Giulia
Quelli di sinistra, che si lamentano sempre, dicono che in questo paese da quando governa il signor B. non c'è libertà di parola, che lui possiede tre televisioni, controlla quella di stato, ha giornali, case editrici. Tutte storie.
Oggi entravo in stazione e guardate cosa ho trovato?
E se non vi piace il verde potete trovare anche il pannello arancione. PIU' SPAZIO DI COSI'...
Quindi non c'è nulla da lamentarsi, cosa si vuole di più. Armiamoci di pennarelli e andiamo a dire cosa pensiamo.
Del resto ci invitano ad esprimerci e poi guardate cosa qualcuno scrive:
Guardate come si spreca la libertà...
mercoledì 7 gennaio 2009
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10 commenti:
Una cosa buffa, Giulia.
Quando ho letto il titolo del post, prima di guardare il resto, ho pensato che ti riferissi a Stanze all'aria.
Qui, effettivamente, ti puoi esprimere.
Qui possiamo esprimerci tutti.
E chi non vuole esprimersi non è assolutamente obbligato a farlo.
Che sia questa la vera libertà?
H.
L'idea di quel "Qui Ti puoi esprimere" è una trappola furba. Tutti si vorrebbero esprimere, ma il vero desiderio, più che di esprimersi sarebbe quello di essere ascoltati. Però senza pagare pegno ascoltando gli altri.
A ciò si aggiunga che viviamo in una condizione di libertà solo apparente, in cui se vogliamo esprimerci ed essere ascoltati dobbiamo in quache modo farci largo, organizzarci, non procedere singolarmente, soprattuto avere qualcosa da esprimere, e cosa è più comodo e meno impegnativo di scrivere su un muro la prima cosa che viene in mente?
Ma torno al dunque che veramente mi interessa: si può (e si deve) far passare l'espressività e l'ascolto da fittizi a reali, non fare finta di farlo, altrimenti, dedichiamoci alle parole crociate, ai solitari con le carte, al punto catenella, che possono essere molto più gratificanti di un esprimersi di facciata e di un ascolto inesistente. Qual è il vero guaio per noi tutti? La fatica che si fa a cambiare le proprie abitudini, esiste la U.A. Ultima Abitudine, come esiste la U.S. Ultima Sigaretta.
grazie Giulia e saludos
Solimano
Mah, visti i tempi che passano, è probabile che quelli che hanno davvero qualcosa da dire abbiano pensato che lì c'era una videocamera puntata...
Però non c'è niente che blocchi come quando uno ti dice "adesso puoi esprimerti, ma devi farlo qui". (la stessa che capitava da bambini col vasino, in fin dei conti).
Giuliano, l'osservazione del vasino è molto giusta. In fondo, il "Qui Ti puoi esprimere" è una intimazione paradossale, tale e quale il "Non essere timido", "Sii spontaneo" o "Devi amarmi". E' attenuata da quel puoi, ma aggravata dal fatto che è una presa per i fondelli.
saludos
Solimano
Concordo coi commenti dei nostri amici. A me questi spazi inquietano a dire il vero, perchè allora pare che fuori da quelli, non è possibile esprimersi.
Forse hanno messo in pratica in modo molto maldestro, quello che voleva essere nelle intenzioni, una buona idea.
Forse, non so.
In questo 2009 voglio partire buona e fiduciosa.
Sono rimasta molto indietro, cercherò di riprendere il filo:)
Sono stati fatti questi spazi nella stazione che stanno rimettendo a nuovo a Torino, sperando che nessuno faccia scritte sui muri. Questa è la loro speranza, ma credo che non sarà così. Era però divertente vedere le scritte...
La scritta è una contraddizione: se si è liberi si è liberi, se nonsarebbe meglio scrivere che non si può scrivere sugli altri muri. Ma sembra che in Italia si faccia fatica a dare delle regole e a farle rispettare.
Un caro saluto a tutti, Giulia
E hai ragione Habanera, qui ci si può davvero esprimere tutti e liberamente...
A me quel perentorio NON VOGLIO ME ESPRIMERE! fa una tenerezza... Mi dà l'idea che l'abbia scritto un giovane immigrato ancora non del tutto padrone della lingua, che in realtà "voleva" davvero comunicare qualcosa... sennò non avrebbe usato un pennarello a punta così larga ed una tratto così deciso: o no?
Ciao a Giulia e a tutti!
Roby
Concordo con tutti voi e soprattutto con Giuliano e Solimano. Inibisce abbastanza questo ordine, perché come tale io lo interpreto e non mi sembra che lo scopo per cui è nato, come dice, Giulia, sia stato raggiunto. L'unico che ha davvero detto qualcosa è lo scrittore sgrammaticato, come dice Roby. Salutissimi con un sorriso.
Una volta facevo raccolta di queste scritte, ce ne sono molte di curiose e in fin dei conti sono molto meglio della pubblicità e della tv sempre accesa in metropolitana (veramente fastidiosa).
Però poi mi hanno detto che sbagliavo, da allora ho lasciato perdere. (perché ogni volta mi torna in mente quell'episodio)
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