martedì 18 novembre 2008

E lucevan le stalle...

Amfortas


A Trieste oggi siamo molto impegnati.
Questa sera si inaugura la stagione lirica del Verdi, con la Tosca di Puccini.
Questa mattina c'è in visita il Presidente del Consiglio, non so per quali motivi.
Il percorso stradale attraverso il quale Berlusconi arriverà in città è stato tirato a lucido (succede sempre, con qualsiasi governo).
Gli enti lirici sono in crisi economica e si è deciso che la soluzione migliore sono i tagli al fondo unico per lo spettacolo (succede sempre, con qualsiasi governo).
L'immagine della cultura, la cultura dell'immagine.
Il piccolo calambour a spese di una delle romanze pucciniane più famose è proprio il titolo adatto a questo breve sfogo.

5 commenti:

Roby ha detto...

Almeno fosse un'opera buffa... e invece mi pare proprio una tragedia... o forse una farsa?

Roby

PS: ma non c'è speranza che la bora se lo porti via, "colui"?

Habanera ha detto...

Amfortas, naturalmente non sono addentro ai problemi specifici del settore, se non per quello che posso leggere sui giornali, che non sempre dicono tutto.
Solo ultimamente, seguendo il tuo blog, ho cominciato a farmene un'idea più chiara.
Per quel poco che può valere hai (avete) tutta la mia solidarietà e la mia simpatia.
Buon lavoro! nonostante tutto.
Visitine comprese...
H.

Giuliano ha detto...

Cara Roby, ma Supersilvio è davvero un personaggio da opera buffa: Kaimakan o Pappataci, come nell'Italiana in Algeri.
Però Enzo Dara era molto meglio.
Che ne dici, Amfortas, di Enzo Dara presidente del Consiglio? Almeno ci sarebbe da divertirsi per davvero, altro che cucù alla Merkel.

Solimano ha detto...

A me viene sempre in mente Dulcamara, che è simpatico, a differenza dell'attuale premier, per il quale va però detto che il suo elisir fa miracoli che son noti all'Universo...e in altri siti. Mica brustulini

L'elisir d'amore del Maestro Donizetti è un'opera di filosofia morale profondissima: vi siete mai chiesti perché Nemorino improvvisamente piace a tutte, compresa Adina? Eh?
Diventavo matto dal piacere quando Rossi Lemeni e la Zeani (allora bellissimi entrambi) cantavano le immortali parole del Signor Romani:

Dulcamara
(cava di saccoccia alcuni libretti, e ne dà uno ad Adina.)

«La Nina gondoliera,
e il senator Tredenti,
barcaruola a due voci.» Attenti.

Tutti
Attenti.

Dulcamara
Io son ricco, e tu sei bella,
io ducati, e vezzi hai tu:
perché a me sarai rubella?
Nina mia! Che vuoi di più?

Adina
Quale onore! un senatore
me d'amore supplicar!
Ma, modesta gondoliera,
un par mio mi vuo' sposar.

Etcetera.

Non ci credete, alle Nine gondoliere, finiscono per sposare i Senatori Tredenti (tre denti), pur amando noi. Vabbè. Faremo la barcaruola a tre voci... i triangoli nell'opera lirica! Grande tema.

grazie Amfortas e saludos
Solimano
P.S. E il coro commenta:
Ah! Di patria il caldo affetto
Gran miracoli può far
.
Difatti.

annarita ha detto...

Se l'argomento dei tagli non fosse di drammatica attualità, mi sarei proprio divertita leggendovi :-)