mercoledì 6 gennaio 2010

Intervista

Solimano

"La nobildonna e il duca" (2001) di Eric Rohmer

Marta Abbà, molto gentile, mi ha intervistato per La rivista che vorrei. Il testo lo trovate qui, ma lo inserisco anche in Stanze all'aria perché è una buona occasione per entrare in argomenti che non riguardano solo il blog del cinema. Ecco l'intervista:

"Abbracci e pop corn" è un blog dedicato al cinema. Poche settimane fa, questo luogo di ritrovo per appassionati di pellicole nato nel 2007 ha sfondato la barriera del milione di visitatori. Sulla homepage si presenta così:
“Questo è un blog sul cinema, ma non è un blog di critica cinematografica. È il cinema visto da spettatori che nei film che amano sono entrati a piè pari perché quei film, in quei giorni particolari in cui li hanno visti per la prima volta, hanno detto loro qualcosa che volevano sentirsi dire, magari senza saperlo. Non sono più film, sono amici, per questo non si stancano di rivederli, proprio come si fa con gli amici veri - e con le amiche, ça va sans dire”.
Il fondatore e animatore è il monzese Primo Casalini, che i lettori di Vorrei conoscono per i resoconti degli ultimi appuntamenti di Novaluna. A lui abbiamo rivolto alcune domande per conoscere la storia e i segreti del blog e le risposte sono arrivate con un entusiamo raro.

Com'è nato “Abbracci e popcorn”?
Il primo post risale al 23 marzo 2007 ed è dedicato al film di Rohmer “La nobildonna e il duca”. L’idea di aprirlo è nata come semplice conseguenza della mia passione cinematografica e del fatto che già bazzicavo in rete con degli amici. Facevo infatti parte di un gruppo chiamato “Ulivo Selvatico”, nato ai tempi della protesta di Nanni Moretti, e con questo gruppo si erano organizzate diverse iniziative tra cui anche quella di aprire un sito. Dopo un po’ di tempo è sorta in me l’idea di aprire un blog sul cinema e con decisione e determinazione sono partito con il mio progetto. Un po’ in stile “ chi mi ama mi segua”, alcuni dell’Ulivo selvatico mi hanno seguito.

Da quando è nato ad oggi, cosa è cambiato in“Abbracci e pop corn”?
Naturalmente il blog si è ampliato e si è vivacizzato con il susseguirsi dei mesi, il cambiamento più importante però è stato l’introduzione delle “viste logiche”, che si vedono sulla colonna destra del blog. Questo strumento permette a me e a qualsiasi spettatore di vedere un film con diverse chiavi, l’idea non è quella di spezzettare le pellicole, anzi, è quella di fare di una sola torta tante torte, ugualmente deliziose e gustabili. E’ stata una novità molto apprezzata dai visitatori, proprio in questi giorni sto preparando un post dedicato al film Umberto D per la vista logica “Gli animali”: Flaik, il cagnetto di Umberto D.

Quante persone collaborano e in che modo?
“Abbracci e pop corn” non è un monoblog, ma un multiblog. A destra, nella homepage, vi è la sezione chiamata “Spettatori e spettatrici” cioè le persone che hanno scritto post pubblicati qui. Certo in due anni e mezzo le cose cambiano, alcuni hanno smesso di scrivere, con alcuni si sono verificati dei disaccordi, altri hanno cominciato a scrivere o cominceranno, è normale, l’importante è che tutti siano o siano stati veri amici del cinema e dei film .

Molti sono i nomi di chi ha contribuito alla stesura dei post, sono persone che conosce personalmente o le ha conosciute grazie alla community?
Vi collaborano alcuni amici che già frequentavo prima di aprire il blog ma anche persone conosciute in rete, rigorosamente però “veri amici del cinema”, requisito fondamentale.

Si ritiene soddisfatto della partecipazione esterna al blog? È cresciuta? Potete vantare molti fedelissimi?
Le visite arrivano soprattutto con Google: vengono una volta, tornano una seconda volta e spesso si fidelizzano. Dopo, tornano per conto loro, quando gli interessa qualcosa, per utilità o per gradevolezza. I numeri di visite sono notevoli, la cosa ovviamente non mi dispiace ma il mio obiettivo principale non è la crescita, è il mantenimento. Per crescere, basterebbe fare un blog compiacente o sul sesso o sulla violenza (tanto per parlar chiaro...). A me va bene così, questo livello, sperando che non scenda, perché può scendere. Ci sono centinaia e centinaia di blog sul cinema in Italia, quello che personalmente penso è che il nostro valore aggiunto sia il fatto che spesso scriviamo di cinema collegato ai libri, alla musica, alla pittura, ai luoghi, alle coppie, ai triangoli, ai soggetti, agli oggetti, grazie soprattutto alle viste logiche.

Ci racconta un aneddoto curioso legato al blog?
Una “indiscrezione”: il suo vero nome sarebbe dovuto essere "Abbracci e brustulini", ma le giovani generazioni non sanno cosa sono i brustulini e non li hanno mai sgranocchiati consapevolmente al cinema, quindi meglio i pop corn. È ancora grazie al nome, anche ma non solo, che il blog ha avuto una partenza molto fortunata, alfabeticamente infatti va in cima o quasi a tutte le liste. E vabbè, non era voluto, la mia voleva essere solo un’evocazione della mia passione per il cinema fin da bambino.

Ci consiglia un altro blog sul cinema che lei considera valido?
Ci sono centinaia e centinaia di blog sul cinema in Italia, da qualche parte c'è un elenco, forse arrivano a mille. Se l'avessi saputo forse mi sarei scoraggiato e non l'avrei aperto, 'sto blog. Ma quello che trovo in rete e che io mi sono imposto di fare è di stare attaccato al ruolo di spettatore. Infatti in un certo senso è un ruolo da “indifeso”, ed è meglio perchè permette di capire di più: se il coinvolgimento c'è o non c'è, il motivo è del tutto personale e non per motivi tecnici della cinematografia. Quindi, esperienze più che recensioni: si leggono più volentieri e si rischia di sbagliare di meno.

Cosa pensa del fatto che il “cinepanettone” natalizio di quest'anno si sia ritrovato nella categoria protetta dei film d'essai e abbia quindi per tal motivo potuto usufruire di sovvenzioni statali?
Non mi stupisce che i "cinepanettoni" ci siano ogni anno e che abbiano grande successo, è una cosa che non mi tocca e non mi interessa. Per i finanziamenti penso che non sia affatto giusto trattarli come film d’arte, c’è da dire però che i soldi in Italia li chiedono sempre tutti per fare film e non è un fenomeno sano. Tutti devono sempre tirare la giacca allo Stato; è strano, se ci guardiamo attorno, in Europa, ciò non accade. Ad esempio guardando la Francia c’è una grande differenza di pubblico, di fruitori dell’industria cinematografica. Mi spiego meglio: ogni anno là escono almeno 3 o 4 film sulla storia francese e c’è un pubblico che ci va, un pubblico interessato che li segue e ne alimenta la produzione. In Italia nessuno va a vedere queste cose, manca quell’amore culturale per la propria nazione che altrove esiste e crea uno zoccolo duro di pubblico e incassi.

Amico Aspertini: La Madonna con il Bambino e i Santi Lucia, Nicola di Bari e Agostino
1510-15 Tempera su tavola 273 x 226 cm Chiesa di San Martino,Bologna

Negli ultimi giorni dell'agosto 2008, al dottor Nicola Arcozzi, matematico eppur fantasioso, venne un'idea: scrivere un post per un luogo a lui caro: La cappella di Santa Cecilia a Bologna. Non solo, di raccontare il ciclo di affreschi come fossero dei moderni fumetti. Detto e fatto: il primo settembre 2008 usciva nel blog del cinema il post "La cappella di Santa Cecilia". Il giubilo fu generale, poi si passò ad altro. Ma al pur fantasioso dottor Arcozzi non sarebbe venuto in mente che questo suo colto sfizio avrebbe avuto nell'anno 2009 ben 832 visite con tempo medio superiore al minuto. Il post di Nicola è qui, ma nel post Visitatori nel 2009, ho fatto 18 esempi, riguardanti, oltre a me, anche altre persone: Annarita, Gabrilu, Giulia, Laura, Roby, Silvia. Ho scelto quello di Nicola per la sua singolarità di contenuto. Mi sono dovuto fermare se no il post sarebbe stato troppo lungo.

Ho avuto in questi giorni una conversazione via mail sull'etica della testimonianza e sull'etica della responsabilità. Che cos'è testimonianza e che cos'è responsabilità. Sono convinto che esista anche una falsa testimonianza: testimonio, ma so che nessuno mi ascolta. Non è mica tanto vero: sei proprio sicuro che nessuno ti ascolti o il problema è in te, che non cerchi il modo più opportuno per farti ascoltare? Non è che il tuo è un elitarismo comodo e furbetto?
Cerco di guardarmi in giro, perché c'è sempre da imparare. Ogni giorno scopro dei siti e dei blog che ci hanno saputo fare, senza bisogno di lustrini e paillettes. Perché non è vero che manchi l'interesse, esiste uno spazio disponibile per chi sa qualcosa e lo vuole condividere con altri: quello che ha fatto Nicola (qui noto come mazapegul) non è solo un suo sfizio colto, è volontariato culturale efficace. Da cui potete capire che quando vedo l'ennesimo messaggio retaiolo: "Berlusconi è brutto e cattivo!", storco un po' la bocca e penso: vabbè, ora che ti sei sfogato, cosa fai? Fare si può, costa fatica e intelligenza ma si può.

Torno a Nicola. Dei pittori che operarono nella cappella di Santa Cecilia gli è particolarmente caro Amico Aspertini. Inserisco un capolavoro di questo pittore, nella Chiesa di San Martino di Bologna. In anni recenti il quadro è stato restaurato. Riusciremo ad ammirarlo insieme, eh, Nicola?

Sara Paxton nel film Aquamarine (2006) di Elizabeth Allen
(il post sulle sirene è il più visitato in Abbracci e pop corn)

40 commenti:

annalisa6604 ha detto...

Caro Solimano, dal tuo post ho conosciuto meglio abbracciepopcorn in cui, come sai, spesso vado a curiosare e che mi era subito piaciuto proprio per le caratteristiche che emergono dall'intervista.
In questo tuo post però mi è saltata subito agli occhi, forse perché mi sono sentita toccata nel vivo, una considerazione a proposito di mazapegul che definisci "matematico eppur fantasioso"....è quell'eppur che mi è suonato strano!
Sono infatti convinta che forse l'unica caratteristica che contraddistingue il matematico sia proprio la fantasia. La capacità di astrarre, di visualizzare dove non è possibile farlo con elementi concreti, l'intuizione (che non è altro che fantasia) di principi che solo in seconda battuta si cercherà di dimostrare.......e che anzi, a volte, non si riescono proprio a dimostrare per decenni. Secondo me per il matematico vale sicuramente il primato della fantasia sulla razionalità.... senza parlare poi dell'enorme "sforzo di fantasia" che ha richiesto l'invenzione dei Frattali e della teoria del caos.
Non mi dilungo ma mi è venuta proprio la "fantasia" di parlarne, prima o poi (tempo permettendo) di questa caratteristica propria dei matematici, cioè la FANTASIA.
Un caro saluto
Annalisa

Solimano ha detto...

Annalisa, la mia era un'ironia di tipo invido (ribadisco: sono invidiosisimo). Figurati che una volta eravamo in quattro o cinque attorno ad un tavolo, ed uno chiede a Nicola che tipo di ricerche sta facendo, e io gli dico: Nicola, mettiti un po' al nostro livello se no non capiamo. Nicola dice: Hai ragione, userò una metafora. Beh, non abbiamo capito nemmeno la metafora...
Questo è quanto, Annalisa, però ci potresti spiegare con qualche esempio in un post come usi la FANTASIA nello spiegare la matematica (esempio facile, veh).
Vabbè che qui ci sono anche due fisici (gente infida quant'altra mai, hai visto la sveltezza di Gauss col grassetto e il corsivo?)

un caro saluto, Annalisa
Solimano

Anonimo ha detto...

questa era per me, vecchio scellerato
ma vedrai che appena libero
dagli impegni dello sci da fondo
mi dedicherò con ogni impegno
alla risoluzione del problema.
a presto
a

Gauss ha detto...

Se basta questo a catturare la tua ammirazione, mi firmo con un triplo salto mortale, carpiato e con avvitamento.

Gauss

Anonimo ha detto...

AAARRGHHH!!!

Solimano ha detto...

Alberto, sci di fondo dove? E quando ritorni? Con i calzettoni rossi, spero, lo sci di fondo lo richiede, sennò vai fuori pista.

Gauss, non esagerare: anche il grassetto-corsivo... e Alberto patisce... Vedremo con la Matematica Superiore di mettere i link e le immagini nei commenti.

Leggetevi il post, piuttosto, così passerete dalla testimonianza alla responsabilità. Testimonianza di che poi...

saluti
Solimano

Anonimo ha detto...

calzini rossi?
giacca e cravatta!
prrrrrr (pernacchio)
a

Solimano ha detto...

Ma Alberto... contegno! Insomma... un laureato... ci sono delle signore!
Il tuo maestro di sci insegna in html? Se è così, siamo fatti de-fi-ni-ti-va-men-te. Fatti.

saluti
Solimano
P.S. E comunque il tuo prrrr non è likabile.

Solimano ha detto...

Vorrei tornare al cinema, dicendo tre cosette che danno il senso di come sia mal compresa questa Grande Arte Impura.

1. Quando ho aperto il blog, ho cercato nelle categorie ShinyStat la categoria giusta. Niente da fare: il cinema figura solo come intrattenimento. Mi toccò mettere il blog nella Categoria Cultura -Altro.

2. Due settimane dopo l'apertura, mi arrivò una mail di un'amica colta: Primo, metti dei film vecchi! Le risposi: definiresti vecchi Svevo e Fenoglio? E allora perché per te sono vecchi Ford e Rossellini?

3. Riesco a trovare diverse recensioni a caldo, scritte subito dopo l'uscita dei film nelle sale. Ci trovo delle notevoli cantonate, prese da critici assai noti, su Bergman, su Fellini, su Antonioni, su Truffaut. Il tempo ha fatto giustizia. Ma ci sono alcuni che cantonate non ne prendevano mai: Moravia, Flaiano, Eco. Per me il motivo è che questi ultimi erano culturalmente vasti, non stretti nello specialismo cinefilo.

Queste tre considerazioni sono strettamente collegate fra loro: il cinema come sermo humilis.

saluti
Solimano

Roby ha detto...

Invidiosissima (io pure) di Solimano per il suo esser stato intervistato, di Gauss e di Alberto invece per le loro indiscutibili capacità informatiche, passo di qui senza lasciare grassetti o corsivi, ma solo "veloci saluti" (oltre le virgolette non vado... sigh!)

Roby

Solimano ha detto...

Roby, ho appena visto in Abbracci e pop corn, che con la data di oggi, 7 gennaio, c'è il tuo post numero 140, dedicato ad Amelia di Mira Neir. Non l'ho ancora letto, ma immagino che sarà una STRONCATURA.
Povera Mira Neir... mi toccherà mettere fra un po' un altro film suo, per asciugarle le lacrime.

Venendo all'aspetto informatico, in cui tu ed io abbiamo sempre avuto qualche problema, adesso, con due esperti come Alberto e Gauss possiamo finalmente dormire sonni tranquilli.

good night e grazie, gemellina Roby
Solimano

Anonimo ha detto...

carissima Roby,ti svelerò il segreto,
non solo per solidarietà verso chi, come me, detesta le virgolette,
ma per rappresaglia contro il pessimo Solimano,
che cerca con questi mezzucci
di darsi un tono e di mantenere il potere,
il suo effimero potere dal quale presto lo scalzeremo.

Eccoti svelato il segreto di pulcinella:
qui te lo scrivo utilizzando le parentesi tonde
al posto di quelle angolate:
(b)potere(/b)
e se al posto della b ci metti una i
la scritta si inclina,
se fai come qui sotto ottieni il grassetto inclinato
(b)(i) potere(/b)(/i)

ti dirò anche che non ci sono arrivato
per competenze informatiche che non possiedo,
ma semplicemente scrivendo htlm
nella finestrina di google
e leggendo con pazienza una noiosa lezioncina.

se deciderò di approfondire,
ma conoscendomi non ci credo molto,
scriverò un post memorabile
svelando tutti i trucchi che avrò imparato.

un abbraccio
ma senza pop corn,
di cui non amo la puzza
a

Solimano ha detto...

Alberto, ganza l'idea di spiegare usando la parentesi tonda invece di quella angolata, permette di uscire dal paradosso, perché la parentesi angolata si nullifica in sé stessa: una istruzione che sparisce in chi istruisce, come il pio pellicano delle leggende.
Rimaniamo quindi di fronte alle Grandi Sfide: come mettere i link in modo che non appaiano una sbrodolata e come mettere le immagini nei commenti. A questo riguardo, credo inane ogni azione commentizia. Solo una riunione ristretta a casa di Gauss può sciogliere gli intricati nodi (Gauss ha ancora due bottiglie di Franciacorta Cavalleri, lo so per certo).
Riguardo al mio potere (potere?, potere?, lo so che è frale, come tutte le umane cose. Vi prego, come esilio mandatemi nell'isola di San Giulio sul lago d'Orta (posto mirabile, per chi non lo sapesse).
Concordo riguardo i pop corn, che sono stati scelti solo per basse considerazioni markettare: prediligo i brustulini (semi di zucca), alla fine del film tutto il pavimento del cinema (non esisteva la moquette) era cosparso di bucce.

saluti Alberto
Il pessimo scrivente Solimano
P.S. L'operazione libresca è andata felicemente in porto, le persone hanno apprezzato...

Gauss ha detto...

Solimano, non prendertela, ma la definizione di intrattenimento per il cinema a me non sembra una bestemmia, anzi la antepongo ad ogni altra.
Il cinema per me vale le lunghe code di ragazzini che il pomeriggio della domenica si affollavano davanti alla Sala Garibaldi per vedere Stanlio e Ollio, sperando che il prete dell'oratorio non passasse a trascinarci verso più noiosi intrattenimenti, il calcio balilla, i giornaletti illustrati e la lezione di catechismo.
Ed entusiasmante intrattenimento, quando ancora non avevo alcun dubbio sulla bontà dei bianchi e la malvagità degli indiani, erano le carabine dei cow-boys contro gli archi e le asce degli indiani, ogni fucilata due o tre indiani stesi, ogni freccia un cappello perforato o, alla peggio, una spalla ferita (sempre la destra, ché la sinistra è troppo vicina al cuore).
Sublime intrattenimento le scene d'amore e di passione, quando cominciai a capire, magari in compagnia di una coetanea con cui dividevo i brustolini ("brustulini" per gli ingegneri), che il bacio, più che un traguardo, era il preliminare di un seguito conturbante, che la dissolvenza lasciava presagire senza raccontarlo.
Poi è venuto il tempo della lettura critica, delle riviste di cinema, del cineforum, dell'analisi stilistica, della ricerca letteraria, della collocazione storica e culturale. Ma oggi come allora, quel che mi aspetto da un film è di essere "intrattenuto" proprio nel senso di "tenuto dentro", di coinvolgermi nella sua storia fino a perdermi fra i suoi personaggi, a soffrire, a palpitare, a ridere o piangere con loro.
Non mi succede sempre, non come allora, ma mi succede ancora.

Gauss

mazapegul ha detto...

Solimano: grazie dei due bei regali. Il primo m'è arrivato con la posta, il secondo è la gran foto della bella pala di Aspertini. Grazie anche per aver immeritatamente citato me, un collaboratore dei più occasionali, in limine a questa meritata intervista.
Nelle ultime settimane ho fatto alcune letture e riletture medioevali, che mi hanno fatto ripensare alla predella di Paolo Uccello a Urbino. Un bell'esempio anche quello di cinema-prima-del-cinema, e anche un documento importante (oltre ad essere pittura innovativa e gradevole). Vorrei scriverci su un "fumetto invernale".
E' giusto (e utile) che chi persegue disegni sensati con mezzi sensati abbia dei riscontri (tu ne meriti qualcuno in piu').
Ciao,
Maz

mazapegul ha detto...

Giuliano, non ho capito il tuo intervento. Sono andato a vedere il blog di cinema che hai aperto (intenso, come m'aspettavo) e non capisco perche' cio' che hai scritto in A&P debba sparire, visto che ancora scrivi di cinema in rete.
Ciao,
Nicola

Solimano ha detto...

Gauss, tu però la devi smettere, di scrivere commenti che potrebbero assurgere al dorato soglio di post. L'ho pensato (e credo detto) almeno altre due volte. Ma va bene così, qui in fondo la conversazione è più importante di tutto il resto.

Intrattenimento, eh sì! E il tenuto dentro è la giusta decodifica, perché questa è la misura delle cose, che ci è successo e che ci succede ancora (forse un po' meno, o per età o per troppa sapienza).
Io me la sono presa per la pulsione classificatoria, per cui un libro stampato sta più in alto di un film comunque e sempre.
E il libro stampato sta più in alto delle immagini (difatti non se ne sono oggi nei romanzi, mentre c'erano nei romanzi di Dickens, di Balza e di Hugo).
Vecchia storia, che risale almanco alla philosophia ancilla teologiae.

Grande Arte Impura è il cinema, come l'opera, il romanzo, i cicli di affreschi, le stampe e le incisioni, tutte arti colte e popolari. In questo, seguo Federico Zeri che sosteneva che il cinema è l'arte guida del Novecento.
Brustulini si chiamano a Bologna, brustolini in plaghe nordiche, la differenza è questa, non nel tipo di laurea. Insisto coi brustulini, rivolgiamoci alla Crusca!

grazie Gauss e saluti
Solimano

Solimano ha detto...

Màz, del libro posso dire che è bello perché non ci ho messo mano, se non per quattro post che sono molto contento di aver pubblicato qui. Non ho messo dediche perché lo stesso libro l'ho inviato ad alcune persone qui presenti, era un po' un consolidamento dei miei post (il DVD però è personalizzato, diverso per ogni destinatario). Ci ha messo mano invece, dal punto di vista "volontà di pubblicarlo" e "organizzazione", un'altra persona che è facile individuare.

Il tuo post sulla Cappella di Santa Cecilia mi faceva gioco, non per pomposità o narcisismo, ma perché era -ed è- un esempio convincente che le cose, certe cose, si possono fare, se ci sono delle condizioni al contorno che lo permettono. Il che succede non soltanto nel nostro blog del cinema, ma in diversi siti e blog (meno comunque di quello che sarebbe possibile). In un paese come il nostro c'è molto bisogno di qualcosa che non sia né un depliant turistico né un ponderoso saggio per pochi che intendono rimanere pochi. Tale e quale come per i Bei Momenti, che difatti continuano ad essere ben visitati (ricordi, l'Orto Botanico di Bologna?). Un uso non nevrotico e velleitario della rete è possibile, e la conferma è nei numeri seri (non farlocchi), perché di esempi ne ho fatti 18, ma ne potevo fare molti di più.
Le predelle!!! Eh sì! Potremmo fare una gara di predelle, in cui l'aspetto concettuale e rappresentativo è vicino a quello dei Fumetti. A volte ho l'impressione che in rete si possa stare come il coltello che taglia il burro. Non da soli, ma cinque o sei persone fasate e finalizzate possono bastare.
Perseguire disegni sensati con mezzi sensati: hai detto benissimo. Chissà, gli studi tecnico-scientifici aiutano; adesso si è scoperto che Annalisa, oltre che tanguera è pure matematica: un bel discorso, quello sulla FANTASIA, forse io userei un altro termine, ma lo riprenderemo.

grazie Màz e saluti
Solimano

Roby ha detto...

Acciderbolina!!!!

Ce l'ho fatta!!!!

Ma tu guarda!!!!

Anni di tipografico grigiore e poi, tutto d'un tratto....

GRAZIE, ALBERTO!!!!


ROBY

Roby ha detto...

Frizi lazzi e ghiribizzi a parte....

....quando da piccola abitavo a Bologna adoravo anch'io i brustolini/brustulini (ma li chiamavo erroneamente brusColini), tappezzando le mie merende di gusci vuoti e mangiucchiati....

....a Carnevale, invece, sempre all'ombra delle due torri divoravo le sfrappole (che poi ho ritrovato sul Ponte Vecchio col nome di cenci)....

....e per concludere, in tema di contatori, calcoli (sia matematici che opportunistici) e cancellazioni vorrei aggiungere solo due parole, anzi tre: 1) mi piace scrivere, 2) mi piace farlo qui, 3) mi piace sapere che -se ne ho voglia- posso appartermi per un po' e poi tornare.

Bacieabbracci a tutti, a Solimano in particolare

Roby

Roby ha detto...

appartArmi, of course...

R.

Anonimo ha detto...

mi dispiace per gli apprendisti stregoni:
il termine italiano è: BRUSCOLINI
a

Roby ha detto...

Ma no! Ma dài!! Ma davvero???

BrusColini con la C, che io credevo sbagliato, era invece corretto?

Alberto, dopo aver ricevuto tale conferma mi accingo a coricarmi a cuor leggero: buonanotte!

R.

Silvia ha detto...

Abbracci è un blog molto stimolantee di altissimo contenuto.
Sei molto gentile a citarmi Solimano poichè ho scritto solo due post. E questo di Maz è molto interessante, lo andrò a leggere. Ma prima voglio leggere i 4 su Pinocchio che hai postato tu. Avrò tempo prima o poi. Una bella soddisfazione raggiungere il milionesimo visitatore:) Congratulazioni.

Solimano ha detto...

Silvia, il tuo post su "Le onde del destino" ha avuto, nel corso del 2009, 595 visite con un tempo medio di permanenza superiore al minuto. In realtà le visite sono state di più perché Google spedisce spesso i visitatori agli archivi mensili: fanno scorrere senza cliccare, ma qualche post sicuramente lo guardano. Mettiamola così: il tempo che hai dedicato a scrivere quel post è stato certamente ben speso, sia verso di te, sia verso di me, sia verso i visitatori. Hai fatto qualcosa di utile e di gradevole (magari poi piangono perché il film è tragico), mica brustulini (o brustolini? o bruscolini? ah, saperlo!).

grazie Silvia e saluti
Solimano
P.S. Per tutti: Giuliano ha cancellato i suoi due commenti ed io di conseguenza ho cancellato il mio. Ho memorizzato tutto nel mio archivio, se qualcuno fosse interessato, ma non credo.

Emilia ha detto...

Ho sempre sostenuto che abbracci e popcorn è un blog unico e ringrazio Solimano per avermi ospitato. Sono d'accordissimo quando dice che non bisogna fare post "compiacenti". Del resto che senso avrebbe avere visite su argomenti che non si condividono o non si sentono come propri? Che utile anche? Bisogna scrivere su ciò che si ama o motivando perchè non si ama qualcosa. Una delle cose che mi sono sempre chiesta è invece come fare arrivare di più le persone a certi film che vengono snobbati da tutti e che sono grandi film. Oltre a capire perchè certi post sono più visitati, mi piacerebbe analizzare quelli che non sono visitati e perchè.
Sono d'accordo che non serva nulla piangere sul governo, ma mi sono anche chiesta se ci sarebbe un modo più costruttivo per farsi sentire e se serva non parlarne per nulla. Non è un momento facile. Ma questi sono miei pensieri.

Solimano ha detto...

Giulia, molto interessante quello che dici.
Punto primo.
Per quello che riguarda te, ci sono due esempi di post tuoi fra i diciotto esempi del post "Visitatori nel 2009". Ma ne avrei potuto inserire altri (concettualmente, perché non bisogna esagerare con la lunghezza dei post). Dati molto buoni, sia come visite sia come tempi di permanenza sul post. E non metti certo dei film scontati, quindi hai speso bene il tuo tempo. Non solo: c'è un circolo virtuoso, perché, se la mettiamo dal punto di vista del vantaggio reciproco, io ho un vantaggio e tu ce l'hai, nel tuo blog.
Punto secondo.
I film che sono poco visitati. Ci guardo sì, ed ho scoperto una cosa che non credevo: i film meno visitati sono film notissimi, su cui quasi tutti i siti e i blog hanno messo post. E' naturale, se ci si pensa un attimo. Mentre certi film assolutamente poco noti hanno ottime visite. Allora il mio gioco è facile: puntare su film poco noti che piacciono a me. Punto. Un bel colpo di fortuna, no? Abbracci e pop corn non è una corazzata, è un brigantino, e a noi sta bene così.
Punto terzo.
Io non dico che non bisogna parlarne per nulla, del governo, di Berlusconi etc etc. Dico che bisogna ottimizzare la possibilità di essere ascoltati. Faccio un esempio sulla pelle mia. Ogni tanto, metto dei post molto politici su film politici: "Il divo", "Salvatore Giuliano", "Aprile". Li ho corredati al meglio di immagini ed hanno visite veramente buone e tempi medi di permanenza molto alti.

Conclusione: bisogna sempre porsi il problema (e l'opportunità) dell'efficacia di quello che si fa. Per farlo, bisogna essere disposti ad imparare, ad accorgersi dei propri errori e a lavorare in un piccolo gruppo, non da soli. Cose difficili, ma anche semplici.

grazie Giulia e saluti
Solimano

Emilia ha detto...

IO ti faccio un esempio: i film di Kiarostami, secondo te hanno una loro piccola, ma significativa nicchia? Sono per esempio film a cui io tengo, perchè non è stato facile neanche per me trovarne la bellezza, ma quando l'ho trovata, mi piacerebbe riuscire a comunicarla.
Me lo chiedo per i prossimi film che voglio inserire.

Solimano ha detto...

Giulia, fai una cosa semplicissima, riguardo Kiarostami (magari non l'hai mai fatta): vai in Google Immagini e fai tre ricerche con le seguenti chiavi:

e la vita continua
il vento ci porterà via
dov'è la casa del mio amico

ne sarai positivamente sorpresa. Dal che si deduce che è importante scegliere con oculatezza l'immagine di apertura del post, mettendo, se del caso, una didascalia sotto.
Sai cosa ci diceva un consulente che sapeva il fatto suo?
"Professionalità è non lasciare niente al caso". Aveva ragione, cerchiamo di attenerci, scegliendo ad esempio una immagine bella ma non molto usata.
Questo per dire che non so se la nicchia è piccola o grande (a me il termine nicchia non piace), non dipende da noi, è un dato di fatto, cerchiamo di fare del nostro meglio, profittando di una cosa: l'utilizzo intelligente delle immagini è poco diffuso, perché i grafici sono spesso ignoranti e i letterati sono spesso iconoclasti. Il che vuol dire... piatto ricco mi ci ficco (a volte).

grazie Giulia e saluti
Solimano
P.S. Il che vuol dire che, se metti dei film di Kiarostami, coinvolgimi per la prima immagine, non perché ne sappia più di te, ma perché qualche strana miniera di immagini l'ho trovata: il mondo e la rete sono grandi! E' un gioco che non dà scampo: non serve se cambi l'immagine dopo, Google tiene buona la prima.

Solimano ha detto...

Nella Pala di Amico Aspertini, la cui immagine è inserita nel blog, c'è un miracolo singolare rappresentato in primo piano. Le tre fanciulle erano di famiglia nobile, ma il loro padre, ridotto in miseria, voleva avviarle alla prostituzione. Interviene San Nicola da Bari che offre tre palle d'oro alle giovani e così risolve la delicata situazione. Ci sono poche rappresentazioni di questo miracolo, questa potrebbe essere la prima. Me ne ricordo un'altra successiva, assai bella, del pittore Moretto da Brescia.

Questo commento ha anche lo scopo di verificare se ho imparato ad inserire le immagini nei commenti. Incrocio le dita.

saluti
Solimano

mazapegul ha detto...

Solimano: S. Nicola gettò a tre riprese tre sacchetti con delle monete d'oro per pagare la dote delle tre fanciulle. I sacchetti sono diventati palle d'oro, che sono il tratto iconografico peculiare del santo. Ho visto la scena diverse volte, anche se non ricordo bene dove, né l'epoca. Forse c'è anche un intarsio in S. Domenico a Bologna con quel soggetto.
(Faccio un pò di ricerca: è il mio santo, dopotutto).
Ciao,
Maz

Solimano ha detto...

Màz, verissimo il particolare della dote. L'alternativa era: o il matrimonio o la prostituzione.

L'immagine nei commenti ha funzionato!

saluti Màz
Solimano

Silvia ha detto...

Concordo pienamente su ciò che hai scritto Solimano sulla ricerca delle immagini e della loro efficacia. So che tu giustamente ci tieni e hai perfettamente ragione.
Il testo è molto importante ma su un blog in particolar modo, l'immagine forse lo è ancora di più. Un bel pezzo corredato da immagine cattura-interesse, sarà un pezzo che non si dimenticherà e che forse verrà linkato tra i preferiti. E' come una torta squisita, decorata alla perfezione. Solo così verrà voglia di mangiarla e scoprirne così la bontà.
Ma tutto questo non è una novità è alla base di decine di professioni:)
Si capisce che nelle mie 18 vite ho fatto anche la grafica?
Buona giornata a tuti:)

Silvia ha detto...

Non avrei mai immaginato tanti passaggi per Le onde del destino. MI fa piacere per più motivi e perchè è un film che io amo molto.
Ciao Solimano:)

Solimano ha detto...

Silvia, il mestiere di grafico -fatto bene- è un mestiere difficile, ci vuole anche lo sbuzzo. Per ragioni di lavoro ebbi a che fare con un grafico pubblicitario bravissimo, che il suo mestiere lo faceva con grande passione. Non è semplice fare la pubblictà nel campo della tecnologia. Dovevamo far conoscere il servizio di manutenzione, che allora nell'azienda occupava circa 2000 persone. Fece un poster manifesto in cui c'era il violinista, il violino, lo spartito... e sotto c'era scritto: PER SUONARE BENE SERVE ANCHE L'ARCHETTO.
Purtroppo il poster non lo ritrovo, ma ebbe un notevole successo, sia all'interno (come senso di appartenenza) sia presso i clienti.

Le onde del destino. A parte le discussioni sul film, comunque importante, certo che puoi essere contenta, di essere stata letta (o guardata con attenzione) tante volte. Il discorso non è solo autocelebrativo per te e per me, è che, in tante situazioni, in blog differenti, è opportuno guardare quello che si scrive e le immagini che si mettono, dal punto di vista del possibile fruitore. Non è un esercizio difficile, solo che spesso ci si dimentica di farlo.

grazie Silvia e saluti
Solimano

Barbara Cerquetti ha detto...

Un augurio in ritardissimo ad AEP (urka, abbrevio come una sedicenne!).
Da un mese e passa vivo tra casa e bottega come si faceva una volta e così sono rimasta lontana dalla vita sociale e virtuale.
Di film ne ho visti solo due: "La principessa e il ranocchio", in compagnia di una criticissima compagna di sala quattrenne (e qui il titolo del blog dovrebbe essere Abbracci e Pizzacolrosmarino) e un mediometraggio fatto da un mio amico, di cui vorrei parlarvi tra qualche giorno quando riprenderò dei ritmi di vita normali.
Un bacio a tutti
Barbara

Solimano ha detto...

Barbara, anch'io mi metterò a chiamarlo AEP, non come un sedicenne, ma come un quattordicenne, stante la mia più giovane età.
Sapevo i tuoi problemi (spero felici) Casa e Bottega, però mi piange il cuore nel vedere che nei venti post della Home Page di Stanze all'aria non c'è Barbara.
Questa non vuol sembrare una scenata di gelosia, lo è proprio. Ci patisco. Vedi tu.
Sono talmente afflitto che penso di ricorrere ai buoni uffizi del Signor Franti, che almeno sorride, benché Franti.
Grazie per l'ottimo contributo che hai dato (e spero darai) a AEP.

saluti, oltre che a te, a Franti, Sofia Luna, Ettorello
Solimano

Anonimo ha detto...

There are some more lacks

Anonimo ha detto...

I do not see your logic

Anonimo ha detto...

Bravo, your opinion is useful