venerdì 31 ottobre 2008

La crisi

sabrinamanca

Qui in Francia se ne parla, e soprattutto si sente. Si preparano misure contro i licenziamenti, forme di ritorno all'impiego facilitato. Si sta, lentamente ma inesorabilmente, formando un movimento d'opinione contro "i ricchi", coloro che da questa empasse economica hanno avuto benefici, che continuano a farne, che non sono toccati da alcuna crisi. " A noi niente e a loro tutto" si comincia a mormorare e Sarkozy, per una volta volta, ha visto giusto quando ha detto che quest'onda la si deve fermare prima che travolga l'Europa intera. Ha parlato pure di "moralizzare il capitalismo" anche se poi ha approfittato della situazione per riproporre il lavoro domenicale.
Quando leggo un giornale o ascolto un tg italiano mi sembra pero' che il nostro paese viva in un altro tempo.
Non vedo la politica organizzarsi per far fronte alla ineluttabile valanga di licenziamenti che travolgerà gli italiani.
Forse perché con il nostro precariato, gli stipendi fermi a decine d'anni fa e l'assenza dello stato la crisi è per noi moneta corrente?

3 commenti:

Solimano ha detto...

Sabrina, l'ha detta giusta Ennio Flaiano tanti anni fa: "La situazione è disperata, ma non seria".
A Cremona, un giorno del 1848, tutto era pronto per la rivoluzione, sull'onda delle cinque giornate di Milano. Ma quel giorno, la rivoluzione non si fece. Pioveva.

grazie Sabrina e saludos
Solimano

Roby ha detto...

Cara Sabrina, le mie ultime 4 vacanze estive le ho passate proprio in Francia, percorrendola da est a ovest e poi da sud a nord. Nel leggerti ritrovo le sensazioni provate lì: "quasi quasi" disse mio marito un giorno, davanti al mare di Normandia "straccio la carta d'identità..."

Boutade esagerata? Amara riflessione? Bon: je ne sais pas. Ma tu, che ci vivi, lo sai certamente, e sai anche esprimerlo bene!

Bisous

Roby

Habanera ha detto...

Cara Sabrina, il progressivo peggioramento delle condizioni di vita, (in atto da tempo in Italia), ha subito in questi ultimi mesi un'accelerazione fortissima.
Il fenomeno più visibile è quello dei licenziamenti a valanga ma anche chi ha un'attività in proprio sta vivendo momenti drammatici. Siamo entrati in un tunnel di cui non si intravede l'uscita e la speranza che il nostro governo sappia e voglia muoversi per migliorare le cose è uguale a zero.
H.