giovedì 16 ottobre 2008

L'arroganza degli ignoranti

Solimano
Esiste la supponenza dei pedanti, ma anche l'arroganza degli ignoranti.
E' la mancanza di curiosità.
In un blog parlavano di Don Milani: Don Milani qui, Don Milani là. Ho molte riserve su Don Milani, ma a parte questo certe cose le so, perché le ho vissute da vicino.
E scrissi che erano stati molto più importanti dal punto di vista religioso, culturale, civile (fattività efficace) Don Primo Mazzolari, Don Zeno Saltini e Carlo Carretto. Silenzio di tutti, compreso il blogghiere. Pensai che non fossero d'accordo, ma poi compresi: non li avevano mai sentiti nominare e non gliene poteva fregare di meno.
Pochi giorni dopo, nello stesso blog, si discuteva di libri: improbabili scrittori ed editori dai nomi ancor più improbabili. Scrissi che modelli di scrittura per me sono Benvenuto Cellini, Daniello Bartoli e Giuseppe Baretti. Ancora silenzio, salvo uno che disse che il Cellini forse era meglio come scrittore che come orefice. Giusto, ma detto in una riga del tutto generica, per me non l'aveva mai letto.
E continuarono con i loro improbabili scrittori ed editori.
Si sente, se uno scrive per sfoggio o perché convinto, ed io scrivevo perché convinto. Gli orticelli vanno bene, ma si deve sapere che esiste il bosco, ed è grande.

Don Primo Mazzolari davanti alla chiesa di Bozzolo

5 commenti:

Giuliano ha detto...

La stessa cosa capita anche con cose più leggere, come i cantanti degli anni '60 o il calcio, o la moda.
Se ci si fa caso, sono sempre quelle tre o quattro cose che girano: i pantaloni "a zampa d'elefante", per esempio, presi a simbolo di tutti gli anni '70.
Io mi ricordo che sì, c'erano, ma poi ognuno si vestiva come gli pareva, un po' come oggi: ma guai a dirlo in giro.

Per parte mia, ho fatto una gran fatica a imparare le cose che so, ma adesso me ne sono un po' pentito.
Caro Solimano, ti ricordi cosa diceva il terzo punto del "Grande Fratello" di Orwell? Diceva: "L'ignoranza è forza."

Roby ha detto...

Suvvia, Solimanuccio, anche tu, però, come ti aspettavi che reagissero quei poveri snobbettini pseudo-intellettuali, davanti all'artiglieria da 90 che gli hai presentato???? Si sa, "son ragaaaazzi", come dicono a Striscialanotizia: e alla fine -al contrario della Gertrude manzoniana- gli sventurati NON risposero.

[;->>>]

Roby

Solimano ha detto...

La prima regola è il piacere personale e a quella mi attengo: mi piace sapere certe cose ed anche accorgermi che certe altre non le so. E' bello, poter dire "Non lo so, però mi interessa".
Si commettono due errori: o la saccenteria di chi si trova bene solo fra i felici pochi (felici di essere pochi) o quasi lo scusarsi di sapere delle cose belle e utili. Ma scusarsi di che? Il mio carattere ed il mio umore dà fastidio, ma spesso è un fastidio voluto, perché bisogna scuotere la pianta, non accudire la propria bibliotechina Anobi. E le cose si fanno, basta aggirarsi in certi blog per accorgersi che hanno tenuto conto di quello che abbiamo combinato. Magari non ce lo vengono a dire, ma l'importante è che si muovano. Perché importante? Perché sono stufo di sentire tanti a lagnarsi perché qui e perché là e non fare cose semplicissime alla loro portata.
Giuliano, è vero che "L'ignoranza è forza", come era vero che allo slogan del '68 "Vogliamo tutto" non si sapeva che cosa rispondere, ma danno fastidio non gli ignoranti di per sé ma quelli che fingono di non esserlo e se la tirano non avendo nessun motivo per tirarsela. Un gioco truccato a cui preferirei un blog di puro cazzeggio. Perché purtroppo Roby ha ragione, a parlare di "poveri snobbettini pseudo-intellettuali" e si sa qual è (senza apostrofo) il motivo per cui si ritrovano: per sostenersi l'un altro, punto e basta. Basta accorgersene e provvedere, però personalmente provo gusto nel dirlo, perché dentro lo sanno come sono messi.
Insomma, che farci? Io la vedo bene, a patto di non fare gli snobboni scostanti o i verginelli timidi che chiedono scusa di aver letto qualche libro, magari di Dante e non di Paulo Coelho.

grazie e saludos
Solimano
P.S. Però, gemellina Roby, sei maliziosa. Credi veramente che fossi così ingenuo di non accorgermi prima che il gioco era truccato? Eh... eh!

Anonimo ha detto...

Io per fortuna lo so che sono ignorante come una zucca e non lo nascondo certo. E cerco di migliorare se possibile, altrimenti sarei pure idiota e non credo. Però ha tanto ragione Orwell (grande)purtroppo. Per questo i marasmi di oggi saranno dirussimi da debellare. A loro interessa la massa ignorante e la massa è tanto felice di starci. Basta avere l'ulitmo modello di cello da fracassare i timpani a me.
Come sono contenta....(4)
Buona notte:)

Roby ha detto...

Gemellone Solimano, sì, un po' maliziosa sono.
Ma solo un po', o un pò, PIUTTOSTO CHE un poh (!?)

....

Roby[;->>>]

PPS: Giuliano, ho ritrovato giusto l'altro giorno in soffitta "1984" di Orwell. Devo proprio rileggerlo a cima a fondo!

PS: cara Silvia, "cello" è un neologismo molto "forte" che non conoscevo, malgrado gli insegnamenti lessical-moderni della figlia: WOW!!!