giovedì 8 gennaio 2009

Benito & Rachele

Giuliano

Tra le notizie ridicole degli ultimi anni (ma ce ne sono così tante che è impossibile seguirle tutte) c’è quella del sindaco di non so più che comune che vuole dare un premio in denaro a chi chiamerà i figli Benito o Rachele. La notizia era sui giornali di dicembre, e mi pare che fosse un sindaco del Centro Italia, ma in fin dei conti, arrivati a questo punto, non ha nemmeno più importanza dove (è per questo che non l’ho memorizzato). Ne abbiamo viste di peggio, vien da dire.
Il sindaco ha detto che sono due bei nomi ed è un peccato che vadano persi. Si può anche essere d’accordo, ma nomi belli ce ne sono tanti: per esempio, Ettore (non so perché mi sia venuto in mente proprio Ettore, tra tutti i nomi possibili; ma d’improvviso l’idea che un sindaco delle Marche dia un consistente premio in denaro alle coppie che chiamano Ettore il figlio mi è sembrata ottima e auspicabile).
L’argomento dei nomi (e dei cognomi, e dei toponimi) a me è sempre piaciuto molto, e qualche anno fa avevo anche studiato l’argomento, soprattutto sui libri di Emidio De Felice, storico e linguista molto attento e preciso.
Vediamo dunque cosa si può dire, stando sul pratico: la prima cosa è che solo in paese arretrato e provinciale come il nostro il nome Benito può essere associato ad una sola e precisa persona. Benito è infatti un nome spagnolo molto comune, e se chiamate così vostro figlio è probabile che a scuola pensino che voi siate cileni o peruviani. Benito è la traduzione letterale di Benedetto: per metà del mondo, papa Ratzinger è papa Benito.
Andando un po’ più a fondo, si apprenderà che Benedetto, così come Cristiano, è un nome che nei secoli passati veniva dato soprattutto ai convertiti, ebrei o musulmani che fossero. Del resto, Benedetti e De Benedetti (così come lo spagnolo Benitez, e simili) sono molto spesso cognomi di persone di origine ebraica; ma non è detto che sia sempre così perché la maggior parte dei nostri cognomi sono stati dati a dei trovatelli, e Benedetto è un bel nome anche per un bambino da battezzare senza sapere chi è e da che parte viene.
Concludendo, e senza perdere troppo tempo a ricordare la palese origine ebraica del nome Rachele, a me fa piacere che un sindaco premi l’intento di superare antiche e detestabili questioni di razza e di religione. (Era questo l’intento? Speriamo di sì...)
PS: Il signore nella foto è Benito Juarez (1806-1872), il rivoluzionario messicano che guidò la resistenza contro Massimiliano d’Asburgo, imposto come re dalle monarchie europee. Considerato il padre della sua nazione, fu a lungo presidente del Messico; in suo onore il signor Mussolini chiamò Benito il figlio, nato nel 1883.

10 commenti:

Roby ha detto...

Non ci posso credere... al premio per chi chiama i figli Benito o Rachele, intendo dire. Mentre l'idea di insignire di un consistente riconoscimento chi impone loro il nome di ETTORE mi trova pienamente d'accordo!!!

Benedetto - Benito - De Benedetti... quanti spunti da un solo nome!!!

Hurrà per Giuliano!

Roby

mazapegul ha detto...

C'e' un sito web (non ricordo l'indirizzo) che da' conto, con grafica accattivante, dei nomi di battesimo degli americani col passare degli anni. Nel 1939 si ebbe un subitaneo crollo degli Adolf, chissa' perche'. Magari un sindaco dell'Idaho puo' porre rimedio a questa insopportabile perdita onomastica.

Solimano ha detto...

Anni fa, un boss della multinazionale dotato di senso dell'umorismo (che è quasi un ossimoro), fece con uno dei primi calcolatori una ricerca comparata sui nomi dei bolognesi dell'anagrafe comunale.
Saltò fuori di tutto, compresa una Almirantina. Il nome più diffuso era ancora Maria, ma solo per il contributo delle donne sopra una certa fascia di età, cominciava la grande scalata delle Samantha e delle Deborah, da cui derivarono poi la samantheria e la deboraggine. Esistevano anche nomi ambigui: a Bologna, col nome Eros, c'erano sette uomini e otto donne.

saludos
Solimano

Giuliano ha detto...

Certo ci vuole anche molta fortuna... Per fortuna - mia - a me da piccolo dicevano "Giuliano Gemma", ma alcuni nomi (e cognomi) sono marchiati o rovinati per sempre.

annarita ha detto...

Ignorando l'origine del nome Benedetto, ho chiamato mia figlia Benedetta perché in quel particolare periodo della mia vita volevo per la mia bambina un nome benaugurante e questo mi sembrò il massimo. Lei per un po' si è sentita diversa, forse avrebbe gradito di più Samantha o Deborah, come dice Solimano, ma ora il suo nome un po' insolito le piace. Salutissimi e complimenti al Giuliano cercatore di curiosità.

Giuliano ha detto...

Infatti è un bel nome, sia al maschile che al femminile. E poi è un nome benaugurante, che rimanda a San Benedetto, "ora et labora": l'avessero ascoltato di più... A San Benedetto dobbiamo la salvezza di molti libri, e forse anche della nostra civiltà.(Ricordo anche un soprano, Benita Valente)
Spero sempre che non salti fuori qualcuno a rovinarmi il nome, già oggi digitando il mio nome salta fuori dappertutto Giuliano Ferrara - però poteva capitarmi di peggio, mica mi lamento.
Invece Solimano è fortunato, perché il suo nome vero è lo stesso di uno scrittore che amo moltissimo (e non sono mica il solo).
PS: per chi non lo sapesse, Benedetta non è solo un bel nome (idem per Annarita).

Giuliano ha detto...

Adesso che ci penso, per me Adolfo è un nome positivo: oltre al mio vicino di casa di cui ho parlato nel mese scorso, c'è anche Adolfo Bioy Casares, che mi ha portato bene.
Però prima di chiamare un figlio Adolfo ci penserei bene, purtroppo sappiamo tutti perché.
(e anche Adolphe Menjou, Adolfo Consolini, una volta si usava, prima del 1933...)

Anonimo ha detto...

Come scrissi tempo fa, basta fare un giretto nelle dimore eterne e leggere i bei nomi di una volta. Di sicuro più fantasiosi di adesso.
E sarebbe bella una campagna di "ripristino", senza revisionismo storico allegato:)

Anonimo ha detto...

E' giusto come dici tu che un nome non rimanga bollato per sempre e legato solo ad una persona, certo che io farei fatica a chiamare qualcuno Benito lo ammetto... Le associazioni sono ancora troppo vive soprattutto in questo periodo.
Però è interessante quello che racconti sul nome, sulle sue origini... Ci penserò. Ettore è il nome di un mio nipote, se questo ti può far piacere...
Ciao
Giulia

Giuliano ha detto...

Giulia, manca ancora l'annuncio ufficiale ma Ettore è il bimbo nuovo appena nato a Barbara e Franti...