Giulia
Al mattino, quando comincia a salire il sole, ogni giorno sento il canto di tanti uccelli che sembrano chiamarsi l´uno con l´altro. Ce n´è uno però che ha un canto particolare: "Ben-te-vi, Ben-te-vi" dice, tradotto in italiano è: ti ho visto, ti ho visto... Lo senti chiamare da ogni lato.
Lui vedeva me, ma io, per quanto lo cercassi, non vedevo lui.
Finchè un giorno è apparso.
Eccolo lì che ancora mi dice "Ben-te-vi, e adesso posso rispondergli "Anch´io".
lunedì 20 luglio 2009
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5 commenti:
La foto è bellissima. Ma davvero canta così?
Forte. Io lo chiamerei Pettigiallo, ma anche Bentevi è un nome carino.
SÍ, cara Silvia e Barbara, canta proprio così. È impressionante. Vi saluto con affetto. Non sempre riesco a venire a trovarvi, ma faccio il possibile.
Un abbraccio
Ah Giulia! Mi sono sentito esautorato dalla tua efficienza. Riesci a pubblicare da sola fin dal lontano Brasile.
Ogni volta un'idea diversa, sempre tirando in ballo il cielo o il mare (o entrambi).
Riguardo al nome, Bentevi o Pettigiallo, non so, van bene tutti e due.
Noi il merlo che entrava nel soggiorno l'abbiamo chiamato Ciccio. Pareva contento, ma poi si è innamorato e adesso nutre i piccoli (per modo di dire, son grandi quasi come lui) e sta in giardino. Vatti a fidare dei merli!
grazie Giulia, alla prossima cartolina
Solimano
Almeno tu l'hai visto. Io nel New England ho sperato invano di scorgere un bobolink tanto caro a Emily Dickinson. In compenso qui nel giardino del condominio c'è un misterioso volatile che fa uno strano verso. Secondo me è l'uccello che girava le viti del mondo di Haruki Murakami ;-)
Grazie per queste bellissime caroline che ci fanno sentire vicini a te! Un bacione, Annarita.
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