sabato 24 gennaio 2009

Non ti scordar di noi

Sgnapis

Un disegno di Dario Fo

E come potrei dimenticarmi di voi, ma...
Ci son stagioni in cui non vengon le parole, nè i pensieri albergan più di tanto.
E tutto ancor da dir, sembra già detto, e tutto ancor da amar, sembra già amato.
Ma chi,
ha osato oltre confine e regole ha infranto,
vola al cuor gentile, passando dall'incanto.

E gnacche alla formica

Io t'amo pia cicala e un trillargento
ci spàffera nel cuor la tua canzona.
Canta cicala frìnfera nel vento:
E gnacche alla formica ammucchiarona!

Che vuole la formica con quell'umbe
da mòghera burbiosa? E' vero, arzìa
per tutto il giorno, e tràmiga e cucumbe
col capo chino in mogna micrargìa.

Verrà l'inverno sì, verrà il mordese
verranno tante gosce aggramerine,
ma intanto il sole schìcchera gigliese
e sgnèllida tra cròndale velvine.

Canta cicala, càntera il manfrore,
il mezzogiorno zàmpiga e leona.
Canta cicala in zìlleri d'amore:
E gnacche alla formica ammucchiarona!


Fosco Maraini - Gnòsi delle fanfole - 1994


Buon fine settimana:)

7 commenti:

Solimano ha detto...

Silvia, à la guerre comme à la guerre, senti questa:

Il giorno ad urlapicchio

Ci son dei giorni smègi e lombidiosi
col cielo dagro e un fònzero gongruto
ci son meriggi gnàlidi e budriosi
che plògidan sul mondo infrangelluto,

ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini,
le nuvole buzzìllano, i bernecchi
ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;

è un giorno per le vànvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui m'hai detto "t'amo per davvero".

Fosco Maraini


grazie e saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

La conosco, infatti l'avrei postata volentieri perchè è bellissima, ma con questo inverno rigido ho pensato alla cicala, canterina sì, ma morta di fame:)

Ermione ha detto...

Beh, come non riportare, allora, anche il famoso ed ineguagliabile Lonfo?
IL LONFO

Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce,
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.
È frusco il Lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa legica busia, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui, zuto
t' alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

Tra l'altro su Youtube c'è questa lettura godibilissima di Gigi Proietti, puoi vederla qui: http://www.youtube.com/watch?v=Bsb52rkn2hk

Giuliano ha detto...

Fosco Maraini è stato così bravo che ci ha lasciato anche delle figlie belle e intelligenti. Chissà come si fa ad essere così...Io ci ho provato, non è mica facile.

Roby ha detto...

Conoscevo un po' Maraini, ma non sapevo nulla del suo talento poetico-immaginifico. Una sorpresa piacevolissima!

Zimpagi e zirlecchi a tutti, e specialmente a Sgnapis!

Roby

Anonimo ha detto...

Giuliano non ti abbattere che vai benissimo così come sei:)
Maraini era una mente fervida e poliedrica e se del Lonfo, come ha postato Arfasatto ne esiste versione irresistibile di Proietti, è Il giorno ad Urlapicchio la mia preferita perchè ha una musicalità festosa che delizia l'animo. Con le dovute differenze lo associo al grande Fo che tanto amo, di cui ho postato infatti(con fatica e poi mi ha aiutato Solimano altrimenti ciccia) il disegno in alto, tratto da una raccolta di favole che Dario ha illustrato con talento.
Per cui non mi rimane che augurarvi una vita carmidiosa e prodigiera:)

Habanera ha detto...

Sono deliziata da questo post di Silvia e dalle aggiunte nei commenti di Solimano e di Elena.
Il giorno ad urlapicchio lo conoscevo già ma non mi stancherei mai di rileggerlo; gli altri li ho scoperti soltanto ora ed è stato bello scoprirli.
Grazie!
H.