sabato 20 dicembre 2008

Tout passe, tout casse, tout lasse..

Habanera



L'Ulivo e' forte, resistente, ben radicato nella sua terra.
E` l'albero di un'Europa mediterranea, che conosce il mare e la montagna,
la pianura, i laghi e le colline. Ama il sole e ... resiste all'inverno.
[Romano Prodi 6 marzo 1995]


Mi ha fatto una strana impressione, piuttosto deprimente, ricevere oggi una mail (con questa dichiarazione in apertura) da Ulivo e dintorni.
Credo di essere nella loro mailing list perchè, qualcosa come sette anni fa, mi ero iscritta al forum dell'Ulivo su cui ho scritto una sola volta. Niente che meriti di essere tramandato ai posteri, solo un commento a qualcosa che adesso non ricordo più.
Poi, vista l'aria di becero qualunquismo che tirava, me ne sono tornata sul mio forum dell'Unità.
Forum tosto, durissimo, quello dell'Unità ai tempi di Furio Colombo e di Antonio Padellaro. Un forum su cui scorreva il sangue ogni giorno ma era sangue vivo, di gente viva che alla sinistra ci credeva davvero, e ci teneva.
Finchè è arrivato Roberto Cuillo (ai tempi portavoce del segretario dei Ds, Piero Fassino) che, indispettito per la nostra scarsa sottomissione agli ordini di partito, in un colpo solo ha bannato 46 forumisti. Proprio quelli che il forum lo avevano creato e mantenuto in vita per tanti anni guadagnandosi la stima ed il rispetto di tutti.
Guarda caso, proprio quelli che non credevano al nascente progetto del PD.
Si capiva già allora che la fusione con la Margherita non avrebbe funzionato, che avremmo solo perso il nostro senso di identità, che si sarebbero persi un sacco di voti e che, ovviamente, avremmo perso le elezioni.
Eravamo (sì, tra i bannati c'ero anch'io) dei dissidenti e come tali andavamo puniti. Colpirne quarantasei per educarne mille.
Il risultato di questa politica miope ed arrogante è sotto gli occhi di tutti. Auguri!

9 commenti:

Fulmini ha detto...

@ Habanera

Sì, sotto gli occhi di tutti. Io tuttavia faccio una panoramica, circolare, per osservare tutti i partiti politici, uno dopo l'altro, e ne ricavo che la crisi dei partiti politici è di tutti i partiti politici in quanto partiti.

Cosa voglio dire? Che lo Stato nazionale è in crisi organica, ed è in crisi organica uno dei suoi elementi costituenti, il partito politico, appunto. Che fare? Centrare l'attenzione non sull'aggettivo, ma sul sostantivo. E?

Costruire nuove forme di associazione e organizzazione, fondate non più sul terreno militare-burocratico bensì sul terreno intellettuale e morale. Costruire nuove forme di rappresentanza - formazione e selezione dei dirigenti, e nuovi rapporti tra dirigenti e diretti... Ne ho scritto a più riprese sul sito-rivista, forse un giorno ne discuteremo a fondo.

annarita ha detto...

Quoto Fulmini, anche se ero tra quelli che, ingenuamente, a una ventata di aria nuova con il PD ci avevano creduto.
Buona domenica, Annarita

Giuliano ha detto...

Ricordo l'Ulivo come qualcosa di molto bello, di serio, di sensato: mettere insieme la parte migliore della sinistra con la parte migliore dei cattolici, il "cattocomunismo" a me è sempre piaciuto moltissimo.
Il PD avrebbe un senso se continuasse su quell'idea, ma senza Prodi non funziona più niente: e dire che Prodi non è che sia un gigante...
Io comincerei con un passo chiaro e deciso, cioè l'adesione al PSE al Parlamento Europeo. Chi ci vuole stare ci sta, chi non ci vuole stare tanti saluti. E' così che si fa, soprattutto in questi momenti.
E manderei D'Alema a lavorare, che sarebbe anche ora...

Fulmini ha detto...

@ Habanera, Annarita, Giuliano

Carissimi, se non ora quando?

Domani, nel sito-rivista www.fulminiesaette.it, pubblico un breve testo di Luis Razeto e mio sulla questione della crisi dei partiti politici in quanto partiti, con l'intenzione di afferrarne le radici alzando il tiro (come ha insegnato a tutti Niccolò Machiavelli con la metafora dell'arciere).

I vostri commenti saranno per tutti noi del sito-rivista il regalo di Natale.

(Ricambieremo... immaginificamente l'ultimogiornodelmese di dicembre, per Capodanno.)

Anonimo ha detto...

Quoto tutti. Posso? Anche se L'Ulivo, francamente, mi ha convinta per poco tempo. Prodi che stimo tantissimo, non credo avesse le braccia così lunghe da contenere tutte le teste, infatti si è visto com'è finita. Adesso non ne parliamo. Il PD non mi appartiene e questi qui non so cosa farnetichino dalla mattina alla sera. Quando poi attaccano il governo facendo il gné-gné quotidiano (altro tipo di gné-gné Solimano) e non propongono nulla di concreto allora m'arrabbio un tantino. E dire che di cose da fuori di testa se ne sentono in continuazione. Ma finchè una vera forza politica progettuale e soprattutto identificabile, non verrà costituita, non si riuscirà a combinare nulla di buono. Quelli che ci sono adesso hanno fatto il loro tempo e non credo possano riultare ancora credibili. Si sono bruciati tutti, Veltroni compreso.

p.s. Capezzone l'ho sentito l'altra sera in una intervista e ho provato lo stesso impulso che provo quando vedo Ferrara. Lascio a voi intuire quale.

Solimano ha detto...

Il forum dell'Unità fu per due anni la mia casa virtuale, fu lì che conobbi Habanera e Màz, che allora avevano un nick diverso.
Era un bel posto, con almeno venti veri talenti di scrittura, di ingegno e di fantasia. Poi smisi, perché c'erano anche i contro-talenti: invidi, anomici, a volte preoccupanti. Ma anche per un altro motivo: a me non interessava più l'aspetto sfogatoio, il dire le cose senza poi fare niente, che è tuttora così diffuso nei blog: scrivono la bella frasetta e poi scompaiono nel nulla da cui provengono.
I quarantasei bannati? Cuillo ha fatto la cosa in automatico, il non disturbare il manovratore ce l'hanno nel sangue, mentre sarebbe il momento di dirgliene quattro, a 'sto manovratore del piffero (meglio dirgliene otto).
L'inesistenza dei partiti in rete è sotto gli occhi di tutti: una bella home page, ma sotto il vestito niente, niente di niente. E questo la dice lunga, anzi cortissima, su come hanno capito la situazione reale: proprio per niente. Si potrebbe fare qualcosa? Certo che sì: si potrebbe fare molto, moltissimo. Provate ad ipotizzare una modalità come Stanze all'aria, incentrata sulla politica, con guest locali: San Giovanni in Persiceto, Anagni, Chioggia. Dal basso (che poi è il vero alto). Ma quando vedo che qui a Monza uno, e neppure un coglione, a cui avevo detto di trovarsi cinque guest buoni prima di aprire il blog, ha preferito aprirsi un blog da singolo, e naturalmente non ci va nessuno, è pieno di ragnatele, dico: quand'è che la smettiamo con il velleitarismo sfogaiolo? Non serve a niente, ma fa comodo a quelli che stanno sopra, così si autoconfermano che fare politica è raccontare le solite quattro banalità da Vespa o da Santoro o da Ferrara. E' con un movimento dal basso, però non anomico né anarchico, che si può veramente cambiare, altrimenti ha ragione Bossi: a sinistra non c'è più amore! E neanche intelligenza...

grazie Habanera e saludos
Solimano

Anonimo ha detto...

Anche qui, ho poco da commentare se non dire la verità.
Mi sono stufato e mi sono rifugiato (frase ritrita, lo so) nel privato.
Certo, qualche volta sono preso ancora da sana indignazione, ma succede sempre più raramente.
Bado a me stesso meglio che posso, ed è un lavoraccio.
Ho trascurato anche per la politica gli affetti più cari per oltre 20 anni, ora basta.

Anonimo ha detto...

Sono assolutamnete d'ccordo con Solimano soprattutto quando dice "E' con un movimento dal basso, però non anomico né anarchico, che si può veramente cambiare, altrimenti ha ragione Bossi: a sinistra non c'è più amore! E neanche intelligenza...."

Ognuno deve comunque fare la sua parte. Giusta l'analisi, goiustissime le critiche. Bisogna comunque rimboccarsi le maniche.
Giulia

Habanera ha detto...

Ci avevo creduto anch'io, all'Ulivo di Romano Prodi, e per i primi due anni del governo nato nel 96 ho continuato a crederci.
Poi, come ricorderete, le intemperanze di Bertinotti lo hanno fatto cadere e da quel momento è stato tutto un precipitare verso il nulla.
Il PD di oggi non è l'Ulivo. Non vuole esserlo e non può esserlo. Perchè rispolverare ancora quelle parole, piene di fiducia e di orgogliosa speranza, pronunciate da Prodi nel 95?
A me ha fatto abbastanza malinconia; ecco il perchè del titolo di questo post.

Ringrazio tutti quelli che hanno lasciato un commento ed a tutti auguro tempi migliori di quelli che stiamo vivendo.
H.