mercoledì 26 novembre 2008

IL CAVALLO DI TROIA

Barbara

Per quanto riguarda l'educazione della nostra erede io e Franti abbiamo scelto una linea di condotta che definirei "anti modello dominante".
Mi spiego: siccome non abbiamo piacere che la pargola cresca pensando che la massima aspirazione di una donna sia sposare un calciatore burino e cambiare il colore dei capelli tre volte al mese cerchiamo con tutte le nostre forze di metterla a contatto con le alternative.
La perfida amichetta Aurora ti insegna tutti i nomi delle Winx? Vabbè, a casa però leggiamo "La regina della neve" di Andersen e i Peanuts.
Dai nonni vedi Striscia la Notizia (sgrunt)? Ok, ma a casa nostra guardiamo "Il castello errante di Howl".
Quindi diciamo che le linee guida erano: non proibire (se no si genera la curiosità e l'attrazione)ma lasciare cortesemente fuori dalla porta ciò che non gradiamo.
Ho scritto "erano" perchè da ieri tutto questo sistema sta scricchiolando.

Zia Iaia ci ha regalato Pepi.
Pepi viene direttamente dal negozio di giocattoli più esclusivo di Manhattan, New York, USA.
Pepi è l'unica bambola di pezza al mondo ad essere anoressica e stangona, ha lo smalto "sbrilluccicoso" sulle unghie dei piedi, l'ombretto col glitter, le labbra a canotto ed è corredata di un guardaroba da teen ager che manco Britney Spears se lo sogna.
Pepi si mangia le Bratz a colazione.
Per Pepi le Barbie sono delle collegiali sfigate.
Pepi incarna la Bibigirl di Momo meglio di quanto l'avesse mai immaginata Michael Ende buonanima.

Sofia Luna l'ha agguantata appena l'ha vista e non se ne è più separata, nemmeno per andare a dormire.
La mia unica consolazione?
La piccoletta ha buttato via tutti i vestiti lasciando Pepi ignuda. Il suo commento è stato: " è mejo co' le chiappette di fori" (è meglio lasciarla con il sederino nudo).
Che mi diventi una piccola naturista?

Il cavallo di Troia nel film L'Odissea (1968) di Franco Rossi

5 commenti:

Fulmini ha detto...

In attesa di diventare nonno (della figlia grande, beninteso, non della piccola) mi alleno immaginando cosa farei io in questi casi. Vediamo... Forse, senza dire niente, metterei sul tavolo da cucina, aghi, fili, panni variopinti e costruirei una bambola di pezza. Cor culetto ar vento, off course.

annarita ha detto...

Insistete nella vostra linea educativa, mi sembra che la piccola dia già buoni risultati ;-)

Solimano ha detto...

Da bimbetto, la storia che è "mejo co' le chiappette de fori" non l'ho imparata, sia perché non giocavo con le bambole, sia perché già nelle chiappette coperte si annida l'insidia demoniaca, figuriamoci in quelle "de fori". Il che ha voluto dire che durante l'adolescenza ho dovuto fare dei corsi di recupero, soprattutto serali, e a malincuore ho constatato che il mondo è pieno di insidie ben più pericolose delle eventuali "chiappette de fori".
E' un argomento su cui il blog del cinema mi rende ogni giorno più informato, anche se ovvie ragioni di verecondia generalmente mi impediscono di informare dettagliatamente i visitatori del blog. Non me la sento, di inventare una vista logica: "Le chiappette nel cinema", anche se ci sarebbe solo l'incertezza della scelta. Bisognerebbe fare come IMDb, la Bibbia dei cinefili, che ha categorie e sottocategorie serissime: nudo frontale, nudo di schiena etc etc Ma non possiamo, noi siamo un blog colto, e la cultura ha i suoi prezzi, quindi niente chiappette, salvo eccezioni naturalmente giustificate da motivi cul-turali.

grazie Barbara e saludos
Solimano
P.S. Il cavallo di Troia mi attizzava troppo, quindi ho preso quello del film L'Odissea che nacque come sceneggiato TV, un film che consiglio a tutti, c'è il DVD, e ci ho scritto cinque o sei post.

Roby ha detto...

Barbara cara, anzi carissima,
ho tentato anch'io con tutte le mie forze di portare avanti la linea educativa da te intrapresa con la pargola, ma nel mio caso (detesto ammetterlo) i sogni si sono infranti sulla soglia dell'adolescenza: esattamente quando, dopo anni di scarpe da ginnastica -ottime- comprate al Mercatone della calzatura e di giubbotti imbottiti presi ai saldi della UPIM, la mi'figliola sentenziò: "Io quest'inverno voglio le NIKE-AIR con la banda argentata e il giaccone ESPRIT blu col marchietto in fondo: e se non me li comprate voi" aggiunse, mentre io aprivo bocca per rispondere COLCAVOLOTESOROMIO "li chiedo alla zia A. e alla zia B. per Natale!!!"

Cosa che puntualmente avvenne.

Gran bella invenzione, le ZIE.

(Ma dov'erano le mie, quand'ero piccola????)

Baciottoni

Roby

Barbara Cerquetti ha detto...

Fulmini: non è una cattiva idea. Appena c'ho un pomeriggio libero ci provo.

Annarita: ce la mettiamo tutta.

Solimano: i piccoli stanno sempre un passo avanti...

Roby: rabbrividisco al pensiero dei mal di pancia che mi verranno quando arriverà quel giorno, sigh. Intanto però tego duro.