domenica 26 aprile 2009

Ho lasciato un idiota e ho trovato un piccolo principe

Annarita

No, non è il titolo dell'ultimo best seller rosa o di una commedia brillante, né la confidenza di una ragazza all'amica del cuore.
Si tratta dell'azzeccatissimo slogan che ha accompagnato dal 1° al 19 aprile il Bookcrossing 2009 patrocinato dalla Fnac, la famosa catena di distribuzione culturale e tecnologica (libri, dischi, micro, informatica, audio, video e fotografia), forte di 69 negozi Francia, sparsi in 56 città, con 41 punti vendita in altri sette paesi: Brasile, Belgio, Spagna, Italia, Portogallo, Svizzera e Grecia. Iniziativa che si è conclusa con la Giornata Mondiale del Libro, celebrata lo scorso 23 aprile.
Il bookcrossing è una pratica che consiste nel lasciare libri in giro, in città o in campagna, all'aperto o al chiuso, ovunque uno voglia, insomma, affinché altri li prendano liberamente e li
leggano, rimettendoli poi in circolazione.
È importante sottolineare che, se a volte si tratta anche di organizzazioni complesse a livello mondiale, si tratta pur sempre di un'attività del tutto gratuita, nata dalla passione per la lettura
che si sublima nel desiderio di condividere i libri e quindi il sapere a essi legati.

Il neologismo Bookcrossing, entrato oramai nel vocabolario inglese, non indica solo in senso stretto il movimento di libri che si incrociano, ma in senso più ampio l'intersecarsi delle vite dei momentanei possessori.

Naturalmente questo movimento non è casuale, ma nasce e si sviluppa all'interno di un apposito sito web nel quale al libro in partenza viene registrato inserendo i dati principali (autore, titolo ecc..) e ottenendo così il BCID, il codice identificativo unico. Il BCID viene riportato sul libro stesso, di solito per mezzo di etichette adesive, insieme con le basilari informazioni per i futuri lettori e momentanei possessori. Diventa così possibile seguire il "viaggio" del libro nel mondo attraverso il sito web e leggere gli eventuali commenti di chi lo ha preso e letto, a condizione che ognuno si colleghi al sito web e segnali il ritrovamento prima di lasciare nuovamente il libro a disposizione di altri lettori.
È ovvio che avvengono anche dei salti, nel senso che non tutti rispettano la prassi, ma ciò non impedisce al libro di continuare il proprio viaggio, ci saranno solo dei vuoti di memoria, diciamo così, nelle varie tappe.

Registrarsi al sito web è gratuito così come ogni altra iniziativa o operazione legata al BC, salvo che sono ben accette donazioni che vanno a coprire i costi di manutenzione. Negli ultimi tempi il sito si avvale anche dell'utilizzo di banner pubblicitari, sempre a scopo di finanziamento.

Gli ideatori del BC sono stati Ron e Kaori Hornbaker nel marzo 2001 e il sito web è diventato attivo circa un mese dopo. Attualmente risultano iscritti in tutto il mondo più di 659.000 membri, 20.300 circa dei quali sono italiani, e ci sono oltre 4.660.000 libri registrati.

Come in tutti i fenomeni di aggregazione di virtuale, successivamente si sono poi sviluppate iniziative di incontri, in rete e in presenza, dalle mailing listi ai forum ai raduni di Bookcrossers o Bookcorsari, come vengono chiamati in Italia.
Nel nostro pese il più recente raduno nazionale di Bookcorsari è avvenuto a Genova dal 31 maggio al 2 giugno 2008.

Io non credo sarei una buona bookcorsara, sarebbe troppo forte la tentazione di tenermi i libri, così come mi piangerebbe il cuore al pensiero di lasciare in giro uno dei miei. Sono estremamente gelosa e possessiva in questo senso. Potrei aggirare l'ostacolo comprando un libro nuovo e lanciandolo subito nella sua avventura per il mondo, così non avrei tempo di affezionarmici.

Questo è il link al sito italiano di BC e questo il link al sito europeo con tutti i vari collegamenti a tutti gli altri siti.

E buon viaggio ai nostri benamati libri!


7 commenti:

mazapegul ha detto...

Annarita, sul nostro territorio comunale sta per partire un BC in grande stile (date le piccole dimensioni del comune!), trainato da alcune docenti delle scuole medie e coinvolgente bar, parrocchie e quant'altro. Già alcuni anni fa partecipai con i doppioni di casa al BC sponsorizzato da Radio3. Adesso conto di liberarmi di qualche altro libro, secondo la filosofia solimaniana del disattaccamento (non del distacco!).
Ciao, Maz

Silvia ha detto...

L'iniziativa è ottima e pensare che aggreghino i libri è proprio un bel pensiero.
Tra gli oggetti che la gente vedo, fa più fatica a separarsene sono proprio i libri. Chi legge difficilmente regala la propria copia, piuttosto ne compra una nuova. Per questo non avrei mai immaginato che un'iniziativa del genere facesse tanto successo. Però è anche vero che questo scambio può avere un forte significato proprio per lo stesso motivo: quando si discuteva su altro blog, giorni fa, del lettore quale creatore di un'opera, mi viene da pensare che in realtà si regala qualcosa come fatto da noi, rielaborato, reinventato, come testimonianza di un nostro sentimento, infatti si lasciano i commenti, per poi trovarsi attraverso un sentire affine.
Bella cosa Annina, ora vado a dare un'occhiata.

Anonimo ha detto...

E' davvero una bella idea. In questo momento seminare libri mi sembra una proposta che non può che far bene. E' un bel modo per condivdere qualcosa che per chi legge è davvero importante.
vado a dare anche io un'occhiata.
Baci,
Giulia

annarita ha detto...

Caro Maz, come vorrei far mia la filosofia solimaniana del disattaccamento, ma proprio non ce la faccio. E come deve essere caldo e amichevole un BC in un piccolo comune! :-)
Anche a me l'idea dei commenti piace molto, cara Silvia. Si può star certi di conoscere la vera essenza dei libri. Un po' come avviene in Anobii, solo che lì è tutto virtuale, ma sempre meglio che niente :-)
Giulia, seminare libri invece di seminare zizzania, ci guadagneremmo tutti! :-)
Baci e abbracci, Annarita

Barbara Cerquetti ha detto...

E' un'ottima cosa.
Nella mia libreria le ragazze del Bookcrossing della zona hanno organizzato un incontro con l'autore, proprio con un autore che avevano scoperto grazie a questa cosa.
Dovevate vederle: erano preparatissime, grintose ed entusiaste. Ce ne fossero!

Solimano ha detto...

Mah, non so.
So invece che vent'anni fa ho fatto una coglionata grande come un caseggiato di dieci piani.
Travolto dal rampantismo delle nuove edizioni, ho regalato in giro più di 100 libri della BUR (la prima, quella con la copertina grigia e veramente tascabile).
E ho regalato diverse decine di numeri dei Maestri del Colore, che se li avessi oggi lo scanner andrebbe a tutta manetta.

Di per sé l'idea è positiva, e i risultati, a quanto mi dite voi, ci sono. Solo che io toglierei tutto l'alone tardo-tomantico da messaggio nella bottiglia e punterei su snelle modalità organizzative.
Ci avete fatto caso? Ad essere organizzati si ama meglio, non di meno.

grazie Annarita e saludos
Solimano

sabrinamanca ha detto...

Annarita, grazie di questo post, mi hai fatto tornare in mente un bel periodo. prima di andar via dalla sardegna, nel 2002, per qualche anno ascoltavo radiotre come mia madre ascolta radio maria (moolto) e facevo il bookcrossing a destra e a manca. Anche qui in Francia sono iscritta ma il mio entusiasmo è calato, soprattutto perché quando vedo i libri che lasciano in giro, rinuncio già in partenza!

Un caro saluto