domenica 15 giugno 2008

La casta Susanna: Jacopo da Empoli

Jacopo da Empoli: 1600 219x172 cm (part)
Kunsthistorisches Museum, Vienna

Jacopo da Empoli è un toscano che si è mosso poco dalla sua regione,perseguendo uno stile calmo, lucido, raffinato, un po' statuario, come a volte il Bronzino. La sua Susanna, che è del 1600, ha uno stile compassato - non in accezione negativa - rispetto a quello di Alessandro Allori, la cui Susanna è molto nuda, molto mossa e con i vecchioni più che a portata di mano. Qui non è così, a principiare dai vecchioni, che sforzandosi un po' si intravedono appena in alto sulla destra al buio in mezzo alle piante. E pure immobili, fatti statue dalla visione della signora Susanna, che si appresta, con tutta la calma che inerisce al suo placido vivere, a fare il bagno nella estensione d'acqua che si indovina entrando nei penetrali del quadro, verso la fontana alta, snella e luminosa. In basso, in primo piano c'è un cagnetto maculato e grassoccio, che, rivolto in basso, scruta l'acqua in cui non ha nessuna intenzione di entrare. Un'ancella occupa la parte sinistra in basso: inginocchiata con le mani prende un canestro di vimini ricolmo di biancheria ben piegata, indizio inequivoco di ordine. L'ancella è rivolta verso la sua signora con quell'accorgimento che si chiama "a profilo perduto", difatti sbuca appena la punta del naso, l'incavo degli occhi, la guancia. Già l'ancella è vestita con molta proprietà, i cangiantismi dei colori sia nella veste che nelle maniche sono dovuti forse più alla originalità del tessuto che all'occhio del pittore. L'ancella ha i capelli forse tizianeschi organizzati splendidamente, con trecciole ben disposte, anche un diadema: che sia una cugina più giovane della signora? Niente nudo qui, la signora, vestita di tutto punto, sta solo adagio adagio operando sul primo bottone del corsetto. Se continua con questo ritmo le ci vorra mezz'ora, però l'aiuta l'altra ancella, intenta a slacciare il bottone sulla spalla, appena sopra il braccio che Susanna le affida, così la mano destra di Susanna è sospesa languidamente in aria, in attesa che l'ancella compia il suo lento lavoro. I cangiantismi della veste di Susanna sono diversi da quelli della prima ancella, variano dal marroncino al rosato al giallo brillante. Meno cangiantismi nella seconda ancella, quella che sta in piedi, che di suo è ancora più elegante della signora, con quel cappuccio ampio e il collare alto della sottoveste: solo le maniche rimboccate e la solidità delle mani denunziano la condizione servile, ma tutto il resto ancora rimanda ad una cuginanza affettuosa. A cosa pensa Susanna, nella sua armoniosa testolina sopra il collo un po' da cigno? Forse solo a quanto sia bello degustare i piccoli piaceri della vita uno per volta. Certo, non pensa ai due vecchioni, neppure intraveduti. Ma anche se li vedesse, non ci sarebbero problemi, saprebbe come farli stare al loro posto con fredda gentilezza.

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