venerdì 1 maggio 2009

Primo Maggio, sul coraggio...

sabrinamanca


Venerdi' primo maggio. Festa del lavoro un po' dappertutto.
Quale sarà la mia contribuzione a questa giornata in cui si celebra questo diritto-necessità? Non andro' nel supermercato in basso nel mio palazzo, sempre aperto. Forse partecipero' alla manifestazione che tutti i sindacati (in Francia non capita spesso che riescano a trovare un accordo) e diverse categorie di lavoratori indipendenti hanno indetto per oggi.
Aggiungo solo una riflessione maturata in questi mesi in cui la crisi in questo paese si fa sentire in modo davvero inequivocabile: credo che questa crisi mondiale ci salverà, almeno per il momento, dal diventare tutti schiavi decerebrati dei padroni del mondo.
Vedo i lavoratori dei diversi paesi europei osservarsi l'un l'altro, prendere esempio, affittare dei pullman e andare a sostenere gli uni le rivendicazioni degli altri, cominciare a riflettere a progetti comuni.
Vedo i politici qui in Francia, ma anche altrove, bisbigliare parole come "pericolo di rivoluzione".
E quando vedo tutto questo ho voglia di piangere di gioia perché rinasce in me un briciolo di speranza che insieme riusciamo ancora una volta a trovare il coraggio di lottare per i nostri diritti e averla vinta su chi crede di poter ridurre i suoi simili ad uno sterminato, mansueto, gregge.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il 1° maggio sa scavare nelle mie radici: lo sento fortemente (come sento il 25aprile) e oggi lo "ricordo" anch'io, sul mio blog.
E' importante ritrovare il senso trasversale di una appartenenza, l'orgoglio di farla valere: se la crisi servisse almeno a questo, sarebbe già un passo avanti.
Grazie per questo post.
zena

annarita ha detto...

Mi auguro fortemente che la tua speranza possa avverarsi anche per noi. Sulle pagine dei quotidiani e dagli schermi omologati dei televisori abbiamo tutti i santi giorni le prove della deriva verso cui sta andando la nostra sconquassata nave italiana. Un ideale abbraccio a tutti i lavoratori.
Salutissimi, Annarita

Silvia ha detto...

Anche io mi associo e sento fortemente questo giorno, oggi, più altre volte.
Oggi, che viviamo questi tristi giorni, più di altre volte.
Anche io "ricordo" sul mio blog.
E lo farò qui, con voi.

Un abbraccio.

Roby ha detto...

Grazie anche da me, Sabrina. Un post super!!!!

Roby

Anonimo ha detto...

Noi siamo molto lontani, temo. Ma è vero anche che come è andato su, quel signore potrà andare giù anche se si vanta di avere credo il 72% dei consensi. Ma non voglio rovinare questa giornata pensando a lui.

Speriamo Sabrina. La Francia ha sempre iniziato...
Grazie
Giulia

Barbara Cerquetti ha detto...

Sì, anche io penso che la crisi faccia bene.

sabrinamanca ha detto...

Siamo andati a Bastiglia ieri pomeriggio, un sacco di gente, tanti giovani, siamo stati davvero bene.

Solimano ha detto...

Di questa crisi sono tutti preoccupati, perché è evidente che sarà lunga e che metterà in discussione certi capisaldi che stanno diventando insostenibili: la centralità del lavorismo, ad esempio. Ragionamento che ho già fatto. A volte, paradossalmente, mi sembra più moderna la Bibbia col lavoro come condanna divina, che il Novecento, col lavoro al centro di tutto: le opportunità di lavoro stanno decrescendo e sono lavori saltuari, precari, indifesi. Non è con i pannicelli caldi o con gli slogan che si può modificare una tendenza storica che ha in sé molte valenze positive. Cominciano a parlarne, con molta cautela, ma cominciano. Il paradosso diverrà sempre più evidente, non c'è verso.

saludos
Solimano