Giulia
Vi ricordate che l´altra settimana vi ho parlato del pericolo che un cocco mi cadesse in testa. Questo pericolo non c´è più, è venuto un uomo a raccoglierli. Ha assicurato al tronco dell´albero un laccio forte con staffa e ha cominciato a salire fino ad arrivare in cima.
La bravura di questi uomini nel salire su questi alberi è straordinaria. E pensare che di questi alberi ce ne sono di molto più alti di questo.
Ha tagliato con un grosso coltello affilato i frutti a grappoli.
Poi li ha gettati a terra.
Ho bevuto l´acqua che è dentro, un´acqua dolce molto rinfrescante. Si beve, ma dicono che fa bene ai capelli e alla pelle. Si vende in bicchieri in tutte le baracchine che si trovano per strada.
Ma di tutte le proprietà e usi di questo starordinario frutto vi parlerò in seguito.
sabato 25 luglio 2009
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4 commenti:
Cara Giulia, ho pensato ieri dopo pranzo, mentre cercavanmo di aprire una noce di cocco. È stata una comica, mio marito è ricorso al martello e alle pinze, l'acqua all'interno è ovviamente schizzata via e ci siamo rassegnati a mangiarne solo qualche frammento. Una rapida ricerca su Internet mi ha mostrato che vanno messe nel forno per poter essere aperte. Non lo sapevo. Immagino che per te sarà molto più semplice gustare questi frutti! Un bacione, Annarita.
Ci credi che avrei tentato la salita? Mi ha sempre incuriosito questa tecnica di arrampicata. So anche che avrei desistito dopo pochi minuti. Ma non importa:)
Ciao cara dolce Giulia. A presto.
Chissà che differenza il sapore del cocco di quegli alberi rispetto a quello nei nostri supermercati!
Se continui così, Giulia, fra un po' ci mandi i filmati. Questo post somiglia a certi post nel blog del cinema, in cui raccontiamo la storia sequenziando le immagini. Che è il sistema migliore, perché è meglio partire da immagini cronologiche, il testo si scrive dopo, sono le immagini che ce lo dettano.
Piacerebbe anche a me, come a Silvia, potermi arrampicare in quel modo, ma lo imparerò nel prossimo secolo. Adesso ho un po' da fare.
grazie Giulia e saludos
Solimano
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