venerdì 21 maggio 2010

La cultura secondo Batman

Roby



Probabilmente succederà anche a voi: sfogliando un libro, guardando un film, bevendo un caffè, prendendo l'autobus... all'improvviso una frase vi attraversa il cervello costringendovi a fermarvi, a concentrarvi, a tentare di rammentarvi dove l'avete già sentita, dove l'avete letta, chi l'ha pronunciata.

La cultura è un bene che nessun malfattore potrà mai rubarti

Platone? Seneca? La Rochefoucauld? Manzoni? Oscar Wilde?

Non esattamente.

Sono parole che Bruce Wayne alias Batman rivolge al suo pupillo e compagno di avventure Dick Grayson alias Robin, in una striscia a fumetti capitatami sotto gli occhi -a dir poco- 40 anni fa. Lo studiosissimo wonderboy si scusa di non poter accompagnare il collega in missione, avendo da preparare un esame, al che il tenebroso pipistrello ne loda la diligenza, pronunciando la sentenza suddetta.

Non vi so spiegare perchè mi sia tornato in mente proprio oggi, proprio adesso, proprio qui. E' stato un flash, e via. Ma resta il fatto che il concetto di cultura come bene di rifugio permea ormai da tempo la mia caduca esistenza terrena, a dispetto del -o forse grazie al?- sangue sputato su vocabolari di greco, tomi di storia romana, tavole di paleografia e dispense di filologia classica. E in tutto questo il vecchio Batman (insieme al suo ghostwriter) ha avuto sicuramente la sua parte di responsabilità.

Appena mi capita di vederlo svolazzare da queste parti, devo proprio ricordarmi di ringraziarlo.







2 commenti:

Gauss ha detto...

Questa mattina alla radio ho ascoltato per la prima volta lo slogan della nuova campagna promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per esortare gli italiani alla lettura: “Leggere è il cibo della mente: passaparola!”
Diciamolo, Roby, "La cultura è un bene che nessun malfattore potrà mai rubarti" è molto meglio, tu e Batman vincete a man bassa!
Però, temo che quell'accenno al malfattore non l'avrebbero gradito...

Gauss

Roby ha detto...

Caro Gauss, tranquillo: qui Batman intendeva il classico "malfattore" vecchio stampo, tipo Pinguino o Joker. Nessun accenno, che io sappia, a superattici acquistati a a prezzi strcciati o ad appartamenti vista Colosseo pagati con 70-80 assegni sull'unghia.

Per cui -quasi quasi- mi hai dato un'idea: adesso mi metto in ghìngheri e vado a proporre il "mio" slogan a Palazzo Grazioli...

R.