lunedì 24 novembre 2008

San Prospero

Sgnapis


San Prospero ha portato la neve quest'anno anzichè la nebbia, che fece calare fitta e compatta nel lontano 452 impedendo così ad Attila di distruggere la città perchè non la vide.
Ho fatto in tempo ieri, che era una bellissima giornata di sole, a passeggiare in centro in occasione della sagra dell'agricoltura e ho comprato una verza e un cavolo di oltre due chili.
Mentre tornavo al parcheggio, sotto i portici di San Pietro, notavo come la gente mi guadasse incuriosita buttando lo sguardo alle mie borsine trasparenti dal contenuto inconsueto. Invece io ero molto orgogliosa di portare a passeggio tali meraviglie di semplicità e bellezza.
Oggi ho cucinato la zuppa di cavolo col pepe nero e questa sera farò i verzini con le costine di maiale.
Ha fatto bene San Prospero a portare la neve oggi. Tra i profumi della terra e il tepore di casa, mi dedico alle cose che amo di più.

13 commenti:

Giuliano ha detto...

Oh! Il cavolfiore dà una gioia infinita. Sono buoni tutti, quello bianco quello verde e quello viola, che io chiamo "marziano" per la forma dei coni.
E' vero che quando si cuoce non lascia dietro un buon odore, ma poi che bello!!

Roby ha detto...

Sgnapisuccia mia, se te ne avanza un po', di quella meraviglia, mandamela fermo-posta.. ma sigillata bene, sennò i postini si lamentano dell'odore (a me però piace anche quello)!!!

Gnam-gnam!

Roby

Habanera ha detto...

Appena ho letto questo post ho aggiunto subito cavolfiore e costine di maiale alla mia lista della spesa.
Il cavolfiore mi piace in tutti i modi ma in particolare (quello bianco) gratinato in forno con besciamella e parmigiano.
E le costine, oh, le costine!
Mi hai fatto venire una voglia che non so come farò a resistere fino a domani...
H.

Anonimo ha detto...

Chissà perchè avevo la certezza che a scrivere certe cose si sarebbero scatenate le papille gustative dei lettori:)

@Giuliano quello viola mi piace moltissimo osservarlo proprio per quanto è bello. Io è tutto il giorno che cucino e in casa non si sente nulla, basta lasciare accostata la porta a vetri un centimetro e chiudere la porta della cucina. E poi facendolo a vapore non risulta così impregnante.

@Roby la zuppa te la manderei volentieri perchè è venuta davvero buona. Se avessi avuto voglia avrei potuto fare i mini gnocchetti di farina gialla da cuocerci dentro. Non è un piatto leggerissimo, però se non si mette il lardo fresco alla fine risulta molto digeribile. Diventa un'altra cosa però. La prossima volta va bene cara? E sigillata bene che i postini anzichè lamentarsi per l'odore la mangerebbero tutta:)

@Haba vuoi un po' delle mie? Volentieri. Sono venute bene:)
Poi se ti va, mi racconti come le cucini tu. Il cavolfiore gratinato è molto buono, il parmiggiano poi è assai ruffiano. Crea una crosticina deliziosa...
Per fortuna che ho già cenato.
Ciao:)

Anonimo ha detto...

Silvia, dammi le due ricette, te ne prego. La domenica vado al mercato dove c'è un vero contadino che vende le verdure di stagione, e in questo periodo ha cavoli e radici di ogni sorta ma non so mai come cucinarli/e. Io il cavolfiore lo compro pure ma non so mai come farlo e finisco o col bollirlo, farlo gratinato come Antonella, o col metterlo nell'insalata!

Giuliano ha detto...

Mia mamma ha imparato a metterci le acciughe, come fanno i piemontesi (nel cavolfiore bianco gratinato).

Solimano ha detto...

Oggi è martedì, e c'è il camion della frutta in Via Leopardi, a duecento metri da qui.
Antonio, il fruttarolo leghista, si è modernizzato: ha anche i cavoli verdi, che sono di stazza media o piccoletta. Buoni, ma il cavolo deve essere come nella foto che ha messo Silvia. Finestra socchiusa (perché l'odore è quello cha è), cottura semplicissima, bollito senza allungare i tempi e olio e sale sopra. Gnam gnam, mo' son cavoli nostri.

grazie Silvia e saludos
Solimano
P.S. Mica come l'odore e il sapore dei I cavoli di Mosca, una Novelletta degli Odori che però mi è molto piaciuto scrivere. Spero solo che in Russia mangino meglio di allora.

Anonimo ha detto...

Sabrina eccoti subito le due ricettine molto semplici:

Zuppa 4 pers: 1 cavolfiore bianco come nella foto (mi è venuta anche decente) 3 patate grosse come un'arancia da spremuta, 1 cipolla bianca grande come le patate e 1 bionda anche questa non molto grande,uno spicchio di aglio sale e pepe nero in grani e in polvere.
Mezza gamba di sedano fresco. Parmiggiano grattugiatto fresco un cucchiaio scarso se uno lo desidera. Lardo rosa fresco macinato e/o olio di oliva. Aglio.Crostini al forno sfregati con aglio tagliati a dadini. Dado o brodo vedetale preparato con i soliti odori (carota, cipolla, sedano, prezzemolo, spicchio aglio)
In un tegame fai soffriggere la cipolla bionda tagliata fine fine e uno spicchio di aglio in un "mandarino" di lardo fresco o olio di oliva a seconda delle preferenze. A parte cuoci a vapore il cavolfiore,le patate, la cipolla bianca e il sedano. Puoi anche bollirle in poca acqua e tenere la stessa acqua come brodetto. A cottura ultimata metti le verdure dentro al soffritto e frulli il tutto allungandolo con il brodo vegetale, salando q.b. pepe nero in grani. 5 min. di cottura ultimata, spolveri con pepe macinato fresco e un'ombra di olio di oliva. Per chi lo desidera i crostini con aglio. Altrimenti io taglio a tocchetti il parmiggiano/reggiano e ne metto alcuni per ogni piatto.
Una cosa analoga la puoi fare anche con i carciofi e mettendo il pecorino stagionato. è squisita.


La verza invece la uso per avvolgere. Per cui ti scriverò la ricetta degli involtini con le costine ma domani, perchè sono già terribilemente in ritardo. Scusami:)

Giuliano mi scrivi la ricetta della tua mamma per favore? Grazie

Solimano I cavoli di Mosca la trovo anche qui? La leggerei molto volentieri:)

A presto e buon appetito.

Giuliano ha detto...

Silvia, niente di particolare: sarei capace di farlo anch'io.
Il cavolfiore bollito si fa passare in padella con aglio, olio e i filetti di acciughe ben dispersi dentro l'olio.
Due filetti o tre, secondo come piace: l'acciuga deve sentirsi ma non deve sovrastare il sapore del cavolfiore. A me piace trovare i pezzetti d'aglio, non so a voi.

Anonimo ha detto...

grazie Silvia, domenica lo faccio e poi ti dico!

Solimano ha detto...

Silvia, "I cavoli di Mosca" è la Novelletta degli Odori numero 12, l'ho già messa in Biblioteca. Adesso che mi ci fai pensare, nelle Novellette di odori gastronomici ne ho messi altri: i tortellini, la baguette, le paste alla crema, il culatello, il mosto, le mazze di tamburo (funghi), le caldarroste, le erbe aromatiche, persino l'olio di fegato di merluzzo (puah!). Non ci pensavo né li programmavo, ogni due giorni veniva un odore da raccontare. A volte ci si diverte proprio, a scrivere.

saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

@Mille grazie Giuliano. Lo farò.

@Solimano devi perdonarmi la distrazione. Le ho trovate le novellette e ho cominciato a leggerle. Son deliziose:)Tu scrivi molto bene, per noi è un piacere sguazzare nei profumi che racconti.

@Sabrina le costine con la verza te le scrivo in privato. Non voglio fiaccare i presenti.

Buona notte a tutti:)

Anonimo ha detto...

eccomi qui: sentivo questo profumo stamattina:)

c'è una ricetta di mia nonna che anoi piace tanto.
Si tratta di far saltare in aglio e olio sia cavolfiore bianco sia finocchio, prima lessati un po' e poi fatti a tocchetti grossolani.
Han da salarsi e dorarsi, poi un cucchiaio di salsa di pomodoro buona...
C'è un bel prestito fra cavolo e finocchio e reciproca gentilezza:)
saluti e saluti
zena