giovedì 25 dicembre 2008

Palle e palline

Roby


-Tesoroooo!!!!! C'è la zia Felicita al telefono che vuol farti gli auguri! Vieni!-
-Maccheppalle... ora m'attacca un bottone con la solita storia che non ci vediamo mai, che ci sentiamo solo a Natale... Vecchia arpìa, lei e quel gufo impagliato del marito!-
-Amore, che parole sono queste? E' festa, dobbiamo stare allegri e volerci bene!-
-Già, bene un corno: mai che ci abbiano dato una mano, quei due, quando abbiamo avuto bisogno! Bravi solo a sputar sentenze... Quasi quasi ora gliene dico quattro!-
-Gianfilippo, falla finita. E' NATALE: si deve essere BUONI per forza!!!-
-Ermenegilda, ripeto: CHE PALLE!!!!.... Sì, pronto? Oh, zia carissima, come va? E lo zio Pierugo, sempre in gamba, eh? Ancora tanti tanti cari affettuosi auguri da tutti noi...-

2 commenti:

Solimano ha detto...

E qui me la gioco bene. Sotto le feste, è comodo, aver fama di Burbero Punto. Non rompono con telefonate del genere, se ne stanno nascosti, appunto perché hanno paura che il Burbero Punto li maltratti proprio il giorno del Santo Natale. Mi addolcisco solo a Ferragosto, chissà perché, forse perché non telefona nessuno, a Ferragosto Ma la più bella di queste telefonate è quando lei dice per telefono alla zia: "Adesso ti passo Gustavo che ci tiene assolutamente a salutarti..." e Gustavo che si sbraccia a dir di no a braccio pieno come se facesse delle segnalazioni navali.

saludos y besos, gemellina
Solimano

Giuliano ha detto...

Io col telefono ho un rapporto pauroso. Per me il telefono serve solo per dire "arrivo alle cinque", o cose del genere. In genere, se mi lasciassero fare, una telefonata con me durerebbe intorno ai trenta secondi. Cosa che mi ha creato enormi problemi di relazione, del genere "quando ti telefono mi sembra che ti dia fastidio", che poi per fortuna c'erano gli incontri di persona, ma alla fine conta sempre di più parlare.
Mah!