domenica 9 novembre 2008

Il vecchio e il cane

Sgnapis


Un vecchio, aveva un cane: Razzo. Si facevano compagnia a vicenda perché erano soli al mondo.
Il cane fedele, obbediva ai comandi dell’anziano militare che lo nutriva bene. Quando il vecchio si addormentava sulla poltrona vicino al camino, gli si avvicinava piano e gli appoggiava il muso sulla gamba, senza svegliarlo però, perché lui non era incline alle smancerie e avrebbe potuto anche arrabbiarsi e castigarlo.
Si facevano compagnia il vecchio e il cane, ma ognuno al suo posto.
Venne un giorno che l’anziano stette molto male e lo dovettero ricoverare in ospedale.
Di Razzo, rimasto solo, se ne occupò subito una famiglia che viveva nei pressi della casa del colonnello.
Era una famiglia povera ma allegra, con due bambini che amavano correre a perdifiato lungo la via che portava alla cava. Spesso col cane dividevano il misero pasto e il pagliericcio fatto con foglie di granoturco.
Per molti giorni del vecchio non ne seppe nulla, finché arrivò un giovane militare che chiese di un cane di nome Razzo, di proprietà di un vecchio colonnello che viveva in un ospizio e che voleva rivedere il suo cane.
I bambini ormai molto affezionati all’animale e timorosi che il ragazzo lo volesse portar via, subito dissero di non saperne nulla, ma poi convinti dalla mamma, lo seguirono con Razzo al guinzaglio.
Arrivarono nel verde giardino di una grande casa, dove un signore coperto da un panno a grandi quadri verdi e rossi, dormiva su una sedia a rotelle. Razzo lo riconobbe subito e corse verso il padrone per arrestarsi di colpo a pochi centimetri dalla sua gamba. Piano appoggiò il muso. Il colonnello si svegliò subito, allora il cane indietreggiò di colpo.
:- Razzo, Razzo mio, disse il colonnello allungando le braccia, Vieni dal tuo padrone. Ma il cane si allontanò.
:- Razzo, urlò il vecchio, Vieni qui!
:- Si chiama Argo adesso, signore. Dissero in coro i bambini.
Il cane si girò, guardò il vecchio per l’ultima volta e tutti e tre corsero oltre la grande siepe.

4 commenti:

Roby ha detto...

Da un lato sono addolorata per il vecchio, più solo che mai. Dall'altra sono contenta per il cane, adesso circondato dal calore che prima gli mancava.

La vita ha spesso due facce, no?

Ciao, sgnapis. Buona domenica anche a te.

Roby

Anonimo ha detto...

Una storia un po' triste. Penso a quel vecchio e fa paura pensare alla solitudine in cui sarà sprofondato. Giulia

Anonimo ha detto...

@Infatti Roby la vita ha sempre due e più facce. Forse per questo è terribile e meravigiosa al tempo stesso. Buona domenica anche a te:)

@E' vero Giulia, a modo suo era una persona di cuore. Peccato che l'educazione e il carattere lo costringessero dentro a rigidi schemi. Ciao:)

Habanera ha detto...

Che cosa triste. Non riesco ad immaginare che un cane possa disconoscere il suo padrone.
Non per la mia esperienza almeno, e di cani ne ho avuti tanti.

Ciao, Silvia cara. Un bacione
H.