mazapegul
Ispirato da Roby, ho provato a "lavare" delle frasi immergendole, magari più volte, in una lingua diversa mediante un programma di traduzione online.
non credeva a quello che vedeva
he/she didn't believe in what he/she saw
lui/lei non credei in quello che lui/lei la sega
***
cacciava urla terribili
it chased it howls terrible
inseguì ulula terribile
it pursued it howls terrible
perseguì ulula terribile
***
la mamma la lasciava andare al giardino da sola
it left it the mother to go alone to the garden
gli ha lasciato la madre per andare da solo al giardino
it has left the mother in order to go alone to the garden
ha lasciato la madre per andare da solo al giardino
***
la terra gira attorno al sole
the earth turns around the sun
la tierra vuelve el sol
la terre retourne le soleil
la terra torna il sole
the earth returns the sun
la terra restituisce il sole
la terre rend les seules
the ground only returns
las vueltas de la tierra solamente
les retours de la terre seulement
i ritorni della terra soltanto
mercoledì 7 gennaio 2009
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8 commenti:
Magnifico!!! (pronunciato Magh-nifico, come fa George Clooney in uno spot in tv)
La mia prof di francese, in terza media, ci metteva in guardia dai tranelli delle apparenti somiglianze fra italiano e francese raccontandoci la storiella del viaggiatore ritardatario (italiano) che alla Gare de Lyon rincorre il treno gridando al capotreno (francese) affacciato al finestrino: FERMEZ, FERMEZ!!! E quello, infatti, bello tranquillo richiude ermeticamente il vetro... Perchè FERMER vuol dire CHIUDERE, non FERMARSI!!!
Roby
Màz, a volte risciacquare i panni nell'inglese col traduttore automatico permette di fare un passo in avanti: c'è una bella differenza fra il maternalismo de "la mamma la lasciava andare al giardino da sola" all'assunzione di reponsabilità de "ho lasciato la madre per andare da solo al giardino".
saludos
Solimano
Splendido!! Questi post sulle traduzioni lanciati da Roby mi divertono moltissimo. Avevo già riso in cuor mio sui risultati che si ottengono dai traduttori online, ma questi tuoi esempi sono davvero carini.
Sulle somiglianze trabocchetto del francese con l'italiano non posso non ricordare la stupenda scena di Alberto Sordi agli esami di francese in Guardia, guardia scelta ecc.: deve tradurre "Il giardino di mia zia è pieno di fiori", la zia in francese è "tante", ma lui prova con zie, szi ecc. Da par suo, ovviamente.
Senza bisogno di ricorrere al traduttore automatico, da perverso melomane, mi ricordo dell'inglese di Pavarotti, o di Franco Corelli.
Eravamo a livello degli svarioni in latino che si sentono ancora in giro, specie tra i giornalisti ed i politici più colti.
"Mademoiselle, voulez-vous un gateaux avec les ALBICOCK?"
Così chiedeva alla mia allora fidanzata francese un ristoratore italiano di PARIGI (!!!), da cui la mia d'allora fiamma m'aveva portato con materna cura e gallico orgoglio.
Mi parve strano, in quell'occasione, fare da interprete -col mio francese!- tra due francesi.
Caro Nicola, magari le albicoque à la coque sono un dolce buonissimo e volevano fartelo assaggiare.
Già il nome mi ispira: albicoques non lessate ma appena scottate, sciroppate ma non troppo...
Rileggendo una vecchia annata di Linus (1967) ho trovato due errori clamorosi che anch'io che non so il francese ho rilevato, e sono opera addirittura di Oreste Del Buono: "canard" tradotto con "canarino". Non solo nel fumetto di Copi, ma anche nell'articolo del mitico OdB...
Mi sono proprio divertita e ho rammentato le buffe frasi in milanese che diceva mia madre e che somigliavano tanto al francese.
Esempio:siamo su una nave e l'elegante signora francese patisce il mal di mare come il signore milanese che le sta accanto. Lui si asciuga la fronte con un grosso fazzoletto e la signora esclama continuamente: "parbleau! parbleau!". Spazientito, lui si volta ed replica: "Sciura, par bleu, ma l'è rüss!" (traduzione: signora, sembra blu, ma è rosso).
;-p
:)) Che carino, simpatico post e pure i commenti...
E penso a quando devo armeggiare con documenti in tedesco...Non vi dico cosa ci salta fuori.
Poi telefono a Giuliana C. e il mondo mi si rischiara.
Lei è il mio traduttore automatico preferito.
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