martedì 28 aprile 2009

Il blog che non ho

Roby

Non ho mai realmente pensato di aprire un blog mio, anche se talvolta l'idea mi ha vagamente sfiorato. Nutro la più grande ammirazione per chi -come la maggior parte di voi- ha uno spazio personale in rete, organizzato, strutturato e colorato secondo il proprio gusto, le proprie inclinazioni, persino l'estro del momento. Capisco le angosce di cui talvolta parlate a proposito di vuoti di scrittura, di periodi infecondi in cui pare che non venga in mente nulla di buono da buttar giù. Comprendo pure i problemi di administration, bidellaggio, sorveglianza sui commenti -magari scorretti- e così via. Ho partecipato, partecipo e parteciperò sempre alle ansie circa paventati controlli sui blog da parte dell'autorità (in)competente, con conseguenti censure et similia.

Ma una pagina mia, davvero mia, con tutti i pro e i contro del caso, credo non l'avrò mai. Sono troppo insicura... troppo paurosa... forse solo troppo pigra...

Ringrazio quindi con tutto il cuore i bloggers che mi ospitano, con amicizia, con simpatia e persino con affetto. E' un ringraziamento senza piaggerìa, senza gnè-gnè e senza intenti adulatori. Nessuna captatio benevolentiae, nè excusatio non petita, e neppure ubi maior minor cessat, per tacere del per aspera ad astra.

Grazie e basta, compagni virtual-reali di questo gioco meraviglioso, di questo mezzo prezioso, della favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, che tutti ci illude -un pezzetto ogni giorno- o Solimano, o Habanera, o Mazapegul, o...


8 commenti:

Habanera ha detto...

In magnis et voluisse sat est.Nelle grandi cose anche l'aver voluto è sufficiente. (Properzio)

Scherzo eh, che considerare grandi cose il solo fatto di avere un blog è perlomeno ridicolo.
Tutti possono aprire un blog, tecnicamente la cosa è semplicissima. Basta pigiare un tasto e Blogger (o chi per esso) si fa in quattro: in pochi minuti il nuovo blog è già lì, fedelmente in attesa dei tuoi ordini.
Poi però comincia il lavoro vero che richiede tempo, dedizione, passione ed un minimo di conoscenze informatiche.
All'inizio del Nonblog le mie conoscenze informatiche, e la capacità di scegliere le immagini, erano pressochè inesistenti. Avevo solo una gran voglia di imparare e di mettere in pratica gli insegnamenti che mi venivano da Solimano.
Gli ho chiesto di aiutarmi, di partecipare anche lui al mio blog e, sebbene avesse molto altro da fare, non si è mai tirato indietro.
Mi ha insegnato tutto, ha contribuito in maniera determinante alla creazione del Nonblog, eppure mi ha sempre lasciato libera di farne tutto quello che volevo.
Così oggi, dopo aver tanto lavorato ed imparato, anch'io posso considerarmi un blogger a tutti gli effetti e, tranne nei momenti di particolare stanchezza, sono ben felice di esserlo.

Besos, Roby
H.

Solimano ha detto...

Roby, se tu avessi tempo, ti consiglierei una cosa. Di aprire un blog tuo, e di assunere qualcuno di noi come guest-bidello.
Ma aprire un blog perché? Per mettere robe tue che sono da altre parti, organizzartele come ti pare, come se stessi leggendo un libro di fronte al camino.
Ma senza nessun assillo di visite e non visite, di commenti e non commenti, se no hai smesso di scrivere perché ti piace, diventa un obbligo e scrivi pensando agli altri invece che a te stessa.
Quindi rischieresti di scrivere meno bene, perché forzata.
Facile dirlo, ma al 99,9%, se uno apre il blog l'assillo arriva.
Ma adesso hai poco tempo a disposizione, me ne sono benissimo accorto.
Habanera, io sono un guest da sette in condotta, lo sai.
Abbiamo fatto due acerrime discusioni in pubblico (forse tre). Ma il gioco deve essere chiaro: l'ultima parola sul Nonblog è sempre stata tua, per tanti motivi, il primo (e basterebbe) è che sei l'admin. Non c'è verso, la cosa sta in piedi se i ruoli sono chiari. A me è servito molto fare il guest, perché psicologicamente si vedono le cose da due punti di vista diversi. Cosa importante perché per natura tendo più alla pre-potenza che alla gentilezza.
Sulla faccenda che hai imparato tutto da me, non ti crede nessuno. Lo sanno tutti che se c'è una cosa seria da sistemare qui, la risolve Habanera, non io.
Capisci le cose prima e meglio di me, che farci? Mi sono rassegnato. E' molto comodo, potersi rassegnare.

saludos y besos
Solimano

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno sia con Habanera che con Solimano e come potrei diversamente visto che sono loro che mi hanno aiutato a pormi delle domande. Non lo hanno mai fatto direttamente, ma sono io che ho potuto confrontarmi con il loro modo di pensare i blog.E lo dico anche io senza intenti adulatori.

Le mie conoscenze informatiche sono ancora a zero. Ho una certa resistenza ad imparare e cercherò di farlo, ma non sono così sicura di riuscirci.

Il blog personale deve davvero liberarsi dall'assillo dei commenti e bisogna ammetterlo, invece si cade dentro questa logica anche se a volte si dice che non è vero. Allora si scrive per gli altri, per quello che pensi si aspettino da te e ti allontani da quello che vuoi scrivere tu (a me per lo meno è successo e non ho problemi ad ammetterlo). Allora come vedi ho stoppato.
La tua pre-potenza, Solimano, è molto utile, per me lo è stato molto.
Io per natura tendo di più alla gentilezza, ma sono ugualmente una testa "dura" e mi piace parlare chiaro e chi mi parla chiaro anche se mi dice qualcosa che mi può far male. Sono a volte quelle le volte in cui impari di più.

Grazie anche da me Habanera e Solimano, anche per avermi fatto conoscere meglio Roby che prima conoscevo poco.

Barbara Cerquetti ha detto...

Mah! Un blog inteso come "diario" non lo saprei fare, mi annoierei dopo un po'. E' molto più divertente qui.

annarita ha detto...

Sono convinta che supereresti in un batter d'occhio tutti i troppo e saresti un'ottima blogger. Già me lo immagino il tuo posticino nella rete, pieno di reperti e di appunti sparpagliati qua e là, di disegni e di oggetti di vario genere. Ci porteresti a spasso per la storia e noi penderemmo dalle labbra, anzi dalla tastiera di Florentina Jones, inframmezzando di tanto in tanto la cultura con sapide paginette di intrattenimento come tu sai benissimo fare. Sono fiduciosa, aspetto, e intanto mi godo i tuoi post e sono davvero contenta di aver avuto modo di conoscerti :-)
Salutissimi, Annarita.

Silvia ha detto...

Se stai bene qui...

Io ribadisco, perchè è vero, che non subisco l'ansia da prestazione, non ho l'ansia delle visite, non ho installato apposta, la spia che controlla le visite e da chi provegono.
Io leggo i commenti che mi fanno.
Il loro tenore. Ed è sempre altissimo. Sono molto fortunata.
Ho visite quotidiane e visite saltuarie, alcune più per mail alla fine che sul blog. Va bene così, tanto si parla anche e non solo dell'ultimo post, ma anche della nostra vita.
Ci sono alcune persone che "conosco" virtualmente ormai da anni, che anch'io visito saltuariamente (vero Annina?) ma che sono importanti per me. E anche se non passano ogni giorno a dire: che bello:) sanno esserci come piace a me. Così ho stretto i miei legami virtuali, importanti. Per cui io vivo il blog serenamente e vivo questo luogo altrettanto serenamente. Alcune conoscenze sono presenze comuni, altre no. E non vorrei privarmi nè delle une, nè delle altre.
Tutto dipende da cosa si vuole ottenere. Io, al momento, sono molto soddisfatta.

Solimano ha detto...

Può darsi che stiamo tutti ragionando in base ad abitudini non più necessarie e forse neppure utili.
Mettiamola così:

E' bello avere una casetta propria.
E' bello avere una Casa del Popolo.
E' bello fare l'admin da una parte e il guest dall'altra.
E' bello avere buone frequentazioni.

Travolti da cotanta bellezza, sarebbe bello avere tempo per tutto, ma così generalmente non è( ahimè).

Però, tanto per scendere sul pratico, se io oggi avessi un monoblog non lo chiuderei ma lo gestirei senza frenesìe nevrotizzanti.

E se io oggi non avessi un blog? Ci penserei sette volte prima di aprirlo e lo aprirei solo se avessi uno simpatico gruppo di amici e di amiche che so che mi vengono a trovare, senza aver bisogno di scodinzolare qua e là.

saludos
Solimano

Silvia ha detto...

Preciso Solimano, proprio così:)