giovedì 23 ottobre 2008

Passeggiata mancata

Solimano
Ieri sera mi ha telefonato il mio amico Silvio, per la passeggiata con chiacchiere nel centro di Monza. E' un po' che non la facciamo, eppure è stata utile: dal Biafra in poi abbiamo trovato una soluzione a tutto, compreso il dopoguerra in Iraq (è stata durissima). Ma gli ho detto no, preso da altre cose. Silvio capisce, non c'è bisogno di squasi, ma è la seconda volta che gli dico di no in un mese. Mi ha anticipato quale sarà il tema della prossima passeggiata: "La crisi attuale, è come quella del '29?" Mi toccherà studiare, perché una soluzione fra l'Arengario e lo spumantino occorrerà trovarla.

Stamattina ci ho ripensato, e ho fatto un piccolo elenco di quello che trascuro per colpa dei blog:
1. Passeggiate con Silvio (e con Claudio, Ottavio etc etc).
2. Le tre ore di matematica settimanali. E' difficile prendere in mano il libro, sono faticosi i primi cinque minuti, ma dopo è una doccia neuronale, autostima a gogò, mi sembra di essere un blogger quasi intelligente (a parte i numeri complessi, che ho preso una bella smusata).
3. Disegnare. Ne sto spiegando i motivi sul Nonblog di Habanera col titolo "Saper guardare".
4. Leggere il Reis di Saramago, la Diceria dell'untore di Bufalino, Colazione da Tiffany di Capote, L'insostenibile etc etc di Kundera (gli ultimi due per il blog del cinema).
5. (omissis)... che vuol dire? (omissis)... più chiaro di così!

Quindi, mi dovrò dare una regolata, a uno come Silvio non si dice di no due volte di seguito. E anche al resto è meglio non dire di no troppo a lungo.

"L'insostenibile leggerezza dell'essere" (1988)
film di Philip Kaufman dal romanzo di Milan Kundera

4 commenti:

Giuliano ha detto...

Sì.è vero: ogni tanto, se non si va fuori si rischia di andar fuori.
L'importante è che finisci bene le Susanne che so che te ne mancano un bel po', e anche tutte le altre robe e le altre cose tue che devo ancora finire di leggere.

mazapegul ha detto...

Io ho appena rimandato le troppe cose da fare, che tanto non avrei fatto oggi (compresa la rifinitura di un post per haba-nonblog), per fermarmi, sulla via da Ingegneria a Matematica, alla chiesa di S. Domenico in Bologna, dove mi sono riguardato un po' delle cose che vi si ritrovano (in particolare, ho cercato tutti gli animali che compaiono nel Martirio di S. Stefano Protomartire, uno di decine di pannelli a intarsio che stanno nel coro della chiesa).

Uscire senza scopo ogni tanto fa bene, soprattutto in questa stagione, che ha le giornate brevi.

Habanera ha detto...

Ma che passeggiare ed... omissare, Solimano!
Sei indietro anche con La grande bua, per non parlare delle Novellette degli odori.
Per i momenti di relax c'è sempre il caminetto e tanti amici con cui conversare.
Certo, il compito di raddrizzare il mondo è impegnativo ma ci si può provare anche qui.
Allo spumantino provvederà sicuramente Roby, chè le basta una battuta delle sue per rendere spumeggiante anche l'aria.
H.

Solimano ha detto...

Giuliano, con la biblioteca vado avanti, ma adagio. Lo so che di Susanne ce ne sono ancora molte, ma che farci, le voglio ammirare pian piano una per una e quando arriveranno le tre di Rubens, chi si schioda più?
Màz, mi hai spiazzato. Il coro di San Domenico lo conosco pochissimo, e sì che le tarsie lignee sono una mia passione. La colpa è di Niccolò dell'Arca (e di Guido Reni, in alto) che mi bloccano a metà chiesa.
Habanera, lo so che sono indietro, mentre Giuliano è più avanti, figurati come andrà quando comincerò con I Bei Momenti. E con Vino rosso e caldarroste.

grazie e saludos
Solimano