lunedì 5 gennaio 2009

I bambini dimenticati

Giulia


L’immensa malinconia, la tristezza profonda dei loro occhi occhi, la paura che li accompagna ogni giorno, ogni notte. Le ferite aperte che si porteranno dentro per aver troppo sofferto, la loro infanzia negata, il loro grido inascoltato.
Esclusi dal ritmo del tempo, dai colori delle stagioni, dallo scintillio del cielo stellato, dal rumore gioioso di giochi innocenti sovrastato dal frastuono delle bombe e degli spari.
Toccati dal gelo dell’indifferenza, guardano e sperano che qualcuno li veda. Guardano e aspettano un sorriso, una mano protesa. Ma davanti a loro solo uomini che urlano o donne che piangono.
E nelle loro mani affilate stringono una matassa di illusioni.
Forse vorrebbero essere come la bambina disegnata da Banksy nell'agosto del 2005 nei murales da lui realizzati sulla barriera di separazione israeliana, costruito dal governo israeliano nei territori occupati della Cisgiordania.O vorrebbero che quel muro si squarciasse per ritrovare l’azzurro di paesi lontani…
O forse vorrebbero poter giocare con i soldati e invertire i ruoli

I bambini sono per definizione innocenti sempre… Un giorno chi crescerà, cosa diventerà?
Tutti i bambini hanno diritto ad un futuro sereno ovunque posino i loro piedi sulla terra.

5 commenti:

Giuliano ha detto...

Banksy è un grande pittore, in queste cose è insuperabile. Non conoscevo queste sue opere, e a dire il vero mi sono sempre ripromesso di cercare qualcosa ma non l'ho mai fatto.
Al di là della tragedia e dei pericoli che ne deriveranno anche per noi (speriamo di no, fin qui ci è andata bene), una piccola riflessione sull'Arte: che in questi casi ritrova una sua funzione d'essere e non è solo un passatempo per imbrogliare i ricchi.

Roby ha detto...

Le riflessioni di Giulia mi sono rimaste dentro (specialmente quella "matassa di illusioni" stretta in mano... che immagine!!), così come i murales di Banksy.
Grazie: una tristezza infinita ma anche la consapevolezza che certe cose NON dovrebbero essere PIU' permesse!!!

Roby

Solimano ha detto...

Veramente belli questi murales alla trompe l'oeil. Non li conoscevo e neppure conoscevo il nome del pittore. Può darsi che servano di più di tante eterne chiacchiere e trattative che non approdano mai a niente. Almeno, aumenta la consapevolezza sia degli uni che degli altri.

grazie Giulia e saludos
Solimano

Ermione ha detto...

Giulia, fai sempre delle considerazioni così profonde e commosse...anche io sono lacerata dalla vita (ma è vita?) che fanno questi bambini, che fanno tutti i bambini nei paesi dove c'è guerra morte distruzione. Non so immaginare argomento più forte contro la guerra degli occhi pieni di dolore e di paura dei bambini.

Mai sentito Banksy, ora vado a cercare notizie. Grazie.

mazapegul ha detto...

Il conflitto israelo-palestinese vede i bambini, soprattutto quelli palestinesi, come ostaggi. E' un conflitto quantomai "adulto": le opposte retoriche dei combattenti hanno a che fare con un mondo di soli adulti, di cui i bambini sono vittime collaterali, al peggio, o a cui i bambini si devono conformare, al meglio.
Gli adulti che oggi si scontrano sul campo di battaglia erano bambini-vittime dello stesso conflitto quindici anni fa, e lo stesso si puo' dire dei loro genitori.
Il lutto di oggi, temo, NON sara' elaborato, le sue cause (visibilissime) NON saranno prese in nessuna considerazione.
Così temo che vada. Ma spero di sbagliarmi su questa cosa importante, come tante volte mi sono sbagliato su quelle poco importanti.
Grazie Giulia,
Maz

PS A Natale ho regalato a mia nipote, che fa l'artistico, proprio un libro con graffiti e altre estemporaneita' di Banksy, che non conoscevo ficnhe' un gentile libraio non m'ha indirizzato verso il volume. Le immagini del post contribuiscono non poco a rafforzare questo recente incontro. Grazie ancora a Giulia.