lunedì 2 marzo 2009

La funzione educativa della TV pubblica.

Amfortas


Baricco sostiene che la televisione è la nostra unica possibilità di salvezza, assieme alla scuola.
Ora, di scuola non parlo, perché dovrei contare solo sui relata refero. Però ogni tanto la televisione la vedo, e credo che ci sia un po' di strada da fare, per considerarla come un mezzo educativo.
Al solito, estremizzo un pochino, ma io vedo così, in buona sostanza, la stragrande maggioranza dei programmi televisivi.

Oggi a “Mattinata Italiana” abbiamo un sacco di ospiti, tutti importanti, quindi non perdiamo tempo e cominciamo subito.
La prima ospite è la Mamma di una Ragazza Stuprata, una giovane donna che è stata uccisa dopo essere stata violentata: il colpevole non è mai stato trovato. Partecipano al dibattito la Psicologa, l’Avvocato, il Prete.
Signora Mamma della Ragazza Stuprata, perché è venuta da noi?
“Sono venuta qui in Televisione perché voglio giustizia; l’unico indiziato è stato scagionato e desidero richiamare l’attenzione del pubblico perché mia figlia non sia dimenticata “.
Mi sembra giusto, Signora Mamma della Ragazza Stuprata. Lei, Signor Avvocato, che può dire in merito a questo caso incredibile?
”Non c’è molto da dire, francamente, se non che questa è la situazione della Giustizia in Italia e inoltre…"
Vi ricordiamo che ormai i tortelli, mi scusi Signor Avvocato, dicevo i tortelli alla zucca del nostro chef sono quasi pronti, pensate che la zucca aveva quasi 148kg! Ma la prego Signor Avvocato, vada pure avanti.
“Sì, dicevo…”
“La Giustizia non è di questa terra, ma appartiene solo al Signore “.
Certo, signor Prete, credo sia indispensabile pregare e rassegnarci, non sempre noi ricordiamo che alla fine, c’è una giustizia che trascende quella degli uomini. Ma sentiamo la Signora Psicologa, ora. Come si elabora un lutto così straziante, Signora Psicologa? (intanto i tortelli sono quasi pronti eh? Ah ah ah) ma dica, dica…
“Beh l’elaborazione del lutto è un fatto personale, intimo. In questo caso c’è da considerare la morte contronatura, cioè quella di una figlia che anticipa la morte di una madre, inoltre…"
Un attimo c’è una piccola pausa pubblicitaria, ci risentiamo tra un paio di minuti.
Ed eccoci di nuovo qui, cari telespettatori, abbiamo appena parlato di un caso importante, che valeva la pena d’approfondire, quello della Ragazza Stuprata. Ora passiamo ai tortelli alla zucca, abbiamo con noi lo Chef, la Psicologa, l’Avvocato e il Prete; inoltre, siccome crediamo sia giusto parlare anche di valori nutrizionali abbiamo il Dietologo.
Chi vuole cominciare?
”Il cibo ha una valenza psicologica da non trascurare” .
Certo, ma vediamo in collegamento Idiot del Grande Fratello, allora dove sei oggi e che ci presenti?
”Sono qui a Minchione che oggi sfiderà nella gara a chi tira lo stronzo più lontano il paese sfidante, e cioè Siamotuttiscemi!”
Ah bene, gli stronzi sono pronti?
“Certo, belli caldi come i tuoi tortelli ah ah ah ah…”
Il nostro Idiot ha sempre la battuta pronta vero ah ah ah? Allora questi tortelli?
“Il cibo che conta è quello dell’Anima, non certo quello che nutre il corpo che è destinato a putrefarsi” .
A proposito di vermi, vi ricordo che poi ci collegheremo con Città sul Mare, dove si svolge un’importante gara di pesca dalla doga. Ah no scusate, ho letto male il gobbo, dalla diga ah ah ah, ovviamente, ma dica Signor Prete, finisca il suo interessante discorso, la prego, subito dopo la pubblicità.
ViaGrass è l’unico prodotto medicinale da banco che se preso dopo i pasti ed abbinato ad una dieta ipocalorica ed a 15 km di corsa al giorno, vi farà perdere i chili di troppo!
Rieccoci in studio, siamo pronti con gli stronzi, Idiot?
"Certo, hanno cagato come dei pazzi qui, dovresti vedere come si sono divertiti a fare mucchi di merda, Presentatore!"
E dicci, dicci, com’è questa merda?
”La merda e le deiezioni in generale hanno un forte significato simbolico…”
”Nella moderna cucina, non esistono prodotti di scarto, tutto si può riciclare approntando piatti saporitissimi” .
”Il digiuno è un modo per avvicinarsi a dio “.
“Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che “stronzo” non è un insulto” .
Bene, anche per oggi abbiamo finito, passiamo la linea al telegiornale. Mi dispiace ma non abbiamo tempo per il collegamento con Città sul Mare, del resto se si vuole approfondire, come sempre facciamo noi, si rischia di sforare, ma è un rischio che ci assumiamo volentieri per i cittadini che pagano il canone.
Alla prossima settimana, guardateci sempre più numerosi, lasciamo che i titoli di coda scorrano sulla montagna di merda, arrivederci e buona settimana a tutti!

11 commenti:

Solimano ha detto...

Amfortas, a leggere la tua coinvolgente Cronica, più vera del vero, mi è venuta voglia di tornare alle simulazioni che facevamo ai Corsi Vendite, in cui mi divertivo a fare la parte del ragioniere nazionalista che ce l'aveva con gli americani e prendeva solo macchine Olivetti, o quella del Direttore degli acquisti che voleva la tangente per sé, e faceva il segno con le dita.
Ma il punto non è che ci siano queste trasmissioni del piffero, postribolari, clericali, fecali, sentimentali, parentali, petecchiali, con risate ed applausi a comando.
Il guaio è che tutto è normalizzato così, non c'è l'alternativa, che sarebbe minoritaria ma con ascolti non trascurabili. A scrivere del film Novecento di Bertolucci, mi è venuto in mente il libro Il mulino del Po di Riccardo Bacchelli. Ci fecero uno splendido sceneggiato ad alto ascolto per non so quante puntate.
Conclusione: per furbi sono furbi, fuor di ogni dubbio (a parte che non tengono vergogna).
Ma pesando accuratamente, sono ancor più scemi che furbi.

grazie Amfortas e saludos
Solimano

Barbara Cerquetti ha detto...

Caro Amfortas,
io sono stata una bambina teledipendente.
Quando la scatola magica si accendeva io rimanevo incollata allo schermo finchè non tornava mamma dal lavoro e sgridava mia nonna per avermi lasciato a "imbambolare".
Però quello che ricordo ora (erano gli anni ottanta) sono cartoni animati fantastici (la mia generazione ne è stata segnata - ci sono schiere di nostalgici di ufo robot, me compresa) documentari sugli animali (per anni ho voluto fare la biologa marina, ma non ci sono riuscita), programmi carini (Doppio slalom, Il pranzo è servito, Bis) mentre quello che mi sconvolgeva era il Telegiornale (bambina ipersensibile verso la realtà, truculenta verso la finzione).
Adesso invece mi sembra un grande immondezzaio, non la guardo più, nè la faccio guardare ai miei bambini.
A volte mi chiedo: sarò ipocrita? Faceva schifo anche allora, ma non me ne rendevo conto perchè ero piccola, o si è davvero smerdata (passatemi la parola) solo negli ultimi anni?...

Anonimo ha detto...

Amfortas hai messo il dito sulla piaga. Hai descritto benissimo la situazione TV. Forse sei stato troppo buono sul discorso "giustiza" e hai dimenticato i processi in diretta, i sondaggi del tipo: per voi è colpevole o no? Non so cosa volesse dire nel suo sproloquio Baricco (che tra parentesi ha avuto un sacco di aiuti dal pubblico a suo tempo, se no non arivava mica dove è arrivato).
Spero che volesse dire cha la televisione sarebbe da buttare via e rifarne un'altra... altrimenti dire che la televisione è educativa è folle...
Ma sembra che ultimamente se non si "sentenzia" non si è...
Un caro saluto
Giulia

Solimano ha detto...

Tempo fa, ho pubblicato sul Nonblog di Habanera le mie Trentadue buone ragioni (per guardare la televisione). Mi sono riletto stamattina e in gran parte concordo ancora con quello che avevo scritto.
Se riesco a mettere il link nel commento, mi trovate qui

saludos
Solimano

mazapegul ha detto...

Un pezzo di gran bravura!
Pur non possedendo la TV, mi piace leggerne i resoconti (e amavo Blob, ma ho dovuto rinunciare).

Anonimo ha detto...

Per deformazione professionale ho guardato la prima puntata dello sceneggiato su Puccini, e non ho neanche voglia di scrivere un post semiserio DI SCHERNO sul mio blog.
Credo, dopo aver letto la prima tornata di commenti, che il problema della Tv (e in questo Baricco ha ragione, ma gli torna comodo)sia lo stesso che affligge la società in generale e cioé affossare tutto verso il basso.
Chi ha vissuto un po', anagraficamente intendo, non può notare che il vecchio sceneggiato degli anni 70, sempre sulla vita di Puccini, era molto più ben fatto.
Non è questione di attori o altro, c'era una cura che oggi non esiste più.
È così, non mi stancherà mai di ripeterlo, anche nella vita quotidiana.
Chi lascia standard alti di comportamento è emarginato e quasi vilipeso: vale per le amicizie, per le passioni, per lo studio, per tutto.
Ho sentito per caso una vecchia intervista di Montanelli, qualche sera fa, si parlava di scuola.
Quando si rimpiangono i tempi antichi, è vero, si rimpiange anche la propria gioventù...però resta il fatto, a mio parere evidentissimo, che la scuola una volta forse non era un granché, era nozionistica e tutto ciò che volete, però ti insegnava a formarti un carattere e poi, forse, anche una cultura di base.
Sapevi che se non studiavi, almeno un pochino, avresti ripetuto l'anno, non c'erano alternative.
Forse sono solo considerazioni demagogiche, le mie, non so.
Ma vedo che per esempio Barabara la pensa, sostanzialmente, come me.
Non mi piace citarmi, ma per amor di discussione, rimando anch'io come ha fatto Solimano a un vecchio post in cui dico come la penso sulla TV e su come abbia, purtroppo, contribuito allo sfascio che abbiamo intorno.
La penso ancora così, anzi, ogni giorno è peggio.
Se avete voglia e tempo, LEGGETELO QUI.
Ciao a tutti e grazie per la simpatia con la quale mi seguite.
(Solimano, sono d'accordo con quasi tutti i tuoi 32 motivi, in particolare sulla Valori e sul vecchio Benigni, destabilizzante a quei tempi e oggi ridotto alla foglia di fico di se stesso)

Anonimo ha detto...

Il pezzo Am è bellissimo ma mi fa venire l'angoscia. E riflettevo che scritti, i testi, sono molto più impressionanti del parlato. Purtroppo. Questo usa la Gialappa's per prendere per i fondelli i vari personaggi: scrive ciò che dicono. Se la tv avesse i sottotitoli fose non sarebbe così seguita.

Ho letto la classifica di Solimano che condivido in buon parte:

Pinocchio,Begnini in televacca,Blob anche adesso,Manfredi, Panelli, VALORI, i Guzzanti padre escluso, Chiari,Zingaretti (lo sposerei domani) Ferri, Fo, Jannacci,Ferrara purtroppo ma tant'è,Cevoli,Zeri,Daverio

e aggiungerei:

I fratelli karamazov, Giamburrasca, E le stelle stanno a guardare, David Copperfield,il Trio, I Giancattivi, Maigret,La tv delle ragazze, Tunnel, Minoli,Correva l'anno e gli Angela.

Concordo su come si stava meglio un tempo, televisivamente parlando, e non solo.
I vecchi sceneggiati di una volta, tratti da ottimi libri non hanno nulla a che vedere con le fiction di adesso.
Ma ci ricordiamo chi recitava allora? Erano tutti attori di alto livello. Io mi ricordo ancora intense inquadrature in bianco e nero, con pause interminabili, senza musichette insulse in sottofondo, per non parlare delle risatine finte...
Bellissime.

Ecco perchè qundo vedo le Marie, ma soprattutto quando sento che le Marie sono prese per oro colato mi si accappona la pelle.
Però io sempre mi chiedo: perchè quando era il momento di fare qualcosa non è stato fatto?
E mi arrabbio ancora di più, se possibile.

Baricco ha ragione, perchè ormai la tv è dio, per tutti.
Che si comincia far qualcosa perbacco!

zena ha detto...

Io non riesco a perdonarla, la televisione: sarebbe davvero uno strumento per guardare lontano, se non stesse naufragando in questo salottare sguaiato e
volgare.
Almeno poter guardare qualche vecchio film: invece no, solo reality anatomici.
Ciao e grazie per questo tuo pezzo.

Habanera ha detto...

Ricordo che lo sceneggiato sulla vita di Puccini mi piacque molto. Se non sbaglio l'attore principale era Alberto Lionello e la scenografia era molto ben curata.
E poi naturalmente c'era la sua musica, tanta musica, ed io, pucciniana sfegatata, andavo completamente in estasi.
Altri tempi.
Però almeno un'occhiata per vedere la differenza con quello di oggi la darei volentieri. Cercherò di ricordarmene alla prossima puntata.

Grazie, Mr. Amfortas
H.

Ermione ha detto...

Leggo ora il tuo post, Amfortas. A volte mi sorprendo io stessa delle scempiaggini che sto seguendo, anzi non seguendo, guardando passivamente direi. Non mi capita spesso, ma a volte resto lì imbambolata, solo perché sono stanca e mi devo un po' stravaccare in poltrona. Quindi ho visto trasmissioni, scampoli di trasmissioni, assai simili a quella che descrivi. Stessi personaggi, stesse chiacchiere, stessa merda.
In verità io guardo spesso la TV, scegliendo con cura quasi solo film; e in particolare Iris, della odiata Mediaset, è un canale sul digitale terrestre che trasmette solo moltissimi film, opere e teatro.
Le 32 buone ragioni di Solimano sono in gran parte anche le mie ragioni, a parte Nancy Brilli (!) e Ferrara, che però ora sembra scomparso. Soprattutto quello che rendeva bella la TV di un tempo erano gli sceneggiati, curatissimi, ben recitati e ben girati. Io ricordo in particolare Ritratto di Signora, con Nando Gazzolo e Ileana Ghione. E poi, dato che non sono giovanissima, Giovanna, la nonna del Corsaro Nero; un piccolo capolavoro.

Anonimo ha detto...

Habanera, lo sceneggiato su Puccini non l'ho visto.
Non ti dico cosa ne pensa chi l'ha visto...
zena, io non perdono neanche le persone, ormai, figuriamoci la televisione...
Silvia, Baricco e ragione nella stessa frase?
Sottolineo in rosso! :-)
Arfasatto, la visione passiva della TV è l'unica accettabile, quasi sempre.
Lo faccio anch'io, ogni tanto.
Io guardo qualche telefilm e il canale Classica di Sky, che è spesso un'isola felice.
Ciao :-)