giovedì 16 ottobre 2008

"NO POLITICA"

Giuliano
Ieri sera guardavo la partita della Nazionale di calcio, in tv, e a un certo punto è stato inquadrato uno striscione molto grande che diceva: “NO POLITICA”. E mi sono sorte subito due considerazioni. La prima è che questo striscione si riferiva alla chiara e manifesta apologia del fascismo fatta da un gruppetto di tifosi a sostegno della Nazionale, in Bulgaria, sabato scorso. Frasi, slogan e simboli fascisti, uniti al rogo della bandiera bulgara: un fatto deprecato da tutti, che ha portato a questo striscione. Che tutto questo venga tradotto con un “No alla politica” mi suona molto male. In quest’epoca triste, un bel “NO AL FASCISMO” proprio non si riesce a farlo uscire.
La seconda considerazione è che a scuola mi avevano insegnato che Politica deriva da Polis, “città, comunità” in greco antico; e che quindi fare politica era una cosa buona, perché significava occuparsi della propria città e della gente che vi abita. Poi, ovvio, nessuno si sognava di nascondere le cose che non vanno. Questo striscione fa rima con uno slogan sentito in aprile in campagna elettorale, slogan ripetuto più volte da Pierferdinando Casini: “...perché prima della politica viene l’Italia!” (lo slogan più stupido che io abbia mai letto o sentito).
Alla fine della partita, in tv tutti fanno la faccia delle grandi occasioni e si dichiarano profondamente d’accordo con “NO POLITICA”, ritenendolo altamente educativo. E a me non rimane che tirare le mie conclusioni: tristissime, perché ormai si è stabilito che la politica è assolutamente una cosa da evitare, una cosa sporca. Il che non stupisce, visto che fine hanno fatto fare i nostri politici (non tutti, a dire il vero: ma qualcuno sì) a un’inchiesta che si chiamava Mani Pulite.

4 commenti:

Solimano ha detto...

Che Casini dica che prima della politica viene l'Italia è una frase del tutto da Ionesco, visto il personaggio che la dice, che secondo me la sera, quando va a letto, si chiede se politicamente gli conviene staccare da terra prima il piede sinistro o quello destro.

saludos
Solimano

Habanera ha detto...

Ho visto anch'io il NO POLITICA ed ho pensato, distrattamente, che fosse una cosa positiva.
Ma tu mi fai riflettere, Giuliano, e non posso che darti ragione.
La Politica dovrebbe essere intesa come una cosa alta ed allo stesso tempo normale mentre purtroppo lo è solo come prevaricazione e gioco di potere.
H.

Roby ha detto...

E' vero, nemmeno io avevo dato troppo peso a quello striscione: meno male che c'è Giuliano, attento e pronto a trovare lo spunto giusto per farci pensare!

Nel sentire comune, la politica è spesso una parolaccia, il politichese quasi un turpiloquio, i politici un'associazione a delinquere... Io stessa, lo confesso, più di una volta mi sono trovata a dire: "Di politica non m'interesso, non ci capisco nulla". Ma che lo slogan di Casini sia davvero demenziale lo vedo bene anch'io!!!

Avete visto il nuovo personaggio di Albanese a Chetempochefa, il MINISTRO DELLA PAURA? Forse non è solo parodia. Forse un Ministero della Paura esiste già, nei sotterranei di palazzo Chigi, tra ingialliti cimeli delle guerre d'indipendenza e busti di Garibaldi finiti in cantina...

Roby

Giuliano ha detto...

Lo slogan di Casini si presta benissimo a quel giochino che invitava a fare Umberto Eco (o era Giampaolo Dossena?), prendere una frase e sostituire i sostantivi con la loro definizione presa dal dizionario.
Esempio: "Prima della politica viene l'Italia" diventa:
"Prima di occuparsi dell'Italia viene l'Italia", oppure "Prima di occuparsi del nostro Paese viene l'Italia".
Non sempre questo giochino viene bene, anzi quasi mai: ma questa volta colpisce nel segno.