, sospirando sul destino infelice di Umberto II, giovane Re di maggio. Sulle preferenze di mio padre non ho ricordi certi, ma -così a occhio e croce- penso avesse optato anche lui per il regno.
Strani tipi, politicamente parlando, i miei genitori. Nessuno dei due ha mai avuto beni al sole, nessuno dei due era di nobili natali o di famiglia altolocata, nessuno dei due ha vissuto di rendita, nè ha avuto persone di servizio ai suoi comandi. Se la sono guadagnata giorno per giorno, la vita, tirando su tre figlie senza far mancare loro il necessario. A volte (l'ho saputo solo tanti anni dopo) dovevano implorare il macellaio sotto casa perchè gli facesse credito fino alla fine del mese, quando sarebbe arrivato il modesto stipendio da impiegato del babbo. A volte (questo sì, lo rammento bene) dovevo aspettare che le scarpe mi diventassero strette e il cappotto troppo corto prima di poterne avere di nuovi. Eppure, entrambi hanno sempre manifestato, con l'atteggiamento e con le parole, un'insopprimibile, invincibile e -per me ormai adulta- incomprensibile avversione per la Sinistra in generale, e per il Partito Comunista in particolare. Non ho mai capito il perchè, ma sono sicura di non averli mai sentiti pronunciare una sola parola sui diritti del proletariato, mentre ricordo perfettamente di quanto fossero convinti che Mussolini avesse fatto tante cose buone, e che fosse finito com'era finito solo perchè mal consigliato...
Guardavo in TV la parata del 2 giugno, stamattina, e ripensavo a tutto questo. Guardavo le bande militari, le frecce tricolori, le donne soldato fiere e impettite, il cagnolino mascotte dei carabinieri a cavallo, la fanfara dei bersaglieri. Poi, appena la telecamera inquadrava il palco delle autorità, ne approfittavo per sciacquare le tazze della colazione, stirare due magliette, dare una pulitina al bagno.
Il tricolore srotolato sul Colosseo, gigantesco e bellissimo, mi ha dato un brivido di orgoglio. Altre ostentazioni un po' meno.
Pensierino finale: a metà luglio andrò una settimana a Londra con la mi' figliola. Come ci guarderanno, mi chiedo, i sudditi di sua maestà britannica, riconoscendo l'italico accento?


7 commenti:

Amfortas ha detto...

Cara Roby, ti guarderanno male, ma l'avrebbero fatto comunque, a prescindere da "lui".
Tu ricordagli che ogni popolo ha le proprie miserie e gli inglesi non sono migliori degli altri, in questo senso.
Certo, se non ci fosse "lui" sarebbe meglio, questo è certo (almeno per me).
Quanto alle distonie politiche tra genitori e figli, sto messo come te, papà continua ad aspettarsi che m'arrestino per terrorismo :-)
Tra l'altro, ora non sono neanche rappresentato in Parlamento...

giulia ha detto...

Anche i miei genitori non avevano nessuna simpatia per il partito comunista pur avendo votato per la Repubblica e non per la monarchia. Faceva paura, era il tempo in cui davvero si diceva che erano pericolosi. Io lo ricordo molto bene.
Sono abbastanza d'accordo con Amfortas per quanto riguarda l'Inghilterra, certo è però che oggi all'estero davvero si chiedono come abbiamo potuto votare un individuo come quello che abbiamo al governo e sinceramente me lo chiedo anche io quasi ogni giorno. Credo però che anche loro farebbero bene a stare attenti, perchè l'Italia ha sempre precorso i tempi e la democrazia non dovrebbe mai farci sedere sugli allori perchè ne sono convinta richiede una continua militanza.

Solimano ha detto...

Ho avuto una zia che si chiamava Maria Josè e non certo per caso.
Non ho mai saputo come abbiano votato i miei, sono cose che non si chiedevano, ma credo che la mamma abbia votato monarchia e il babbo repubblica.
Anticomunisti? Certo che sì, ma nel dramma socialista (mia nonna, che aveva fatto anche la mondina, era socialista seguendo il filone Massarenti-Andrea Costa).
Dramma socialista, sì, perché furono più le colpe politiche di Nenni che le capacità di Togliatti: per la Costituente ebbero più voti i socialisti che i comunisti.
In casa mia, per fortuna, non ho visto mai le riviste che andarono avanti per trentanni sulla Casa Reale: Oggi e Gente, soprattutto. Molte cose sono peggiorate, ma che adesso di Casa Savoia non freghi più niente a nessuno mi sta proprio bene: la dinastia più antica d'Europa e la più ignorante.

grazie Roby e saludos
Solimano

sabrinamanca ha detto...

Mentre leggevo pensavo a un mio fidanzato di lungo corso, con il quale siamo rimasti buoni amici. Figlio di ex fascisti, aveva preso dai genitori il modo di parlare della politica. Sempre contro la sinistra, sempre a lodare il liberalismo, sempre a voler regolamentare l'ingresso degli immigrati, ma poi, nei comportamenti veri, quelli di tutti i giorni, era, ed è restato, la persona con meno pregiudizi che io abbia mai conosciuto.
Quando penso a lui mi dico sempre che a volte le parole e gli atti prendono strade diverse: le prime rappresentano ciò che abbiamo sempre sentito dire e ci rassicurano pur nella loro menzogna, e fatti, invece, dicono come agiamo, e meno male!

Silvia ha detto...

Temo malissimo Roby, alla luce dell'ultima figuraccia fatta dal nostro che non si/ci risparmia mai.
Lui riesce a farmi vergognare di essere italiana.
Solo lui però, perchè l'Italia è un paese che amo, malgrado tutto. Malgrado sia perennemente spaccata in due in ogni chiamata alle urne importante, malgrado si abbia la netta senzazione di vivere in due paesi diversi tra nord e sud, malgrado la mafia, la cammora e l'andrangheta, malgrado il Vaticano che spesso ha minacciato la laicità di questa Repubblica stappata per pochi numeri percentuale alla monarchia.
Siamo ancora qui a lottare pensa un po', più o meno sulle stesse cose anche se hanno volti, abiti, cariche, nomi diversi.
Il contenuto però, gratta, gratta è rimasto lo stesso.
Ci sarebbe da riflettere un bel po'.
Gli inglesi poi, con tutta la loro regina,e parlamento, non sono degli stinchi di santo, per cui che stiano calmini anche loro.

annarita ha detto...

C'è sempre la retorica in agguato in una celebrazione come questa. O forse mi viene questo tristo pensiero pernsando a chi ci governa attualmente. La mia famiglia è sempre stata visceralmente di destra, a cominciare dal mio nonno materno, fascista convinto e limpido nella sua sincerità. Io non ho mai capito bene quando mi sono distaccata dal pensiero familiare, probabilmente ai tempi della scuola superiore, quando si vedeva una netta differenza di comportamenti, di atteggiamenti e di idee tra gli studenti di sinistra, attenti al sociale e alle minoranze, e quelli attaccati alla sottana del prete e con una mente piccina così. Forse sto generalizzando, ma raramente ho incontrato persone di destra capaci di guadagnarsi la mia stima per cultura, pensiero e azione. Visto l'esempio del nostro, forse a Londra vi chiederanno di parlare a bassa voce, cara Roby! Salutissimi, Annarita.

zena ha detto...

In casa mia tutti repubblicani, anche se un fratello di mia nonna sosteneva di aver aiutato il re (con gentile manata in poco aulico luogo anatomico) a non scivolare nel fango:)))

ciao Roby